Il Lussemburgo sostiene la nuova direttiva in materia di tassazione dei redditi da risparmio

Il Primo Ministro del Lussemburgo Xavier Bettel ha detto che le conclusioni adottate in occasione della recente riunione del Consiglio Europeo sulla revisione della Saving Tax Directive (ossia la direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio) hanno determinato “il via libera” da parte del Granducato di Lussemburgo.

Il Primo Ministro ha espresso la sua soddisfazione per il fatto che tutti i 28 Stati membri dell’Unione europea (UE) abbiano raggiunto un accordo in occasione dell’ultima riunione del Consiglio Europeo a Bruxelles, ed ha aggiunto che il Lussemburgo intende avere “un centro bancario trasparente”.

Bettel ha sottolineato l’importanza di quanto e’ stato assicurato dalla Commissione Europea riguardo al fatto che verranno portati avanti i negoziati con i paesi terzi europei al fine di stabilire misure equivalenti, con l’obiettivo di giungere ad una conclusione entro la fine dell’anno.

I 28 Stati membri dell’UE hanno formalmente adottato la rivista direttiva sulla tassazione del risparmio il 24 marzo 2014. La direttiva in questione mira a reprimere l’evasione fiscale transfrontaliera attraverso lo scambio automatico di informazioni (AEI). Il campo di applicazione della direttiva è esteso ai fondi di investimento, alle pensioni e agli strumenti finanziari innovativi, chiudendo le scappatoie esistenti.

Lussemburgo e Austria avevano dato il loro sostegno al nuovo accordo condizionandolo al fatto che venissero accelerati i negoziati con paesi terzi, come la Svizzera, per creare delle condizioni di parità.

Prendendo atto dell’accordo del Consiglio Europeo di estendere il campo di applicazione della direttiva, la Luxembourg Bankers’ Association (Associazione lussemburghese dei banchieri – ABBL) ha dichiarato:

“Accogliamo con favore gli attuali sforzi al fine di stabilire lo scambio automatico di informazioni come standard globale. Gli emendamenti che sono stati approvati sulla direttiva sul risparmio rappresentano solo un passo intermedio nell’ambito di un piu’ grande processo ancora in corso.”

“Le banche lussemburghesi sono state attive nei preparativi per l’introduzione dello scambio automatico di informazioni almeno dal 2009, quando il Lussemburgo ha accettato di introdurre lo scambio di informazioni su richiesta nelle sue convenzioni sulla doppia imposizione.”

Ha poi continuato: “Nell’interesse del settore europeo della gestione patrimoniale, la ABBL desidera ribadire la richiesta di una parità di condizioni per quanto riguarda l’attuazione dell’ “automatic exchange of information” (AEI). Invitiamo pertanto la Commissione Europea a proseguire i suoi sforzi e ad progredire rapidamente in modo da garantire che i Paesi non Ue che vi sono interessati continuino ad applicare delle misure equivalenti a quelle dell’UE. In questo contesto, accogliamo con favore l’annuncio del Primo Ministro Bettel con cui questi ha comunicato che il Lussemburgo ha ricevuto garanzie sul fatto che i negoziati della Commissione Europea con questi paesi dovrebbero venire conclusi entro la fine del anno”.

“Chiediamo inoltre alle autorità di assicurare che venga posto in atto un quadro unico, allineato e coerente per quanto riguarda lo scambio automatico di informazioni. Le strategie dell’Unione Europea e dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) devono essere allineate fra loro, in modo da evitare l’entrata in vigore di una quantita’ eccessiva e costosa di provvedimenti e scadenze relative allo scambio automatico di informazioni. Ci uniamo i nostri colleghi della Federazione Bancaria Europea nell’insistere per una normativa AEI snella e semplificata, i cui costi ed oneri amministrativi siano sopportabili per il settore finanziario e facili da gestire quotidianamente”.

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