No Picture
Ultime notizie

UE: il Portogallo deve modificare la normativa sulla fiscalità delle imprese non residenti

La Commissione europea chiede al Portogallo di porre fine alla tassazione discriminatoria delle imprese non residenti.

Le imprese aventi la loro sede legale o di direzione effettiva fuori dal Portogallo sono soggette all’imposta sulle società per il reddito ottenuto in Portogallo. Alla pari di altri contribuenti, tali imprese possono godere di una serie di benefici fiscali. Tali benefici tuttavia non vengono accordati nel caso in cui più del 25% del capitale delle suddette imprese non residenti sia di proprietà di cittadini portoghesi residenti.

La Commissione europea ritiene che l’applicazione di un trattamento fiscale differente alle imprese non residenti, basato sulla residenza dei partecipanti al capitale, rappresenti un ostacolo alla libera circolazione dei capitali. La richiesta della Commissione assume la forma di un parere motivato. In mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia dell’UE.

[…]

No Picture
Ultime notizie

La Commissione chiede l’attuazione delle norme contro l’evasione

La Commissione ha inviato pareri motivati al Belgio, alla Grecia, alla Finlandia, (provincia di Åland), all’Italia e alla Polonia, chiedendo loro di notificare il recepimento nei rispettivi ordinamenti giuridici nazionali della direttiva sulla cooperazione amministrativa.

La direttiva sulla cooperazione amministrativa mira ad aumentare la trasparenza, a migliorare lo scambio di informazioni ed a rafforzare la cooperazione transfrontaliera, strumenti fondamentali per combattere l’evasione fiscale .

 Gli Stati membri erano giuridicamente obbligati a dare applicazione a tale direttiva a partire dal 1° gennaio 2013.

Il Belgio, la Grecia, la Finlandia, l’Italia e la Polonia non hanno ancora notificato alla Commissione l’avvenuto recepimento della direttiva in questione nei rispettivi ordinamenti giuridici nazionali.

[…]

No Picture
Ultime notizie

Unione Europea: nuove tipologie di cessioni comprese nel reverse charge

Novità nell’ applicazione del meccanismo dell’inversione contabile alla cessione di determinati beni e alla prestazione di determinati servizi a rischio di frodi

La Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del 26 luglio 2013 ha pubblicato due provvedimenti relativi al Quick Reaction Mechanism che introducono nuovi casi di applicazione del meccanismo di inversione contabile.

Il primo è relativo al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, per quanto riguarda un meccanismo di reazione rapida contro le frodi in materia di IVA

Il secondo è relativo al sistema comune d’imposta sul valore aggiunto con riguardo all’applicazione facoltativa e temporanea del meccanismo dell’inversione contabile alla cessione di determinati beni e alla prestazione di determinati servizi a rischio di frodi

E’ previsto che gli stati membri possano imporre per un periodo minimo di due anni, fino al 31 dicembre 2018, il meccanismo del reverse charge per le seguenti cessioni  :

•di gas ed energia elettrica e dei relativi certificati

•di console di gioco

•di tablet, computer e cellulari

•di cereali e colture industriali

•di metalli

Tale meccanismo è applicabile anche le prestazioni di servizi di telecomunicazione.

In caso di urgenza gli Stati membri possono seguire un procedimento rapido e semplificato per estendere temporaneamente (durata non superiore a nove mesi) il meccanismo anche ad altre operazioni diverse da quelle elencate, per le quali siano individuati possibili fenomeni elusivi.

[…]

No Picture
Ultime notizie

Incontri Unione Euopea Monaco: si parla di fiscalità internazionale

In occasione di questo incontro, il Ministro di stato monegasco ha ricordato gli sforzi intrapresi dal Principato dal 2009 in materia di trasparenza fiscale e di scambio di notizie, particolarmente nell’ambito dell’OCSE

Il Commissario europeo incaricato della fiscalità, Algirdas Semeta, ha incontrato il Ministro di stato del Principato di Monaco, S.E. M. Michel Roger.

S.E. M. Michel Roger ha sottolineato anche che Monaco non si è opposto a rinforzare la cooperazione con l’unione europea, nell’ottica di una rinegoziazione della Direttiva sulla Fiscalità del risparmio.
S.E. M. Michel Roger ha insistito tuttavia sulla necessità di un’uguaglianza di trattamento.

[…]

No Picture
Ultime notizie

Frontalieri: proroga della franchigia tributaria fino al 2014

Anche per l’anno 2013 i lavoratori residenti in Italia nelle zone di frontiera o nei Paesi limitrofi hanno diritto alla franchigia fiscale già prevista per il 2012. Sono “lavoratori dipendenti frontalieri” coloro che operano in Principato di Monaco, Francia, Austria, Svizzera, Slovenia, San Marino, Città Stato del Vaticano.

La Legge di Stabilità per il 2013 ha prorogato anche per il periodo d’imposta 2013 l’esclusione dalla formazione del reddito imponibile in Italia dei redditi derivanti da lavoro dipendente prestato in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto all’estero in zone di frontiera o in altri Paesi limitrofi per un importo pari a Euro 6.700.

Un lavoratore frontaliero che percepisca, un reddito di lavoro dipendente prestato in area di frontiera pari a Euro 28.000e si  ipotizzi che il lavoratore abbia un immobile in Italia che produca reddito per 3.000 euro.

 Le imposte dovranno essere calcolate sulla somma complessiva del reddito meno la franchigia e cioè su Euro 24.300 (ovvero Euro 28.000 + Euro 3.000 – Euro 6.700).

 Ipotizzando, per semplicità espositiva, l’assenza di detrazione a carico del citato lavoratore, l’imposta netta sarà pari a Euro 5.961 (cioè euro 15.000 x 23% = euro 3.450 + Euro 9.300 x 27% = euro 2.511).

Le ragioni dell’agevolazione prevista in favore dei frontalieri possono riassumersi in una duplice esigenza:
“bilanciare” il sistema impositivo
“attrarre” a tassazione in Italia reddito.

[…]

No Picture
Ultime notizie

Svizzera-Italia: contatti per nuovo accordo fiscale

Svizzera e Italia riallacciano i contatti per un nuova intesa fiscale; all’ordine del giorno sono troviamo un accordo per un’ imposta liberatoria, un accordo contro la  doppia imposizione secondo lo standard dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), l’imposizione dei redditi dei frontalieri. Lo ha comunicato il portavoce della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali (SFI).

Non è stata fissata alcuna scadenza. Vi è stato un incontro a Berna ed i colloqui dovrebbero riprendere dopo l’estate.

Svizzera e Italia negozieranno su una nuova intesa per evitare la  doppia imposizione in base agli standard dell’OCSE e sul modo per regolare i capitali non tassati accumulati in passato.

 Roma è interessata a una soluzione analoga a quella pattuita con Gran Bretagna e Austria.
Come si procederà con i futuri redditi da capitale è una questione aperta che non è fra i punti all’ordine del giorno.

Un altro tema è la tassazione dei redditi di migliaia di lavoratori frontalieri italiani. Argomento delicato le “liste nere” che l’Italia ha stilato e che colpiscono imprenditori di piccole e medie imprese elvetiche che intendono operare oltre confine.

Entrambi i Paesi hanno interesse a risolvere queste questioni,  resta difficile fare previsioni sui tempi.

[…]

No Picture
Ultime notizie

Italia – San Marino si avvicina il trattato sulle doppie imposizioni

Le autorità competenti dei due Stati si scambieranno le informazioni “verosimilmente pertinenti” per applicare la Convenzione contro le doppie imposizioni e per prevenire l’elusione e l’evasione fiscale.
Formulazione lapidaria di difficile interpretazione.
E’ stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la legge  che prevede la ratifica italiana della convenzione sulle doppie imposizioni tra Italia e San Marino.
E’ prossima l’applicazione del trattato sulle doppie imposizioni tra i due Stati.
Mancano solo le notifiche tra i due Stati, le quali potrebbero perfezionarsi nei prossimi giorni.

[…]

No Picture
Ultime notizie

La Francia chiarisce le norme sul plafond massimo dell’ISF

Il ministero delle Finanze francese ha chiarito le norme riguardanti il plafond massimo dell’imposta sul patrimonio (ISF) e dei contratti di assicurazione sulla vita. Ha anche annunciato che il termine per la presentazione delle dichiarazioni fiscali ISF( imposta sulla fortuna) “correttive” è il 15 ottobre.

Attualmente, ISF, l’imposta sul patrimonio, il contributo sociale generalizzato (CSG), e il contributo per il rimborso del debito sociale (CRDS) è plafonato al 75 per cento del reddito. Se l’importo dell’imposta dovuta supera questa soglia, l’imposta è  ridotta di conseguenza per rispettare il plafond massimo.

Dettagli delle specifiche proprietà  da prendere in considerazione nel calcolo del plafond ISF sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale del paese, il 14 giugno (BOI-PAT-ISF-40-60-20.130.614).

Nella sua pubblicazione, l’Amministrazione mette in evidenza il fatto che il reddito annuo derivante da contratti di capitalizzazione e di obbligazioni, nonché i redditi generati da altri investimenti simili, in particolare contratti di assicurazione sulla vita stipulati con le compagnie di assicurazione situati in Francia o all’estero, è ora incluso all’interno del campo di applicazione del plafond ISF. Questo è come i prelievi sociali accantonato ogni anno su questo tipo di reddito, ai sensi dell’articolo L 136-7 del francese legge sulla sicurezza sociale (CSS).

In pratica, ciò significa che gli interessi derivanti da polizze di assicurazione sulla vita del fondo in euro, sia mono-o multi-base, è da prendere in considerazione in futuro, quando verrà calcolato lo “scudo fiscale” della ISF.

I contribuenti in Francia assoggettati alla ISF quest’anno dovrebbero già aver depositato le loro dichiarazioni dei redditi ISF, in quanto il termine rendicontazione finale era il 17 giugno. Dato che i contribuenti potrebbero non avere incluso le entrate da contratti di assicurazione sulla vita nei loro calcoli del tetto massimo ISF, il governo ha fissato la scadenza del 15 ottobre per la presentazione delle dichiarazioni correttive.

I contribuenti sono invitati a presentare una dichiarazione correttiva con la stessa forma della principale, vale a dire sia la dichiarazione dei redditi supplementari (modulo 2042 C) o la dichiarazione di ISF (modulo 2725), a seconda del livello dei loro beni.

La tardiva presentazione di dichiarazioni correttive, nonché delle imposte aggiuntive che possono derivarne, non sarà soggetta né ad interessi di mora né a penalità, a condizione che siano presentate entro il 15 ottobre.

[…]

No Picture
Ultime notizie

Andorra precisa il progetto di tassazione dei redditi

Il ministro delle Finanze  Jordi Cinca ha fornito ulteriori chiarimenti sulle disposizioni contenute nel disegno di legge del governo, che prevede l’introduzione di una imposta sul reddito delle persone fisiche in Andorra (IRPF).

L’imposta è destinata a “completare” un nuovo quadro fiscale competitivo e comparabile, che consenta ad  Andorra di concludere accordi sulla doppia imposizione con altri Stati. L’imposta è inoltre progettata per promuovere l’equità, in conformità con la costituzione del paese, e garantire una maggiore stabilità e la diversità delle entrate dello stato. Cinca chiarisce, tuttavia, che la tassazione indiretta rimarrà una fonte più importante di reddito dello stato.

L’imposta IRPF sarà applicata sul reddito complessivo delle persone fisiche ad un tasso forfettario del 10 per cento. Il prelievo sarà imposto sul reddito da lavoro, sui redditi da attività economiche, sui redditi da capitale (sia beni mobili sia immobili), e sugli utili e sulle perdite di capitale. Una volta che il IRPF entrerà in vigore, il prelievo andrà a sostituire l’imposta esistente sulle attività economiche (IAE).

Inoltre, il disegno di legge stabilisce una quota personale minima di esenzione pari ad  Euro  24, 000 (USD30, 698), che aumenta a  EUR 40, 000per le famiglie in cui il coniuge o il partner non è titolare di alcun reddito. Il testo prevede inoltre un tasso di imposta IRPF del 5 per cento (aliquota IRPF ridotta del 50 per cento), che si applica ai redditi di tra EUR 24, 001 e euro 40.000.

Il progetto di legge prevede una serie di agevolazioni fiscali per le famiglie, per incapacità, così come per l’acquisto di una residenza primaria. Di conseguenza, il disegno di legge accorda una riduzione fiscale per i familiari a carico, pari a 750 euro per ciascun figlio sotto i 25 anni, e per i familiari a carico anziani over 65, a condizione che non siano beneficiari di reddito annuo superiore a EUR 12, 000. Le disposizioni prevedono una riduzione d’imposta fino a EUR 1, 000 ogni anno per gli investimenti in un residenza principale, e prevedono un’esenzione fiscale di EUR 3, 000 deve essere concesso per gli interessi attivi, per proteggere i piccoli risparmiatori.

Infine, il disegno di legge prevede una serie di esenzioni dalle imposte sul reddito. Questi includono esenzioni fiscali per i redditi derivanti dal risarcimento per lesioni personali, compensazione per licenziamento senza giusta causa, premi  letterari, artistici, scientifici e finanziari (a certe condizioni,) dividendi e partecipazione pagati da società residenti in Andorra, e proventi da obbligazioni emesse dal Principato di Andorra.

Il disegno di legge contiene disposizioni intese ad evitare la doppia imposizione, così come le detrazioni fiscali per la creazione di posti di lavoro e investimenti in Andorra.

[…]

No Picture
Ultime notizie

Spagna: approvato comitato di sorveglianza delle riforme fiscali

Il Consiglio dei ministri spagnolo ha approvato un accordo che istituisce un comitato indipendente di esperti per la riforma del sistema fiscale spagnolo. Un organismo simile è stato istituito nel 1997, con il compito di riformare il sistema di tassazione dei redditi. (IRPF).

L’istituzione del comitato segna la prima fase del processo di riforma legislativa. Il governo intende rivedere l’intero sistema fiscale, per sostenere la ripresa economica e per promuovere la creazione di posti di lavoro in Spagna.

Il comitato avrà il compito di analizzare il sistema esistente e successivamente redigere e raccomandare una serie di revisioni , al fine di accrescere l’efficienza economica e l’aumento della produzione e dell’occupazione, rispettando  allo stesso tempo, i requisiti di legge sulla stabilità di bilancio del paese. L’ambito di applicazione delle proposte può essere esteso per includere le misure che potrebbero essere adottate per garantire una migliore gestione e controllo delle tasse in futuro.

La riforma è stata progettata per semplificare notevolmente il sistema fiscale, per garantire le entrate fiscali in linea con l’impegno del Governo per il consolidamento fiscale, e di implementare un sistema fiscale che favorisce lo sviluppo economico, garantisce l’unità del mercato e la neutralità fiscale. Inoltre, le modifiche sono intese a promuovere lo sviluppo sociale attraverso l’introduzione di agevolazioni a  favore di gruppi, comprese le famiglie e disabili, nonché attraverso l’adozione di iniziative che favoriscano il risparmio.

La commissione dovrà presentare le sue conclusioni al Ministero delle Finanze per la fine di febbraio 2014. Le proposte non devono aumentare la spesa pubblica.

[…]