Brexit: le Procedure doganali di transizione semplificate nell’eventualità di un no-deal

Theresa May ha dichiarato di essere determinata a rispettare i tempi previsti per la Brexit e ciò significa che, a condizione che non venga approvata alcuna estensione del processo previsto dall’Articolo 50 tra il Regno Unito e l’Unione Europea, il Regno Unito lascerà l’Unione Europea alle 23:00 GTM di venerdì 29 marzo – con o senza un accordo. Nel caso in cui non si riesca a trovare un accordo, le società del Regno Unito dovranno applicare per gli scambi intracomunitari le stesse procedure che attualmente applicano quando commerciano con il resto del mondo. Secondo le attuali procedure doganali, il processo di importazione per il commercio con il resto del mondo (cioè con i Paesi non europei) prevede che le merci non vengano svincolate dal controllo doganale fino a quando non viene effettuata una dichiarazione di importazione completa e non siano pagati totalmente tutti i dazi applicabili all’importazione.

Tuttavia, l’Agenzia delle Entrate inglese (HMRC) ha annunciato dei piani finalizzati ad attuare delle procedure di importazione semplificate per quelle merci provenienti dall’Europa in caso di no-deal – le cosiddette Transitional Simplified Procedures (TSP). Queste procedure hanno come scopo quello di sostenere le aziende del Regno Unito nel caso in cui non venga raggiunto un accordo, ma sono anche chiaramente intese come mezzo per evitare la congestione ed i ritardi nei porti britannici.

Le società aventi sede nel Regno Unito possono far richiesta per utilizzare le TSP quando importano nel Regno Unito merci provenienti dagli Stati membri rimasti nell’Unione Europea. Le TSP riducono il numero delle informazioni che gli importatori britannici devono fornire nel momento in cui le merci entrano nel Regno Unito, consentendo quindi agli importatori di astenersi:

  1. Dal fornire una dichiarazione completa finché le merci non hanno attraversato il confine britannico;
  2. Dal pagare eventuali dazi dovuti sui beni fino al mese successivo all’importazione.

Per poter beneficiare delle TSP, le società devono:

  • Avere il numero EORI (Economic Operator Registration and Identification);
  • Avere la sede nel Regno Unito;
  • Importare merci dall’Unione Europea;
  • Avere un conto di dilazione di servizio, o richiedere un conto di questo tipo e avere una garanzia finanziaria in vigore entro il 30 giugno 2019.

Tuttavia, se stai attualmente utilizzando una delle procedure speciali doganali esistenti, come ad esempio la Procedura Semplificata per il trasporto doganale (CFSP), o stai semplicemente importando merci da Paesi terzi, allora non sarai idoneo a richiedere le TSP. Inoltre, gli spedizionieri non possono utilizzare le TSP per conto degli importatori.

La registrazione per l’autorizzazione ad utilizzare le TSP è stata aperta il 7 febbraio 2019.

L’HMRC prevede la revisione delle TSP e la consultazione con le imprese nei successivi 3/ 6 mesi a seguito della loro introduzione avvenuta il 29 marzo 2019, al fine di valutare se stanno funzionando in modo efficace. É stato assicurato alle aziende che qualsiasi modifica apportata alle TSP sarà preceduta da un periodo di preavviso di almeno 12 mesi.

Una Brexit no deal: cosa si può fare?

Le aziende che operano nel Regno Unito con interessi e scambi nei Paesi dell’unione Europea dovrebbero considerare le conseguenze di uno scenario “no-deal” sulle operazioni, e quindi adottare le giuste misure per mitigare tale rischio.

Le azioni concrete includono:

  • Valutare l’impatto delle probabili modifiche alle procedure doganali e fiscali sulle operazioni e procedure giornaliere, compresa la considerazione del modo in cui saranno presentate le dichiarazioni doganali in uno scenario no-deal.
  • Riesaminare il volume degli scambi con l’Unione Europea e prendere in considerazione eventuali ripercussioni sulla catena di fornitura, incluso l’impegno con le altre aziende nella catena di approvigionamento per garantire che la pianificazione necessaria si svolga a tutti i livelli.
  • Mettere in atto le misure tali, se necessario, a rinegoziare i termini commerciali in modo da riflettere eventuali cambiamenti nelle procedure doganali e fiscali, ed eventuali nuove tariffe applicabili al commercio tra Unione Europea e Regno Unito.
  • Registrarsi per ottenere un numero EORI inglese.

Il team di DLA Piper Global Trade and Government Affairs

Siamo un leader di mercato nel fornire analisi informate, previsioni accurate e pianificazione di contingenza pratica per i clienti interessati dalla Brexit.

Il nostro servizio relativo alla Brexit viene svolto da uno specifico amministratore che si dedica alla Brexit, Paul Hardy, ex consigliere giuridico dell’Unione Europeo iscritto all’House of Lords e John Forrest, responsabile della pratica del commercio globale britannico e degli affari governativi, e un ex negoziatore commerciale del Governo britannico. É supportato dagli avvocati specializzati in dogana di DLA Piper che hanno una conoscenza approfondita in quasi ogni area di attività commerciale e lavorano presso i nostri uffici collocati in tutto il mondo, compresi i 18 stati membri dell’Unione Europea.

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