Nonostante i nuovi dazi, il G-20 spinge per un commercio piu’ libero

Secondo l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO – World Trade Organisation), il Gruppo delle venti Nazioni ha avviato 88 nuove indagini anti-dumping tra il 15 novembre 2013 ed il  15 maggio 2014, anche se di fatto si e’ verificata una netta diminuzione delle misure commerciali restrittive.

La cifra testimonia un aumento rispetto alle 76 inchieste antidumping avviate tra il 15 novembre 2012 e 15 maggio 2013.

L’aumento di inchieste nell’ultimo periodo è dovuto all’incremento di attività anti-dumping in Paesi quali Australia, Brasile, Corea del Sud e Stati Uniti: cosi’ riferisce il report “G-20 Trade Measures” dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Tale aumento ha più che compensato il calo di inchieste di Argentina e India che, nell’ultimo periodo, hanno avviato in totale solamente 13 indagini.

L’Organizzazione Mondiale del Commercio ha sottolineato che fin dalla prima relazione di monitoraggio distribuita nel settembre 2009, il numero di inchieste antidumping avviate dai membri del G-20 è diminuita fino alla metà del 2011. Le attività antidumping si sono riprese rapidamente nella seconda metà del 2011, raggiungendo un picco nel 2013, con 238 nuove indagini avviate dai membri del G-20. “Non è improbabile” che le indagini avviate raggiungeranno cifre simili entro la fine del 2014: queste le previsioni del report.

Il report ha anche dimostrato che gli Stati membri del G-20 hanno avviato solamente 12 inchieste sui dazi compensativi nel secondo periodo, e cioe’ di meno rispetto alle 17 indagini del primo periodo. Solo cinque Stati membri del G-20 – e cioe’ Australia, Brasile, Canada, Unione Europea e gli Stati Uniti – si sono dimostrati attivi, aumentando sensibilmente il numero di indagini, passando da una nel primo periodo a cinque nel secondo periodo. Il Brasile e il Canada non hanno invece avviato nuove indagini nel secondo periodo, a fronte di un totale di sei indagini nel primo periodo.

In generale, c’è stato un leggero calo nelle nuove restrizioni commerciali attuate dai membri del G-20. Nel periodo compreso tra metà novembre 2013 e metà maggio 2014, sono state messe in atto 112 nuove misure commerciali restrittive dai Paesi membri del G-20. La cifra corrispondente al periodo tra metà maggio e metà novembre 2013 era di 116 nuove misure.

Il rapporto ha anche evidenziato un aumento delle misure di liberalizzazione degli scambi commerciali. Nell’ultimo periodo, e’ stato adottato un numero totale di 93 misure da parte degli Stati membri del G-20, rispetto alle 57 misure adottate nel periodo da metà maggio a metà novembre 2013.

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