Israele: nuova legge per ridurre l’utilizzo dei contanti

Il 18 Marzo 2018, il Parlamento ha emanato la Legge per la Riduzione dell’Utilizzo dei contanti (5778/2018), entrata in vigore il 1 ° gennaio 2019.

La legge impone alcune restrizioni sull’uso dei contanti e assegni che non nominano il beneficiario. Esso mira a ridurre operazioni di cassa, nel tentativo di combattere la criminalità finanziaria e il riciclaggio di denaro e favorire l’utilizzo di piu’ moderni ed efficienti metodi di pagamento.

La legge distingue tra le operazioni nelle quali e’ parte un’impresa che si occupa di vendere prodotti o fornire servizi e le transazioni concluse tra privati.

La violazione di legge può costituire un reato, con conseguenti sanzioni pecuniarie e detentive.

Limitazione uso del contante

La Legge in questione ha introdotto le seguenti soglie alle operazioni di cassa:

  • 11,000 Nuovi Shekel Israeliani (NIS) per le imprese e
  • 50,000 NIS per le persone fisiche.

Laddove il valore di un’operazione superi le soglie di cui sopra, la parte in contante non potrà superare il 10% del valore della transazione.

Per esempio, l’acquisto di un prodotto da parte di un’impresa (per esempio, un negozio) per l’importo di NIS 10,000 può essere effettuato in contanti; tuttavia, il pagamento per un prodotto del valore di NIS12,000 sempre acquistato da un business può essere effettuato solo parzialmente in contanti, fino a NIS1,200 (vale a dire, il 10% di NIS12,000).

Il valore dell’operazione è il valore lordo (iva inclusa). Il divieto di pagamenti in contanti si applica anche agli stipendi, donazioni e prestiti, così come i regali che superano i NIS 50,000.

Le restrizioni di cui sopra non si applicano ai pagamenti in contanti tra i familiari (tranne che per gli stipendi) o le altre eccezioni stabilite dalla legge.

La soglia di pagamento in contanti ad un’impresa effettuati da un turista è NIS 55,000.

Restrizione sull’uso di assegni

La Legge per la Riduzione dell’Utilizzo dei contanti vieta il pagamento da parte delle imprese con assegni che non indicano il beneficiario indipendentemente dal valore dell’assegno e a soggetti privati per un importo superiore a NIS5,000.

Gli assegni convalidati devono includere il nome e il numero di identificazione della parte ricevente.

L’Autorità Fiscale è incaricata di far rispettare la nuova legge.

Le violazioni possono comportare sanzioni pecuniarie, mentre la ripartizione fraudolenta di una transazione, stipendi, donazioni, prestiti o regali con lo scopo di aggirare le soglie di cui sopra, è punito con la reclusione fino a tre anni.

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