Frodi e corruzione: dalla Unione Europea un nuovo regolamento

Parlamento europeo e Consiglio hanno deciso di adottare un nuovo regolamento per disciplinare l’attività dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF).
Con il nuovo regolamento i due organismi dell’Unione europea hanno voluto implementare le procedure per lo svolgimento di indagini volte al contrasto alle attività di frode contro gli interessi finanziari comunitari.

Il regolamento è composto da articoli che stabiliscono obiettivi e compiti quali il potenziamento della lotta contro le frodi e la corruzione oltre a qualsiasi attività illecita lesiva di interessi finanziari.

Oltre a specificare cosa debba intendersi per interessi finanziari, irregolarità, frodi, indagine amministrativa, persona interessata, operatore economico e accordi amministrativi tratta delle modalità da seguire per lo svolgimento di indagini rispettivamente interne ed esterne. Laddove per la prima tipologia si intendono quelle attività di ricerca di comportamenti fraudolenti nei Paesi terzi o presso le organizzazioni internazionali, nella seconda fattispecie rientrano esclusivamente le indagini amministrative all’interno delle stesse istituzioni, di organi o di organismi. Altra importante disposizione è quella con cui viene data facoltà al direttore generale di avviare una indagine in presenza di un sufficiente sospetto. Sospetto che può consistere anche soltanto in informazioni da terzi o anonime che facciano supporre l’esistenza di frodi o attività illecite.

Garanzie procedurali sono volte a garantire non soltanto le parti coinvolte nell’indagine (ufficio, funzionari, testimoni ecc.) ma anche a tutelare la riservatezza dei dati e delle informazioni.
Altre figure di rilievo nello svolgimento delle indagini sono il comitato di vigilanza ed il direttore generale. Quest’ultimo, è colui preposto alla direzione dell’ufficio da cui dipende lo svolgimento delle indagini e l’attività dei scambio di informazioni con gli organi dell’Unione europea. Il comitato di vigilanza, infine, ha il compito di controllare la regolare esecuzione della funzione di indagine al fine di rafforzare il carattere di indipendenza dell’Ufficio europeo antifrode.

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