La Commissione Europea ha chiesto alla Romania di cessare il trattamento fiscale discriminatorio applicato alle persone giuridiche straniere.
Secondo l’attuale legge fiscale romena, le persone giuridiche residenti possono dedurre le spese aziendali dirette a generare un guadagno. Questo comporta la tassazione del solo reddito netto.
Tuttavia, i soggetti giuridici stabiliti in un altro Stato dell’Unione Europea o dell’Area Economica Europea che non hanno una stabile organizzazione in Romania non possono beneficiare di tale deduzione. Secondo la Commissione, questi organismi sono quindi tassati più pesantemente sui redditi lordi ottenuti direttamente dalla Romania.
La Commissione ha affermato che non vede alcuna valida giustificazione per questo trattamento fiscale diverso, e ritiene che sia discriminatorio, e produca una restrizione alla libera circolazione dei servizi. La stessa ha emesso un parere motivato sulla questione. Se la Romania non risponde in modo soddisfacente entro due mesi, la Commissione può deferire la Romania alla Corte di giustizia europea.
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