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Regno Unito: il Cancelliere presenta la nuova legge finanziaria

George Osborne, cancelliere dello Scacchiere britannico, ha presentato la legge finanziaria per il 2013, introducendo una serie di misure fiscali che a suo parere permetteranno al Regno Unito di avere “il più competitivo regime fiscale per le impese, tra tutti quelli delle principali economie al mondo”, potenziando allo stesso tempo il contrasto alle forme di elusione fiscale.

Nel corso della presentazione, tenutasi presso la House of Commons, Osborne ha annunciato che, a partire dall’aprile del 2015, l’aliquota d’imposta sui redditi delle societa’ calera’ al 20%. Il Cancelliere ha spiegato che questa nuova aliquota non sarà solamente la piu’ bassa tra tutte quelle applicate nei maggiori stati e nella storia del Regno Unito, ma semplificherà notevolmente anche il calcolo delle imposte poiché la tassazione sarà la medesima per tutti i livelli di reddito d’impresa. Inoltre, a partire dall’aprile del 2014, le imprese potranno anche beneficiare della nuova Employment Allowance, che in sintesi consiste in una riduzione di 2.000 sterline sui contributi previdenziali a carico del datore di lavoro. Le aziende, gli enti non a scopo di lucro e le associazioni sportive locali saranno in grado di assumere un dipendente con stipendio annuale di 22,000 sterline, o quattro persone con paga minima, senza dover pagare alcuna “tassa sui posti di lavoro”, come è stata definita dallo stesso Osborne.

Altre misure a favore dell’impresa includono l’estensione della sospensione dell’imposta sui redditi da capitale, cosi come uno sgravio fiscale sulle plusvalenze generate dalla vendita di attività ai dipendenti.

Il limite di credito d’imposta per la Ricerca e lo Sviluppo sarà innalzato al 10%; sempre in questo ambito,  Osborne ha anche ricordato alla House of Commons l’introduzione di una imposta ad aliquota del 10% ai profitti generati da brevetti, che entrera’ in vigore il prossimo mese. Inoltre, l’importo che i datori di lavoro possono prestare ai loro dipendenti esentasse, per esempio per l’acquisto del biglietto di viaggio stagionale, sarà raddoppiato a 10,000 sterline.

Per quanto riguarda i servizi finanziari, Osbourne ha annunciato l’abolizione dell’Imposta di Bollo Schedule 19, applicata ai fondi comuni di investimento che sono domicialiti nel Regno Unito e alle societa’ di investimento a capitale variabile. Sara’ abolita anche l’ Imposta di Bollo sui titoli azionari venduti su mercati in crescita, come l’Alternative Investment Market, in italiano, Mercato d’Investimento Alternativo. Osborne ha scherzato: “In alcune parti d’Europa stanno introducendo una tassa sulle transazioni finanziarie; qui in Gran Bretagna ci stiamo sbarazzando di una.”

Osborne ha inoltre annunciato di avere cancellato i piani previsti per Settembre di applicare aumenti all’accisa sulla benzina e anche quelli relativi al calcolo dell’accisa sulla birra. Anche se e’ stato deciso che le accise sulle bevande alcoliche aumenteranno, e il Governo mantiene l’obiettivo di introdurre un costo minimo per gli alcolici, in contrasto, l’accisa sulla birra calera’ di 0.01 sterline. Nel frattempo, l’industria delle ceramiche potra’ beneficiare di un’esenzione fiscale dall’ Imposta per il Cambiamento Climatico.

Per quando riguarda la tassazione delle persone fisiche, Osborne ha confermato che la soglia del reddito non imponibile sara’ inalzata a 9,440 sterline a partire da Aprile, e raggiungera’ le 10,000 sterline a partire dal prossimo anno. Stando a quando dichiarato dal Cancelliere, questa misura portera tre milioni dei contribuenti sotto il limite di reddito non imponibile, permettendo loro di non pagare piu’ l’imposta.

Il Cancelliere ha anche annunciato quello che ha definito “uno dei piu’ importanti pacchetti di misure contro l’elusione e l’evasione fiscale presentati come parte della legge finanziaria.” Tra le misure vi sono accordi sullo scambio di informazioni con le isole di Man, di Guernsey e di Jersey, nuove normative in materia di partenariato, sulle perdite fiscali delle imprese e sugli intermediari di lavoro offshore, e piani per “name and shame”, letteralmente, identificare ed accusare apertamente, coloro che mettono in atto aggressive strategie di elusione fiscale.

Osborne ha anche fatto riferimento ai piani di introdurre una Regola Generale Anti-Elusione e,  facendo eco alle recenti osservazioni a Davos del Primo Ministro David Cameron, ha promesso che la presidenza del G8 del Regno Unito sara’ anche utilizzata per promuovere l’aggiornamento delle normative sulla tassazione delle imprese multinazionali.

Nel corso della presentazione, Osborne ha anche discusso lo stato dell’economia in senso piu’ ampio,  ed ha avvertito che nonostante l’aumento del commercio con i paesi che non fanno parte dell’Eurozona, il Regno Unito rimane comunque esposto alla fragilita’ dell’area Euro. Il Cancelliere ha anche confermato le previsioni per un ribasso della crescita del PIL, portandole allo 0.6%; anche se si prevedere che il tasso di crescita del PIL raggiunta il 2.8% entro il 2017. Tuttavia, Osborne ha voluto sottolineate che il deficit e’ calato dall’11.2% del PIL registrato per l’anno 2009-10 a una previsione del 7.4% per quest’anno, in traiettoria verso il target del 2.2% per l’anno 2017-18. Il Cancelliere ha continuato annunciando la creazione di nuovi posti di lavoro, in modo particolare nel settore privato.

Osborne ha anche parlato della spesa pubblica, illustrando alla House of Commons come sia previsto che la spesa raggiunga il 40.5%. Sono stati fatti tagli ai budget dipartimentali, ed “e’ stato posto un limite ai tradizionali sprechi dei dipartimenti alla fine dell’anno fiscale, che hanno solamento l’obiettivo di spendere”. Tuttavia, le scuole ed il servizio sanitario non subiranno tagli, e i membri delle forze armate potranno beneficiare di aumenti salariali annuali.

Il Cancelliere ha anche parlato della necessita’ di “nuovi strumenti”. Ha confermato il proseguimento del “Asset Purchase Facility”, creato allo scopo di incrementare la liquidita’ dei mercati del credito, e che vi è l’interesse a considerare un’estensione del “Funding for Lending   Scheme”, strumento che permette alle banche ed altri istituti di aumentare la propria capacità di far credito. E’ anche in fase di sviluppo un piano di prestiti da parte di una nuova Business Bank.

Per quanto riguarda il settore edilizio, chi acquista un immobile potranno beneficiare dello schema Help to Buy, che contribuira’ con un prestito del 20% verso l’acquisto di una casa del valore inferiore a 600,000 sterline, e del Mortgage Guarantee, che permetterà di avere accesso ad un mutuo anche a coloro che non dispongono di un consistente deposito iniziale.

Osborne ha terminato definendo questo bilancio come uno per una “nazione con aspirazioni” e “per una Gran Bretagna che vuole essere prospera, solvente e libera.”

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Irlanda: Agenzia delle Entrate pubblica le prime informazioni sulla nuova imposta sugli immobili

L’Agenzia delle Entrate irlandese pubblicherà ad intervalli regolari i dati chiave relativi alle attività di amministrazione ed indirizzo della nuova imposta sugli immobili locali (chiamata in Inglese Local Property Tax, LPT).

Nel rispetto dei termini previsti dall’accordo con l’Unione Europea e l’FMI sul fondo di salvataggio, il governo irlandese è tenuto ad implementare un articolato sistema d’imposta sugli immobili. È’ previsto che il Revenue Commissioners regoli l’applicazione dell’imposta, la cui riscossione avverrà a partire dal 1° Luglio. In risposta a molteplici richieste, il Revenue ha stabilito i dati più significativi relativi a queste attività verranno pubblicati ad intervalli regolari.

Per le proprietà fino ad un milione di euro, l’aliquota della LPT sarà dello 0.18% sul valore castale dell’immobile; le proprietà di valore superiore saranno invece tassate allo 0.25% del valore dell’immobile. I valori catastali degli immobili sono ordinati per fasce – da 0 a 100,000 euro e, per i valori superiori, ad intervalli di 50,000 euro. L’imposta dovuta si calcola applicando l’aliquota dello 0.18% al valore intermedio della fascia in cui rientra l’immobile. La valutazione iniziale degli immobili, come rilevata in data 1° maggio 2013, rimarrà valida, ai fini fiscali, fino al termine del 2016. L’aliquota dello 0.18% rimarrà invariata per l’intera durata dell’incarico dell’attuale Governo; tuttavia, già a partire dal 2015, le autorità locali potranno aumentare l’aliquota di una percentuale fino al 15%.

All’inizio di questo mese, il Commissioners ha avviato una campagna di informazione con lo scopo di illustrare ai contribuenti il funzionamento dell’imposta, così come previsto dalla legge e regolamenti. Al momento è in corso l’invio di materiale informativo e modulistica per 1.66 milioni di proprietà immobili; sono ora stati pubblicati i dettagli relativi alle operazioni svolte fino a questo momento. Tra il 7 ed il 14 Marzo sono state inviate quasi 179,000 lettere, il sito internet del Revenue ha registrato più di 600,000 visite alle pagine delle guide, e sono state ricevute quasi 2,000 telefonate dal servizio di assistenza telefonica. In totale sono stati ricevute 579 dichiarazioni, in maggior parte in formato elettronico.

Il Revenue rammenta ai contribuenti che la LPT è un’imposta calcolata su auto-dichiarazioni da parte dei contribuenti. I proprietari di immobili sono tenuti a valutare le loro proprietà, seguendo le linee guida fornite. Il Revenue invita i proprietari di immobili ad “eseguire il processo di valutazione in modo onesto e ragionevole” ed a non ignorare la corrispondenza inviata. Ove necessario, il Revenue provvederà a riscuotere un’ imposta con aliquota calcolata in base a un valore di stima. La data termine per la presentazione della dichiarazione in forma cartacea è il 7 maggio; quella per le dichiarazione fatte online è invece il 28 maggio.

Il Dipartimento delle Finanze prevede che la nuova imposta genererà entrate pari a 250 milioni per il 2013, e pari a 500 milioni quando applicata per un anno intero.

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Cipro: il sabotaggio del regime fiscale nel piano di salvataggio europeo

Molto è cambiato da quando nel Luglio 2012 il Governo Cipriota, nel richiedere un fondo di salvataggio finanziato dall’Unione Europea, aveva negato risolutamente la possibilità di modificare l’attuale aliquota del 10% sui redditi delle società. L’ostinato rifiuto delle autorità cipriote ad accettare un piano di salvataggio prima, quando la posta in gioco era minore, è stata la causa del brusco risveglio dei contribuenti ciprioti lo scorso sabato mattina (16 Marzo), quando è stata divulgata la notizia che, non solo l’aliquota delle imposta sulle società avrebbe subito un aumento raggiungendo il 12.5%, ma che le autorità cipriote intendono applicare un prelievo forzoso sui depositi bancari.

Dopo l’annuncio nelle prime ore del 16 Marzo della conclusione di un accordo con il Fondo Monetario Internazionale, con la Banca Centrale Europea e con l’Unione Europea, il parlamento cipriota avrebbe dovuto subito riunirsi per approvare i termini dell’accordo prima di Martedi’ 19 Marzo 2013, data di riapertura delle banche cipriote dopo tre giorni di festa nazionale. La chiusura delle banche ha permesso alle autorità di evitare quello che sarebbe stato un vero e proprio “assalto” alle banche; nei 3 giorni festivi i prelievi erano infatti limitati a 400 euro.

La controversa tassa, che deve prima essere approvata da un parlamento al momento senza una vera maggioranza e dagli stati membri dell’UE, è stata elaborata nel tentativo di aumentare le entrate fiscali di 5.8 miliardi di euro dal giorno alla notte. Il provvedimento al momento prevede un prelievo con aliquota del 9.9% sui depositi superiori ai 100,000 euro, e con aliquota del 6.75% sui depositi inferiori a tale somma. Gli esperti del settore bancario hanno avvertito che questa tassa costituisce un pericoloso precendente che potrebbe avere un impatto destabilizzante sul settore bancario europeo, scatenando nei contribuenti che risiedono in nazioni dove non sono ancora state implementate ampie misure di austerity – come il Regno Unito – il timore che la misura possa essere replicata.

Da un certo punto di vista, questa tassa è la misura peggiore che Cipro potesse adottare per ricapitalizzare le due piu’ importanti banche del paese; ironicamente, la nuova tassa causerà una significativa fuga di capitali e un danno a livello internazione per la reputazione del settore bancario cipriota, che potrebbe richiedere anni prima di essere ristabilita. Tuttavia, riflettendo sulla questione da un altro punto di vista – quello sostenuto dalle autorità cipriota – la tassa costringe i residenti esteri, la maggior parte dei quali sono cittadini russi al alto reddito, e i cui conti rappresentano quasi la metà dei conti di risparmio ciprioti, a sostene parte del costo della ricapitalizzazione del settore bancario. In aggiunta alla tassa sui depositi bancari, sarà anche introdotta una ritenuta alla fonte sugli interessi bancari la cui aliquota non è ancora stata annunciata.

A differenza dell’Irlanda, che ha ricevuto il secondo piano di salvataggio europeo nel Novembre 2010, Cipro ha accettato di alzare l’aliquota dell’imposta sulle società dal 10% al 12.5%.  Pochi giorni prima dell’annuncio del raggiungimento di un accordo sul piano di salvataggio, il consigliere presidenziale Christopher Pissarides aveva ammesso che l’isola avrebbe accettato la richiesta di alzare l’aliquota dell’imposta sulle società – nonostante ci fossero state accese discussioni sulla questione. Pissadires aveva pero’ sottolineato che le autorità dello stato avrebbero preso questa decisione solo se fosse stato possibile garantire alle imprese ed agli investitori che l’aliquota non avrebbe subito ulteriori aumenti per un periodo di almeno dieci anni.

Rispetto alle entrate che saranno generate dalla dannosa tassa sui depositi bancari, quelle generate dall’aumento dell’aliquota dell’imposta sulle società come parte degli sforzi di risanamento saranno minime. È’ stato stimato che l’aumento dell’imposta sulle società genererà solamente 80 milioni di euro; è pertanto probabile che la misura sia stata forzata nell’accordo al fine di placare i paesi europei con regimi fiscali che prevedono imposte piu’ elevate. In cambio al piano di salvataggio ricevuto nel 2010, l’Irlanda ha dovuto contrastare richieste incessanti – soprattutto da parte di Francia e Germania – di sorpassare l’aliquota cardine del 12.5%, rimproverata in quanto definita “predatoria”.

Anche la decisione delle autorità cipriote di espandere il campo di applicazione dell’imposta sulle plusvalenze capitali ha svolto un ruolo critico nel danneggiamento della competitività di Cipro a livello internazionale. L’assenza di un’imposta sulle plusvalenze capitali, ad esclusione di quelle generate dalla vendita di immobili, è stato uno dei principali incentivi che hanno permesso a Cipro di diventare una delle piu’ importanti giurisdizioni in Europa per la domicializione di società holding. Nonostante la recente decisione delle autorità, è previsto che i non residenti abbiano ancora diritto all’esenzione dalla ritenuta alla fonte applicata al pagamento di dividendi.

In cambio delle misure di austerity, le autorità cipriote hanno ottenuto un fondo di salvataggio pari a 10 miliardi di euro; molto meno di quanto precendentemente auspicato. In precedenza, era previsto che Cipro ricevesse fondi per un totale di 17 miliardi di euro; tuttavia, i negoziatori dell’Unione Europea hanno manifestato preoccupazioni in relazione al fatto che il debito pubblico di Cipro avrebbe raggiunto il 120% del PIL – un livello da essi ritenuto non sostenibile.

Confermando l’accordo, l’Unione Europea ha dichiarato:“L’Eurogroup è fiducioso che queste iniziative…permetteranno al debito pubblico di Cipro, che è previsto raggiunga il 100% del PIL nel 2020, di mantenere una traiettoria sostenibile e di aumentare il potenziale di crescita dell’economia. La problematica dell’attuale fragilità del settore finanziario cipriota, connessa alla sua grande misura rispetto al PIL del paese, sarà affrontata mediante tagli appropriati, con l’obiettivo di raggiungere la media europea nel 2018, assicurandone la sostenibilità nel lungo termine e tutelando i fondi depositati.”

Secondo un documento della Troika trapelato mesi prima della conclusione dell’accordo, il piano di salvataggio di Cipro sarà probabilmente integrato con un ampio ridimensionamento del settore pubblico, che potrebbe comportare piu’ di 2,000 licenziamenti, un taglio del 15% dei salari del settore pubblico e la cessione di imprese pubbliche. Cipro ha già concordato un terzo aumento all’aliquota dell’imposta sul valore aggiunto, dal 18% – l’ultimo aumento è stato nel Gennaio 2013 – al 19% nel Gennaio 2014,  avvicinandola all’aliquota media europea del 20%.

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Regno Unito: la Corte Suprema delibera in materia di IVA e operatore di schema fedeltà a punti

La Corte Suprema del Regno Unito ha deliberato che l’operatore di uno schema di carte fedeltà a punti ha diritto alla detrazione dell’IVA, in quanto tassa sui beni acquistati versata alle attività che redimono i punti fedeltà; la Corte Suprema si é spaccata nel raggiungere questa decisione, che respinge la sentenza preliminare della Corte di Giustizia Europea.

Il caso in questione riguarda una società, precedentemente nota come Loyalty Management UK Limited (LMUK), che opera lo schema fedeltà a punti Nectar.  Le attività che fanno uso dello schema a punti pagano a LMUK un determinato prezzo per ogni punto che viene aggiunto alla carta fedeltà di un cliente; al costo pagato per ogni punto viene poi aggiunta l’IVA. In cambio, le attività che forniscono prodotti e servizi, e che redimono punti Nectar, fatturano a LMUK un costo di servizio, a sua volta inclusivo di IVA.

LMUK ha argomentato che dovrebbe avere diritto a detrarre l’IVA pagata come tassa sui beni acquistati, in quanto i servizi per cui vengono effettuati i pagamenti sono strumentali alle attività di LMUK. Il Tribunale IVA ha concordato con questa argomentazione; la Corte di Giustizia Europea ha invece accolto la tesi dei Commissari Europei, secondo la quale i pagamenti effettuati in cambio del servizio sarebbero pagamenti a terzi e, di conseguenza, LMUK non avrebbe diritto alla detrazione ai fini IVA.

Tre su cinque dei giudici delle Corte Supreme che hanno assistito all’appello hanno ritenuto che le questioni sottoposte alla Corte di Giustizia Europea dalla House of Lords non tenessero pienamente conto di tutti i fatti. In modo particolare, la Corte Suprema ha sottilineano come LMUK abbia contratti in atto non solo con le aziende che forniscono i punti e con quelle che li redimono, ma anche con i singoli consumatori che li raccolgono. LMUK paga quindi per dei servizi che sono necessari al fine di adempire i propri obblighi nei confronti dei consumatori che raccolgono i punti, e dovrebbe quindi avere il diritto a detrarre l’IVA versata nei pagamenti alle attività che redimono i punti. LMUK dovrebbe versare l’IVA unicamente sul valore aggiunto di cui é responsabile: “Solo in questo modo, l’IVA sarà del tutto neutrale per quanto riguarda la società LMUK”.

É stato inoltre fatto notare che non é ancora stato deliberato se le attività che redimono i punti forniscano un servizio sia a LMUK che ai consumatori che raccolgono i punti; in questo caso, sarebbero offerti due servizi mediante una singola transazione.

La Corte ha invitatato le parti a presentare osservazioni scritte in merito alla forma precisa degli ordini.

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Regno Unito: sgravi fiscali stimolano il clima di fiducia delle imprese che operano nell’ industria petrolifera e del gas

E’ stato recentemente riportato che l’industria pertrolifera e del gas del Regno Unito ha registrato una “novole aumento” nell’ indice del clima di fiducia relativo agli appaltatori che operano in questo settore; il report suggerisce che la ragione dietro a questo miglioramento, potrebbe essere rappresentata dagli sgravi fiscali introdotti nel corso del 2012

Il report, redatto dall’ ente ind.ustriale Oil & Gas UK, utilizza una scala index a 100 punti per misurare il clima di fiducia in questa industria. I risultati mostrano come nel terzo quadrimestre del 2012 la fiducia degli appaltatori di questo settore sia aumentata di tre punti, raggiungendo il valore 60; la tendenza in aumento coincide con l’introduzione di una serie di sgravi fiscali, chiamati Brown Field Allowance. Grazie a questi sgravi, lo sviluppo di molte aree destinate all’estrazione di petrolio e gas e’ diventato commercialmente attuabile; inoltre, le imprese che operano in questo settore sono riuscite a concludere contratti a lungo termine e ad intraprendere nuovi progetti.

E’ stato registrato un aumento anche nel clima di fiducia dimostrato dai principali operatori del settore, da 58 a 64 punti, anche se e’ stato registrato un calo per gli operatori indipendenti, da 57 a 55  punti. Il report suggerisce che questo possa essere causato dal fatto che gli operatori indipendenti al momento riscontrano difficolta’ nel trovare impianti di perforazione disponibili e nell’accedere a finanziamenti.

Oonagh Werngren, direttore operativo della Oil & Gas UK, ha dichiarato: “L’aumento nella fiducia dimostrata dagli appaltatori che operano in questo settore suggerisce che i cambiamenti di natura fiscale introdotti dal Governo lo scorso anno, con lo scopo incentivare gli investimenti nella Gran Bretagna continentale, stanno ora portando risultati. Con investimenti da parte degli operatori del settore pari a 11.4 miliardi di sterline nel 2012, le imprese che svolgono funzioni essenziali di fornitura di componenti, strumenti e servizi specializzati ricevono ora piu’ domanda per i loro servizi.”

Il Cancelliere George Osborne ha annunciato il fondo Brown Field nel Settembre 2012. I progetti che possono beneficiare degli sgravi fiscali, sono esentati dal pagamento dell’imposta supplementare ad aliquota del 32% per lo svolgimento di attivita’ nel Mare del Nord che le imprese petrolifere e del gas sono tenute a versare in aggiunta all’imposta sulle societa’. Possono essere esentati dall’imposta importi fino a 250 milioni di sterline, e importi fino a 500 milioni di sterline per progetti in aree di estrazione soggette alla Petroleum Revenue Tax, un’imposta applicata ai profitti generati dall’estrazione di petrolio.

Al tempo, Osborne ha dichiarato: “L’introduzione di questo sgravio fiscale e’ una nuova buona notizia per il Mare del Nord, una buona notizia per il mercato del lavoro e per l’economia in senso piu’ allargato. Dara’ alle imprese che operano in questo settore un incentivo ad estrarre il piu’ possibile dai vecchi fondi petroliferi, creando posti di lavoro e reddito per i contribuenti.”

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Cipro considera imposta sulle società con aliquota del 12.5%

Il capo del Consiglio per la Politica Economica di Cipro ha dichiarato che il governo cipriota sarebbe pronto ad accettare, nell’ambito di un accordo di salvataggio, un aumento nell’imposta sul reddito delle societa’, da aliquota del 10% ad aliquota del 12.5%, a patto che l’imposta non sia soggetta ad ulteriori aumenti per almeno altri dieci anni.

Christopher Pissarides ha presentato questa proposta alla stampa nazionale mentre le negoziazioni su un fondo di salvataggio da parte dell’Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale sono ancora in corso. Pissarides ha spiegato che l’aumento dell’imposta sulle societa’ non e’ in se’ una questione di massima importanza;  e’ invece importante che le aziende abbiano la certezza che per un lungo periodo di tempo l’imposta non sara’ soggetta ad altri aumenti.

Presentando la richiesta nel Giugno 2012, Cipro e’ diventato il quinto paese europeo ha richiedere un piano di salvataggio; Cipro spera di ricevere all’incirca 17 miliardi di euro che serviranno a ricapitalizzare le banche dello stato. Il paese ha gia’ messo in atto diversi aumenti nelle tasse, per esempio, un’aumento dell’aliquota IVA del 2%, portando l’imposta al 17%.

Il Consiglio per la Politica Economica ha il ruolo di supervisionare e consigliare il presidente su questioni marcroeconomiche. Pissarides, che ha vinto il Premio Nobel per l’Economia nel 2010, e’ stato nominato capo del Consiglio lo scorso mese dal nuovo presidente in carica Nicos Anastasiades.

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Irlanda: il Revenue annuncia i dettagli amministrativi relativi all’imposta sugli immobili

Il fisco irlandese, chiamato Irish Revenue, ha deciso di annunciare i dettagli relativi all’amministrazione della nuova, e controversa, imposta comunale sugli immobili, chiamata in inglese Local Property Tax, o LPT, prima di cominciare a inviare la relativa corrispondenza, i modelli per la dichiarazione e gli opuscoli informativi.

Nel rispetto dei termini previsti per rilascio dei fondi di salvataggio da parte dell’ Unione Europea e del Fondo Monetario Internazionale, l’Irlanda ha l’obbligo di implementare un regime fiscale comprensivo applicabile alle proprieta’ immobili. Nel Gennaio dello scorso anno, il Governo aveva richiesto il vesamento, da parte delle famiglie, di un’ imposta provvisoria di 100 euro. L’introduzione di questa imposta e’ stata contestata mediante marce di protesta e richieste di boicottaggio da parte di parlamentari. Nonostante cio’, il Governo ha deciso di portare avanti il regime d’imposta; nel corso della presentazione del Bilancio 2013, Michael Noonal, Ministro delle Finanze, ha annunciato che la riscossione dell’ imposta comunale sugli immobili avra’ inizio in data 1 Luglio 2013. L’imposta familiare ha smesso di essere applicata a partire dal 1° Gennaio di quest’anno.

L’aliquota della LPT sara’ pari a 0.18% del valore catastale dell’immobile per le proprieta’ fino a 1 milione di euro, e a 0.25% del valore al di sopra del milione di euro. I valori catastali degli immobili sono organizzati per fasce – da 0 a 100,000 euro e, per valori superiori, ad intervalli di 50,000 euro. L’imposta dovuta viene calcolata applicando l’aliquota dello 0.18% al valore intermedio della fasca in cui rientra l’immobile. La valutazione inizare degli immobili, in data 1° Maggio 2013, rimarra’ valida, ai fini della LPT, fino al termine del 2016. L’aliquota dello 0.18% rimarra’ invariata per l’intera durata dell’incarico dell’attuale Governo; tuttavia, a partire dal 2015, le autorita’ locali potranno aumentare l’aliquota di una percentuale fino al 15%. Il Dipartimento delle Finanze prevede che la nuova imposta generera’ entrate pari a 250 milioni nel 2013, e a 500 milioni ove applicata per un anno intero.

I Revenue Commissioners, i commissari delle entrate, saranno incaricati di applicare l’imposta; inizieranno questa settimana inviando lettere individuali, modelli di dichiarazione LPT e opuscoli informativi a 1.66 milioni di immobili. Il processo di consegna di questa corrispondenza richiedera’ 4 settimane. Nel corso di una conferenza stampa, Josephine Feehily, presidente dei Commissioners, ha illustrato alcune delle caratteristiche di questo processo. In modo particolare, ha sottolineato il fatto che la LPT e’ un’imposta che prevede l’auto-valutazione, assumendo la “presunzione di onesta’” da parte dei contribuenti. I proprietari di immobili saranno tenuti a valutare il proprio immobile, seguende le linee guida fornite dal Revenue. Se queste linee guida vengono seguita “in modo onesto”, i Commissioners accetterano la valutazione dell’immobile. I Commissioners hanno redatto materiale informativo utile nel processo di valutazione, e hanno creato un registro delle proprieta’ ad uso abitativo.

Feehily ha reso chiaro che la modalita’ piu’ veloce e semplice di completare e inviare il modello di dichiarazione del valore degli immobili e’ online, e che vi sono varie modalita’ di pagamento. Concludendo, Feehly ha invitato i proprietari di immobili a non ignorare le comunicazioni inviate. Il presidente ha spiegato che “nella fase iniziale, ci concentreremo sull’assicurare che tutti coloro che sono tenuti a versare questa imposta inviino il modello LPT e che, a meno che possano beneficiare di un differimento, versino l’imposta o organizzino le relative modalita’ di pagamento.”  In caso di mancata osservanza di queste norme, i Commissioners faranno uso dei mezzi a loro disposizione, per esempio la detrazione dagli stipendi, per riscuotere le imposte dovute. Ove il proprietario di un immobile sia registrato come lavoratore autonomo, verra’ applicata una soprattassa a quanto dovuto in base alla dichiarazione dei redditi. Queste normative saranno in vigore a partire dal mese di Giugno.

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Spagna: il Ministro delle Finanze esclude ulteriori aumenti nelle tasse

Cristobal Montoro, Ministro delle Finanze spagnolo, ha escluso l’idea di nuovi aumenti nelle imposte, invece promossi dalla Commissione Europea.

Montoro ha sottolineato che il Governo non intende aumentare ulteriormente le imposte, nonostante la Commissione Europea abbia richiesto alla Spagna di limitare il numero di categorie merceologiche e di servizi che possono beneficiare dell’aliquota IVA ridotta. La Commissione Europea ha anche richiesto di aumentare le tasse ambientali, facendo riferimento in modo partocolare all’accisa sulla benzina. Consapevole degli sforzi gia’ fatti dai cittadini spagnoli, il Ministro dell’Economia Luis de Guindos, ha addirittura confermato, alla fine di Febbraio, l’impegno assunto dal Governo a ridurre le tasse a partire dal 2014.

Il Governo Spagnolo avra’ piu’ fiducia della sua decisione di respingere la richiesta proveniente da Brussels, in modo particolare dopo che nel corso di una recente dichiarazione il Primo Ministro Mariano Rajoy ha annunciato una riduzione del deficit pubblico pari a 2% nell’anno 2012. Rajoy ha rimarcato come questa “sia una figura molto positiva” che risultera’  in una diminuzione nella spesa necessaria a servire il debito, quindi rafforzando “la credibilita’ dei conti pubblici e la fiducia nell’economia spagnola”. Nonostante le figure incoraggianti annunciate dal Primo Ministro, il debito pubblico della Spagna rimane superiore al target del 6.3% concordato con la Commissione Europea.

Il Governo prevede di presentare la figura ufficiale del debito pubblico per il 2012 a Brussels alla fine di Marzo. Il Governo intende portare il deficit pubblico al 4.5% del PIL nel 2013, e al 2.8% nel 2014.

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L’Isola di Man aggiorna le linee guida per gli agenti fiduciari

La commissione di vigilanza finanziaria dell’isola di Man ha pubblicato una nuova serie di linee guida, ancora non finalizzate, applicabili alle pratiche adottate dalle agenzie che forniscono servizi fiduciari (chiamate Trust Service Providers). Lo scopo di queste linee guida e’ quello di rafforzare le direttive esistenti, che sono in vigore dall’ Ottobre 2010.

Le nuove linee guida servono a ricordare alle agenzie che forniscono servizi fiduciari dei loro obblighi per quando riguarda la loro condotta nell’agire come agenti fiduciari, amministratori e protettori di strutture trust; illustrano inoltre gli strumenti che possono essere adottati dalla Commissione affinche’ tali obblighi vengano rispettati.

La Commissione intende rafforzare ulteriormente le nuove linee guida, in quanto le scritture fiduciarie spesso assegnano ampi poteri a coloro che svolgono il ruolo di fiduciario, nonche’ ingenti indennita’. Inoltre, i potenziali beneficiari di trust discrezionali hanno diritti limitati per quanto riguarda l’accesso a informazioni relative alla struttura fiduciaria. E’ possibile che l’amministratore fiduciario assuma una linea di condotta che non e’ una violazione dei termini della scrittura del trust e che sia coperta da un indennizzo ma che, allo stesso tempo, non rispetti i requisiti di competenza ed integrita’ previsti dalla General Licencing Policy e dal Rule Book dell’Isola di Man. Questi devono essere rispettati affinche’ possa essere conservata la licenza di agente di servizi finanziari.

La Commissione ha evidenziato come questo sottolinei la necessita’ di: Elevati standard di professionalita’ in questo settore; Rigorosi controlli interni sulle agenzie che forniscono servizi fiduciari; e la presenza di protettori dei trust che siano indipendenti dagli amministratori della struttura fiduciaria, e non soggetti a conflitti di interessi.

Nel dettaglio, le nuove linee guida hanno lo scopo di rafforzare le seguenti direttive:

  • 6.2 Capacita’, attenzione e diligenza: Il requisito di fare uso di capacita’, di prestare attenzione ed agire con diligenza nelle attivita’ connesse alla costituzione, redazione, gestione e amministrazione della struttura fiduciaria.
  • 6.6 Non compiere azioni che possano nuocera alla reputazione dell’ isola: Questo include adottare una linea di condotta che sia volta unicamente al profitto, e non all’interesse dei beneficiari, o che possa danneggiare la reputazione dell’ Isola di Man.
  • 6.7 Integrita’ e correttezza: Questa regola e’ applicabile allo svolgimento di tutte le attivita’ regolate, e include il trattare onestamente e in modo trasparente con i clienti.
  • 6.8 Decisioni consapevoli: Questa direttiva include il requisito di evitare rappresentazioni o pratiche fuorvianti o ingannevoli, ed e’ applicabile alle informazioni fornite ai disponenti, ai protettori o ad altre figure chiave nel contesto del trust, in relazione alla natura dei servizi fornito o ai costi e ai benefici delle decisioni prese dall’amministratore fiduciario.
  • 8.4 Controllo sulle attivita’ di gestione: Questa regola include il requisito di assicurare che vi siano sistemi di controllo volti a garantire che i clienti siano trattati equamente e che i beni e i fondi del trust siano utilizzati in modo appropriato.
  • 8.6 Gestione del rischio: Questa regola prevede il requisito di gestire il richio in cui incorre l’agente fiduciario.
  • 8.19 Funzioni del responsabile compliance: Questa regola include il requisito di disporre di robusti e ben documentati sistemi di compliance, e di monitorare le modalita’ operative – queste dovrebbero includere accordi sulle modalita’ decisionali degli amministratori del trust e sulla registrazione delle decisioni prese, nonche’ sulle modalita’ di distribuzione e di altri pagamenti.

E’ previsto che la proposta venga discussa dal Governo e dai rappresentanti della Society of Trust and Estate Practitioners (STEP) dell’Isola di Man e della Association of Corporate Services Providers (ACSP) nel corso di una seduta alla fine di Marzo.

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Ultime notizie

Il Liechtenstein adotta strategia comprensiva per il suo centro finanziario

Dopo mesi di consultazioni riguardo alla direzione futura del centro finanziario del paese, il Governo del Liechtenstein, le associazioni e gli operatori di mercato si sono finalmente accordati sulla strategia da seguire.

La strategia, adottata dal Governo del Liechtenstein nel corso di una recente seduta, copre molti aspetti ed ha lo scopo di  creare le condizioni chiave per lo sviluppo in positivo del centro finanziario del principato.

Integrando la dichiarazione del Liechtenstein del 2009, l’esistente cooperazione transfrontaliera e l’impegno alla trasparenza fiscale, nonche’ i vantaggi competitivi esistenti, il Governo si propone di alzare il profilo del principato e di attivamente posizionare il Liechtenstein come centro specialista nella strutturazione e gestione del patrimonio, nonche’ di rendere il centro finanziario del Liechtenstein piu’ competitivo ed attraente al di fuori dell’ Area Economica Europea.

Oltre a continuare a rafforzare lo status del Liechtenstein come centro specialista nelle strutturazione e gestione a lungo termine del patrimonio, sia per clienti privati che istituzionali, il Governo intende consolidare il centro di investimenti finanziari e rafforzare la posizione del principato come sede del settore assicurativo. Stando a quanto dichiarato dal Governo, le soluzioni personalizzate e la vasta gamma di prodotti offerti dal Liechtenstein, assieme alla nota stabilita’ politica ed istituzionale, aumenteranno la domanda da parte di clienti internazionali.

Attualmente, il Liechtenstein trae benefici dalle strette relazioni e dalla compatibilita’ giuridica con la Svizzera, con l’Unione Europea e con i mercati dell’Area Economica Europea. Inoltre, offre il franco svizzero come moneta affidabile e, allo stesso tempo, pieno accesso al Mercato Unico. In futuro, il Governo del Liechtenstein intende rafforzare i legami con altre giurisdizioni orientando in modo strategico le forme legali del Liechtenstein verso strutture patrimoniali internazionali, espandendo la rete di accordi contro la doppia imposizione e aprendosi ai paesi che ricoprorono un ruolo chiave nei mercati internazionali.

Il Governo continuera’ a promuovere il Liechtenstein come partner affidabile e prevedibile, impegnato ad allinearsi ai piu’ recenti standard internazionali. Nel contesto di una piu’ vasta rete di accordi fiscali, il Governo intende trovare una soluzione per regolarizzare i patrimoni non dichiarati detenuti in Liechtenstein da parte di residenti stranieri, quindi garantendo le richieste di versamenti fiscali da parte di altri paesi, tenendo allo stesso tempo in considerazione i bisogni e gli interessi nazionali.

Il Liechtenstein ha concluso accordi fiscali, nel rispetto delle direttive OCSE, con oltre 35 paesi.

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