L’OCSE richiede una base imponibile più ampia nei Territori MENA

foto-tunisiaL’OCSE ha comunicato ai Ministri della regione che il Medio Oriente ed i Paesi del Nord Africa devono portare avanti ulteriori riforme economiche e strutturali per incoraggiare gli scambi commerciali e gli investimenti, in modo tale da ripristinare la fiducia del pubblico e creare posti di lavoro per i giovani.

Nel corso della riunione ministeriale 2016 tra i MENA-OCSE a Tunisi, il Segretario Generale dell’OCSE, Angel Gurria, ha dichiarato che la cosiddetta “primavera araba” ha reso più che mai indispensabile per i Paesi MENA correggere lo sviluppo non omogeneo, la disoccupazione giovanile, la disoccupazione femminile, e alti livelli di disoccupazione che potrebbero impedire ad una parte della popolazione di beneficiare di futuri vantaggi economici. Inoltre, l’instabilità regionale, i conflitti in corso in Siria, Iraq, Libia e Yemen ed i flussi migratori senza precedenti stanno comportando nuove pressioni sulle economie.

In ordine alla politica fiscale, l’OCSE ha sottolineato che si è impegnata a lavorare a fianco dei Governi dei territori per elaborare politiche dirette a migliorare la riscossione delle tasse e, in particolare, a distribuire il carico fiscale sui pochi individui e sulle le imprese che pagano attualmente le tasse in questi paesi. L’OCSE, in particolare, ha sottolineato l’importanza di introdurre imposte sul valore aggiunto e, se questi sono assenti, le imposte sul reddito. Inoltre, ha chiesto una riduzione delle esenzioni fiscali.

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