L’OCSE invita il Canada a considerare la carbon tax

L’11 giugno 2014, il segretario generale dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OCSE), Angel Gurria, ha presentato l’ultima indagine economica del Canada, che raccomanda alcune riforme fiscali per affrontare i costi ambientali di estrazione delle risorse minerarie e migliorare la sostenibilità fiscale.

Presentando la relazione alla 20° Conferenza annuale di Montreal, Gurria ha detto: “Lo sfruttamento delle risorse non rinnovabili deve essere gestito con attenzione, sia per minimizzare gli impatti ambientali negativi di oggi, che per garantire un domani migliore per le generazioni future.”

Nel suo rapporto, l’OCSE ha raccomandato che il governo federale aumenti le tasse per le risorse non rinnovabili a livello provinciale, e aumenti la quota di ricavi che vengono salvati. La relazione afferma che il Canada si è affidato “principalmente sul regolamento – orientamento di politiche per affrontare circostanze specifiche in singoli settori“.

“Applicando imposte generalmente basse sul consumo di energia a livello nazionale, il Canada tassa effettivamente il carbone ad un’aliquota tra le più basse tra i paesi membri dell’OCSE.”

Strumenti di mercato, come i permessi negoziabili e la carbon tax, tendono ad essere più efficiente che le regolamentazione in cui le emissioni sono facilmente misurabili, dal momento che tali strumenti forniscono un incentivo dinamico per ridurre le emissioni dove è meno costoso farlo“, dice il rapporto.

Sul miglioramento della sostenibilità delle finanze pubbliche, la relazione raccomanda al governo federale di “ridurre [quelle] imposte sul reddito delle persone fisiche che non sono più in linea con gli obiettivi strategici, per migliorare l’efficienza e l’equità del sistema fiscale“.

C’è inoltre la possibilità per il governo federale di aumentare l’efficienza e ridurre le disparità di reddito riducendo ulteriormente le agevolazioni fiscali che avvantaggiano i redditi relativamente alti delle famiglie“, afferma.

La relazione individua le misure di sostegno a beneficio delle famiglie a più alto reddito come “il reddito derivante da credito pensionistico, credito d’imposta per acquisto della prima casa, l’esclusione dei premi di assicurazione per malattia versati dai datori di lavoro su reddito imponibile, la non tassazione delle plusvalenze sulle residenze principali e sul trattamento preferenziale delle stock option“.

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