No Picture
Ultime notizie

Hong Kong cerca di migliorare i legami commerciali con la Svizzera

In una recente visita in Svizzera, il Segretario per il Commercio e lo Sviluppo Economico Gregory So ha promosso Hong Kong come luogo per le imprese svizzere per fare affari, utilizzando sia l’accordo di libero scambio (FTA – Free Trade Agreement) tra Hong Kong e gli Stati membri dell’Associazione Europea del libero scambio, che il Closer Economic Partnership Arrangement (CEPA) tra Hong Kong e la Cina.

Il 24 gennaio, ad un pranzo di lavoro organizzato congiuntamente tra i rappresentanti dell’Hong Kong Ecomomic and Trade Office a Berlino, il Trade Development Council di Hong Kong e la Swiss-Hong Kong Business Association, So ha parlato delle grandi opportunità per Hong Kong e la Svizzera di rafforzare la cooperazione tra i due stati, in quanto le imprese hi-tech della Svizzera potrebbero ottenere un punto d’appoggio nel mercato cinese, così come nei mercati di tutta l’Asia.

 “Nel 2012, la Cina continentale ha superato gli Stati Uniti per il più alto numero di registrazioni per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale (IP), So ha detto: “Stiamo esplorando modi per rendere Hong Kong il fulcro di trading IP in Asia, e non solo per le imprese della Cina continentale, ma anche per le imprese innovative ad Hong Kong, in Svizzera e in tutto il mondo.” Ha anche sottolineato che le imprese svizzere possono usufruire del FTA firmato nel 2011 tra Hong Kong e gli Stati membri dell’Associazione europea del libero scambio, tra cui la Svizzera, e della CEPA con la Cina, che, ha osservato, comprende più di 400 misure di liberalizzazione del commercio e copre 48 settori di servizi.

L’importante per i nostri amici qui in Svizzera è che le regole della CEPA siano di nazionalità neutrale“, ha aggiunto: “Questo significa che le imprese estere aventi sede ad Hong Kong, incluse le imprese svizzere incorporate nelle imprese di Hong Kong, possano godere degli stessi benefici previsti dalla CEPA per le imprese locali nel raggiungere il mercato della Cina continentale.”

[…]

No Picture
Ultime notizie

L’Austria propone l’aumento della tassa sulle banche

Il Governo austriaco ha adottato una legge recante la modifica delle imposte (Abgabenänderungsgesetz), la quale prevede un insieme di provvedimenti fiscali volti a riequilibrare le finanze pubbliche, compresi in particolare dei piani finalizzati a modificare ed incrementare l’attuale contributo a carico delle banche del Paese.

Tale legge prevede l’eliminazione dello sgravio fiscale sugli utili derivanti da attività di investimento per gli strumenti finanziari, l’inasprimento delle disposizioni fiscali del Paese, l’abolizione dell’agevolazione fiscale concessa alle cosiddette “golden handshakes” (buonuscite); tale legge prevede, inoltre, l’aumento delle tasse sulle banche o tasse di stabilità (Stabilitätsabgabe).

Accogliendo come positiva l’adozione della nuova legge, il Cancelliere austriaco Werner Faymann ha chiarito che il contributo a carico delle banche costituisce una parte importante della legge. La misura è stata adottata per assicurare “un’equa contribuzione da parte delle banche” ai costi necessari per superare la crisi economica e finanziaria, ha cosi’ spiegato Faymann, rimanendo comunque  fermo sul fatto che i contribuenti non dovrebbero essere gli unici responsabili nel pareggiare i conti.

Evidenziando che in Austria le tasse di questo tipo sono fra le piu’ alte d’Europa, il Cancelliere Faymann ha ribadito che ciò accade proprio per assicurare che il settore finanziario si assuma la propria quota di spese necessarie al risanamento del settore bancario.

Il Cancelliere Faymann ha sottolineato come l’adozione della legge costituisce un passo fondamentale verso la stabilità finanziaria.

Il Cancelliere austriaco ha inoltre insistito sul fatto che l’obiettivo del Governo di raggiungere il pareggio in bilancio entro il 2016 può essere raggiunto solamente adottando, uno dopo l’altro, una serie di provvedimenti importanti.

Sottolineando con forza la sua opposizione contro il piano del Governo finalizzato all’aumento dei tributi alle banche, Franz Rudorfer, membro della Camera di Commercio austriaca (WKO), ha affermato che gli istituti di credito austriaci già sopportano una pressione fiscale particolarmente elevata rispetto ai loro concorrenti negli altri Stati membri dell’Unione Europea.

L’ aumento della tassa sulle banche significa che l’onere fiscale a carico delle banche nazionali raggiungerà livelli record, ha sottolineato Rudorfer, esprimendo tutto il suo criticismo sul fatto che il Governo non solo ha deciso di mantenere la tassa ma altresì di aumentarla, considerato che tutto ciò va visto nel contesto di molti altri cambiamenti, come ad esempio i requisiti patrimoniali decisamente piu’ severi per il settore creditizio, come anche la prospettiva di un fondo per la garanzia dei depositi e per la risoluzione della crisi.

Il Consiglio Ministeriale ha presentato al Parlamento la legge di modifica alle tasse affinchè questa venga esaminata. Il Cancelliere Faymann ha tuttavia ammesso che sono attese delle modifiche alle disposizioni.

La data prevista per l’entrata in vigore della nuova legge è il primo marzo.

[…]

No Picture
Ultime notizie

Belgio: la Vallonia assume la competenza per le tasse automobilistiche

Dal 1 ° gennaio 2014, la Direzione Generale della Vallonia per gli Affari fiscali è responsabile della gestione fiscale delle imposte sui veicoli: prima immatricolazione, tassa di circolazione ed Euro bollo.

In Belgio, la tassa di circolazione è dovuta annualmente, e l’importo dell’imposta è commisurato sia alle dimensioni del motore sia all’utilizzo del veicolo. Una tassa annuale supplementare è dovuta per il diesel e veicoli a GPL, e vi è una tassa separata per scooter e ciclomotori. La tassa di immatricolazione è dovuta a seguito dell’acquisto di una vettura nuova o usata e si basa sulle dimensioni del motore. L’ Euro bollo colpisce i veicoli pesanti per l’utilizzo delle autostrade e strade a pedaggio in Belgio, Danimarca, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia.

Secondo il Servizio pubblico federale delle finanze tutti gli atti amministrativi e le competenze relative a tali imposte sono stati trasferiti dal governo federale a quello Vallone, comprese le richieste di pagamento, solleciti, l’avvio di azioni penali e procedure esecutive.

Tali disposizioni riguardano tutti i contribuenti residenti o aventi sede nella Regione Vallonia.

La competenza per tali imposte era passato da livello federale alla Regione fiamminga il 1 ° gennaio 2011.

  […]

No Picture
Ultime notizie

Cipro: gli aumenti dell’IVA sono in vigore

Cipro ha aumentato le aliquote dell’imposta sul valore aggiunto, sia l’aliquota normale che quella intermedia sono state aumentate di un punto percentuale, con effetto dal 14 gennaio, 2014.

L’aliquota normale, cui sono assoggettati l’80 % di beni e servizi, è passata dal 18 al 19 %. L’aliquota intermedia dell’8 % è stata aumentata al 9 %. Tale aliquota intermedi si applica ai servizi alberghieri, cibo e bevande venduti da ristoranti e locali, servizi di catering, e il trasporto di passeggeri e dei loro bagagli all’interno di Cipro.

I due aumenti sono stati concordati nell’ambito del piano di salvataggio negoziato con la troika dei creditori nel marzo 2013. Cipro ha aumentato la sua aliquota normale dal 15 al 17 % dal 1 marzo 2012, e di nuovo al 18 %, con effetto dal 14 gennaio 2013. L’aliquota ridotta è rimasta immutata al 5 %.

Anche dopo i due aumenti, Cipro conserva una delle aliquote normali più competitive dell’Unione europea, dopo il Lussemburgo (15 %) e Malta (18 %).

  […]

No Picture
Ultime notizie

Le società di e-commerce sono residenti nello Stato dove è gestita la piattaforma web.

Con una recentissima sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che, per le società che operano in Italia mediante piattaforme on line situate all’estero, non è possibile accertare la sussistenza della residenza fiscale in Italia, anche se i clienti dei servizi prestati sono italiani e l’attività viene svolta in Italia a seguito di una concessione rilasciata dallo Stato italiano.

Il caso esaminato dalla Cassazione riguarda una società di diritto maltese. Il fisco  ha ipotizzato il reato di omessa dichiarazione in quanto, benché l’attività di giochi on line fosse gestita da una piattaforma web localizzata a Malta, dove la società aveva anche la propria sede legale, era stata accertata la residenza italiana in virtù dell’oggetto sociale situato in Italia.
Secondo gli organi accertatori il fatto che i clienti dei giochi on line fossero italiani e, soprattutto, che per questa attività la società maltese avesse ottenuto una regolare concessione in Italia era sufficiente a configurare l’oggetto sociale in Italia e, di conseguenza, la residenza fiscale italiana.

La Suprema Corte ha stabilito che il dato formale della “nazionalità” della concessione o del mercato di riferimento “non si concilia con la definizione di oggetto principale desumibile dal dettato della norma e della sua interpretazione giurisprudenziale”.
Al contrario, l’oggetto principale coincide con l’attività concretamente svolta che, nel caso della società maltese, si sostanzia nella gestione della piattaforma di gioco on line, interamente svolta a Malta, mentre la concessione rappresenta solamente un presupposto per poi svolgere concretamente l’attività.

E’ irrilevante ai fini di accertare l’oggetto sociale italiano il fatto che parte dell’assistenza on line alla clientela venisse svolta dall’Italia.

Secondo la Cassazione ciò che rileva è la gestione della piattaforma tecnologica necessaria per l’esercizio dell’attività, mentre l’assistenza alla clientela rappresenterebbe un’attività meramente ausiliaria, che potrebbe quindi essere dislocata ovunque senza che ciò abbia rilievo per l’accertamento della residenza fiscale.

[…]

No Picture
Ultime notizie

Andorra istituisce un nuovo dipartimento fiscale e doganale

Il Ministro delle Finanze di Andorra ed il Direttore delle Imposte hanno presentato i dettagli del decreto che disciplina il funzionamento del nuovo Dipartimento Fiscale e Doganale.

In seguito alla fusione del Dipartimento fiscale e del Dipartimento delle dogane è sorto un nuovo Dipartimento alle dipendenze del Ministero delle Finanze; il servizio sarà responsabile sia del sistema fiscale generale che del sistema doganale.

Il Dipartimento avrà il compito di garantire l’efficace attuazione dei sistemi fiscali e doganali, la gestione, la valutazione, la raccolta, l’ispezione e l’irrogazione delle sanzioni.

Il Ministro delle Finanze ha descritto il nuovo Dipartimento come un passaggio transitorio ma necessario verso l’istituzione della futura “Border Agency” fiscale.

  […]

No Picture
Ultime notizie

Cipro: i nuovi trattati contro le doppie imposizioni

Cipro sono entrati in vigore i nuovi accordi sulla doppia imposizione fiscale con l’Estonia, la Finlandia, il Portogallo, la Spagna e l’Ucraina, altri in corso di approvazione.

Il 1 gennaio 2014 cinque nuovi accordi per evitare la doppia imposizione tra Cipro e altri paesi sono divenuti esecutivi. I nuovi accordi sono stati siglati con l’Estonia, la Finlandia, Portogallo, Spagna e Ucraina. I primi quattro sono nuovi accordi, estendendo la rete di trattati contro la doppia imposizione di Cipro CDI. L’accordo con l’Ucraina sostituisce l’accordo tra Cipro e l’URSS, che era stato adottato da Cipro e dell’Ucraina in seguito alla dissoluzione dell’URSS. Tutti i nuovi accordi seguono il modello di Convenzione dell’OCSE.

I nuovi trattati con l’Estonia, la Finlandia, il Portogallo e la Spagna dovrebbero portare ad una sostanziale espansione dei legami economici e delle attività di investimento tra Cipro e i paesi interessati. Inoltre, secondo il Ministero delle Finanze, sono attesi nuovi accordi con la Norvegia e la Svizzera che sarà firmato nelle prossime settimane, i negoziati su un nuovo accordo con la Malesia sono in fase avanzata.

L’accordo riveduto con l’Ucraina conserva uno dei principali vantaggi dell’accordo contro le doppie imposizioni ha sostituito, ossia le disposizioni molto favorevoli in materia di plusvalenze da cessione di partecipazioni in società di investimento. I beni mobili comprese le azioni sono imponibili soltanto nel paese di residenza del proprietario, e dal momento che Cipro non impone tasse sulle cessioni di azioni, ad eccezione e nella misura in cui il guadagno deriva da beni immobili a Cipro, le aziende di Cipro sono diventati un mezzo ideale di gestire proprietà immobiliari in Ucraina.

[…]

No Picture
Ultime notizie

India: gli avvocati chiedono cambiamenti al sistema di verifica fiscale

Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati dell’India sostiene che gli avvocati dovrebbero essere autorizzati a firmare e approvare certificati e le relazioni di audit fiscale.

In Consigliodell4ordine ha scritto al Ministero delle Finanze e al Consiglio delle imposte dirette per informarli che una attenta lettura della legge sull’imposta sul reddito e del “ Advocates Act”  ha messo in chiaro che tali rapporti di controllo possono essere firmati solo da avvocati .

Un nuovo rapporto , pubblicato a seguito di una indagine del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, chiede di porre fine al sistema attuale, in cui solo i commercialisti eseguono tali controlli e compaiono dinanzi alle autorità fiscali competenti .

Il rapporto afferma: ” I commercialisti sono competenti nei conti ma non nell’interpretazione delle normative e delle procedure fiscale . Gli avvocati sostengono che interpretare la legge sul reddito e compilare rapporti di audit , è necessario specializzarsi nell’ interpretazione del diritto e delle procedure imposte sul reddito , oltre ad analizzare la volontà del legislatore, il codice di procedura civile , e  l’impatto di fornire affidavit e dichiarazioni giurate nel corso del procedimento di controllo fiscale.

La commissione ha concluso che gli operatori del diritto sono l’unica categoria di persone che ha diritto di  interpretare la legge , non vi è alcuna giustificazione per vietare agli avvocati di emettere certificati e relazioni.

[…]

No Picture
Ultime notizie

Belgio : domande e risposte del Ministero per chiarire i risparmi fiscali

Il ministero delle Finanze belga ha pubblicato una serie di domande e risposte, chiarendo la proposta del ministro delle Finanze Koen Geens per riformare la tassazione del risparmio in Belgio.

I contribuenti in Belgio sono attualmente esenti dalla ritenuta alla fonte per la prima tranche di interessi attivi maturati su conti di risparmio, fino ad un massimo di EUR 1,880. Tuttavia, questo vantaggio fiscale è applicabile solo per i conti “classici” di risparmio, tassati al 15 per cento, e non ad altri prodotti di risparmio.

In considerazione del fatto che al momento i risparmiatori non stanno beneficiando pienamente della riduzione delle imposte, e dato che i conti di risparmio tradizionali non servono l’economia reale, il ministro delle Finanze Geens ha avanzato l’idea di estendere il vantaggio fiscale ad altri tipi di prodotti di risparmio, come le obbligazioni e azioni.

I proventi di questi prodotti sono soggetti a ritenuta alla fonte a un tasso del 25 per cento. L’introduzione di una franchigia fiscale sarebbe di notevole beneficio per questi risparmiatori nonché un beneficio per l’economia.

Secondo il Ministero delle Finanze, la Banca nazionale e il Fondo Monetario Internazionale (FMI) hanno entrambi sostenuto che la portata del “tax shelter” può essere ampliata per includere altri prodotti. I contribuenti sarebbero in grado di scegliere di risparmiare in un modo che potrebbe finanziare meglio l’economia, su un piano di parità fiscale ed allo stesso tempo beneficiando di un maggiore sgravio fiscale.

Il ministro delle Finanze Geens mira a garantire che il beneficio fiscale esistente resti in vigore, anche se si estende ad altri prodotti di risparmio a partire dal 2015 (applicabile dal periodo d’imposta 2016). Per i conti di risparmio esistenti, il vantaggio fiscale viene operato alla fonte, mentre per i nuovi prodotti, la minor imposta sarà recuperata con la presentazione di una dichiarazione dei redditi.

  […]

No Picture
Ultime notizie

La Lettonia diventa il 18° Stato membro ad adottare l’euro

Dopo la mezzanotte di oggi la Lettonia adotta l’euro – nel 15 ° anniversario del lancio dell’euro nel 1999 – 18 Stati membri e 333 milioni di europei condivideranno la stessa moneta. Si tratta di un risultato importante per la Lettonia e per la zona euro nel suo complesso. Domani, i lettoni inizieranno a ritirare del contante e pagare per i loro acquisti in euro. Questo è stato reso possibile grazie alla accurati preparativi in vista della introduzione della moneta unica.

Il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso ha dichiarato: “Sono lieto di dare il benvenuto alla Lettonia come XVIII° membro della zona euro. Questo è un evento importante, non solo per la Lettonia, ma per la zona euro stessa, che rimane stabile, attraente e aperta a nuovi membri. Per la Lettonia, è il risultato degli sforzi notevoli e la determinazione incrollabile delle autorità e del popolo lettone. Grazie a questi sforzi, intrapresi a seguito di una profonda crisi economica, la Lettonia entrerà nella zona euro più forte che mai. A nome della Commissione europea porgo le mie più sincere congratulazioni alla Lettonia e auguri per il futuro.”

Olli Rehn, vicepresidente della Commissione europea responsabile per gli affari economici e monetari e l’euro, ha detto: “Voglio dare il benvenuto molto caloroso alla Lettonia nella zona euro. I vostri sforzi hanno avuto successo e la forte ripresa economica del paese offre un chiaro messaggio di incoraggiamento ad altri paesi europei che subiscono un periodo economico difficile. Raggiungere la zona euro segna il completamento del viaggio di Lettonia che torna nel cuore politico ed economico del nostro continente, e questo è qualcosa che tutti dobbamo festeggiare”.

Da domani, l’euro sostituirà gradualmente il lat come moneta della Lettonia. Ci sarà un periodo di doppia circolazione di due settimane, durante il quale le due monete circoleranno una accanto all’altra in modo da consentire un progressivo ritiro dei lats lettoni. Quando si riceve un pagamento in lats, il resto verrà dato in euro.

1) L’introduzione del contante in euro nell’economia lettone

Le banche commerciali hanno ricevuto banconote e monete in euro in anticipo dalla Banca centrale lettone, la Banca di Lettonia, ed hanno a loro volta fornito contante in euro a negozi e altre attività.

Un totale di 800.000 starter kit con monete in euro recanti le facce nazionali lettoni sono stati a disposizione del pubblico dal 10 dicembre. Inoltre, 70.000 starter kit sono stati offerti ai dettaglianti.

Dal 1 ° gennaio, la Banca di Lettonia cambierà quantità illimitate di lats in euro al tasso di conversione ufficiale (1 EUR = 0,702804 LVL) per un periodo illimitato di tempo e gratuitamente. Le banche commerciali forniranno servizi di cambio in contanti illimitato gratuito fino al 30 giugno 2014 e gli uffici postali fino al 31 marzo 2014.

Quasi tutti i bancomat in Lettonia distribuiranno banconote in euro entro i primi 30 minuti del 1 ° gennaio 2014. Per facilitare il processo, alcune banche hanno esteso l’orario di lavoro. Il 1 ° gennaio, 22 filiali delle tre maggiori banche saranno aperte durante il pomeriggio. Diverse banche potranno schierare personale supplementare per le operazioni di cassa presso le filiali durante il periodo di doppia circolazione. Gli uffici postali non si apriranno il 1 ° gennaio, ma per contro lo faranno il Sabato successivo (4 gennaio 2014).

2) La conversione dei prezzi

I prezzi hanno dovuto essere visualizzati sia in lats ed euro dal 1 ° ottobre 2013 e questa regola si applica fino al 30 giugno 2014. Al fine di rispondere alle preoccupazioni dei consumatori sugli aumenti dei prezzi e le pratiche abusive nel periodo transitorio, una campagna “Fair Euro Introducer” è stata lanciata nel luglio 2013. Essa invita le imprese (ad esempio, commercianti, istituzioni finanziarie, negozi internet) ad impegnarsi a non usare il passaggio per il proprio profitto, a rispettare le regole di commutazione e di fornire la necessaria assistenza ai propri clienti.

La conformità ai requisiti per la visualizzazione dei prezzi di conversione durante il periodo di doppia visualizzazione e la realizzazione della campagna “Fair Euro introduttore” è monitorata in particolare dal Centro per la protezione dei diritti dei consumatori. Essa può infliggere ammende e mettere i nomi delle imprese che non osservano il Memorandum “Fair Euro introduttore ” in una “lista nera” a disposizione del pubblico.

Il 5 marzo di quest’anno, la Lettonia ha formalmente chiesto alla Commissione di presentare una relazione di convergenza straordinaria, con l’obiettivo di utilizzare l’euro dal 1° gennaio 2014. Il 5 giugno, la Commissione ha concluso che la Lettonia soddisfa i criteri per l’adozione dell’euro. Il 9 luglio, i ministri delle finanze dell’UE hanno preso la decisione formale di aprire la strada per l’adozione dell’euro da parte della Lettonia.

Successivamente, la Lettonia iniziato a preparare il passaggio all’euro per attuare il suo piano nazionale, fornendo tutti i dettagli per l’organizzazione della introduzione dell’euro e il ritiro dei lats. Questo comprende, per esempio, il calendario per le forniture di contante in euro alle banche commerciali e ai rivenditori, le regole per gli scambi in denaro per i cittadini da applicare prima e dopo il suo ” primo giorno ” della moneta unica, la strategia per adeguare i conti bancari, sistemi di pagamento elettronici e bancomat all’euro, ecc.

 I preparativi per la sostituzione sono stati integrati da una campagna di comunicazione completa delle autorità lettoni. La Commissione europea e la Banca centrale europea hanno contribuito a questi sforzi.

[…]