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L’Irlanda aumenta l’aliquota della Carbon tax

A partire dal 1° maggio, la carbon tax applicata in Irlanda sul combustibile solido aumentera’ per un importo pari a 20 Euro (28 dollari USA) per ogni tonnellata di biossido di carbonio emessa nell’atmosfera. Questa e’ la tariffa attualmente applicata per tutti gli altri combustibili fossili.

L’aumento di tale imposta ha scatenato la reazione di Age Action, la quale ha avvertito che tale rialzo creerà disagi aggiuntivi per le persone piu’ anziane. Tale modifica, secondo le stime di Age Action, aumentera’ di 1 Euro e 20 centesimi il costo di un sacco di carbone di 40kg e di 0,25 centesimi di Euro ogni balla di bricchette combustibili. Cio’ andra’ a pesare soprattutto su coloro che non hanno un impianto di riscaldamento centralizzato, ed utilizzano il combustibile solido per riscaldarsi.

Eamon Timmins, responsabile della difesa e dell’informazione presso un’organizzazione di beneficenza, ha detto: “Il Governo ha la responsabilità di proteggere gli anziani piu’ vulnerabili, e se interviene aumentando il costo del carburante attraverso l’imposizione di una carbon tax, dovrebbe come minimo assicurarsi di tutelare quelle persone che hanno difficolta’ nel risaldare le proprie abitazioni in condizioni di sicurezza”.

Eamon Timmins ha pertanto invitato il Governo ad attivarsi  immediatamente e ad utilizzare le entrate generate dall’imposta per finanziare l’indennita’ per il carburante invernale il prossimo  autunno.

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Portogallo – obiettivo di riduzione delle aliquote fiscali

Il Ministro portoghese dell’Economia António Pires de Lima ha detto che la priorità del Governo dovrebbe essere quella di abbassare le tasse sui dipendenti a partire dal 2015.

Durante il suo discorso in Loures sulla ripresa economica, Pires de Lima ha invitato il Governo ad allentare l’elevato carico fiscale introdotto negli ultimi anni, mentre il paese si prepara ad uscire dal suo programma internazionale di assistenza economica e finanziaria.

Il Governo negli ultimi giorni ha discusso i piani per aumentare il salario minimo nazionale e ridurre il carico fiscale sui lavoratori, ha detto. Nel frattempo, ha esortato le società portoghesi e gli imprenditori ad utilizzare il recente taglio della tassazione sulle società per aumentare gli investimenti e la produttività. Il Governo portoghese ha tagliato l’aliquota dell’imposta sulle società (IRC), dal 25 al 23 % nel bilancio del 2014. Al momento, Il Ministro delle Finanze Maria Luis Albuquerque si è impegnata per ridurre anche il carico fiscale sui lavoratori una volta che la situazione economica lo permetta, e possibilmente nel quadro di bilancio del 2015. La stessa ha detto: ” L’ambizione del Governo è chiaramente quella di ridurre il carico fiscale al più presto possibile.”

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Tribunale della Gran Bretagna contro le regole sul regime dei prestiti nei gruppi di società

HM Revenue and Customs (HRMRC) ha affermato che è pronta a ricevere una somma extra di GBP 36m (USD64.5m) dopo che l’Alta Commissione Tributaria ha confermato una precedente sentenza in cui aveva ritenuto che i prestiti interni realizzati all’interno di un gruppo di società non costituivano un “rapporto di prestito”.

L’accordo ha visto una società fornire un prestito ad una società controllata, e quindi trasferire il diritto di ricevere gli interessi ad un’altra controllata in cambio di azioni privilegiate emesse da quest’ultima. HMRC afferma che l’obiettivo per una società del gruppo era quello di ricevere uno sgravio fiscale sugli interessi versati ad un’altra società del gruppo, senza che altre imposte sul reddito venissero pagate dalla società.

Il regime è stato promosso da una delle “quattro grandi” società di contabilità. Nella sua precedente sentenza, il primo Tribunale, d’accordo con HMRC, riteneva che il sistema non ha funzionato, e che non era conforme ai principi contabili generalmente accettati. Il Tribunale Superiore ha condiviso questo punto di vista. Tuttavia, il Tribunale Superiore ha respinto l’obiezione avanzata da HMRC che aveva ritenuto l’accordo abusivo.

Il Tribunale Superiore ha avvertito che gli utenti utilizzatori di tale schema ora possono essere soggetti a doppia imposizione sulle plusvalenze come conseguenza di prendere parte al progetto. Il Giudice ha osservato: “Ho il sospetto che se c’è una sorta di doppia imposizione, allora nasce dal fatto che la scelta della forma di pianificazione ha coinvolto un regime in cui non vi era alcuna perdita consentita nella prima fase.”

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Il Cancelliere austriaco insiste per la “Millionaire Tax”

Il Cancelliere austriaco e leader del partito Socialdemocratico, Mr. Werner Faymann, ha nuovamente proposto l’introduzione di una “millionaire’s tax” con il fine di accelerare il processo di riforma del sistema fiscale del Paese.

In un’intervista per il giornale austriaco Österreich, Werner Faymann si e’ detto speranzoso di convincere il suo partner di coalizione, il Partito popolare austriaco (ÖVP), sul fatto che l’introduzione di una tassa sui milionari servirebbe a finanziare una riforma complessiva della tassazione. Mr. Faymann ha poi spiegato che l’imposta dovrebbe consentire al Governo di attuare delle misure di riforma fiscale prima di quanto inizialmente previsto, ossia all’inizio del 2015 piuttosto che alla fine dello stesso anno.

Il Cancelliere Faymann ha sottolineato che il gruppo di lavoro del Governo si occupera’ dell’elaborazione di piani per semplificare e armonizzare il sistema fiscale del Paese entro la fine del 2014. Ha inoltre confermato che la riforma cercherà di abbassare il tasso dell’imposta sul reddito al 25%, e di eliminare la “stealth tax” (tassa invisibile) nel sistema di imposta sul reddito delle persone fisiche, modifica che andrebbe a beneficio soprattutto dei lavoratori a medio e  basso reddito.

Faymann ha da tempo sostenuto con forza l’idea di introdurre una “millionaire’s tax”. In vista delle elezioni di settembre dello scorso anno, Mr. Faymann aveva proposto di applicare una tassa compresa tra lo 0,5 e l’1% su tutti i patrimoni di valore superiore a 1 milione di Euro (pari a 1,39 milioni di dollari Usa). Gia’ a suo tempo, Faymann aveva spiegato come tale imposta andrebbe a gravare solamente sull’1% dei lavoratori austriaci che percepiscono i redditi piu’ alti, e consentirebbe di incrementare le entrate del Paese per un importo tra 1.5 e 2 miliardi di Euro. L’opinione comune, tuttavia, ritiene che molto probabilmente il Partito popolare austriaco si opporra’ alla proposta. […]

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L’Isola di Man ritiene utile l’adozione di un registro sulla proprieta’ effettiva

L’Isola di Man ha annunciato l’intenzione di introdurre un registro centrale dei titolari effettivi per migliorare la trasparenza.

Tale intenzione nasce in seguito al piano d’azione pubblicato nel giugno 2013 in occasione del vertice del G8 in Irlanda del Nord ed in seguito alle raccomandazioni rilasciate dal governo del Regno Unito la scorsa settimana. Il Regno Unito, dopo aver discusso il provvedimento nel corso di una consultazione sulla questione della trasparenza aziendale, ha proposto alle varie aree territoriali di istituire un registro centrale, accessibile al pubblico, e contenente le informazioni sui proprietari effettivi.

Il Primo Ministro dell’Isola di Man, Allan Bell, ha detto: “Nell’Isola di Man e’ in vigore un solido regime per garantire l’identificazione della proprietà effettiva delle societa’ e la disponibilità di tali informazioni alle Autorità. Abbiamo già assunto un impegno a livello internazionale per rivedere tale regime, e ora che il Governo britannico ha chiarito le proprie intenzioni con riferimento alla proprieta’ effettiva, è logico includere tale modello come una delle opzioni da prendere in considerazione”.

“Il risultato dovra’ essere appropriato per l’Isola di Man, ed e’ per questo che ci impegneremo ad intraprendere una consultazione con le imprese prima di giungere a qualsiasi conclusione.”

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Il Parlamento Europeo intende modificare i finanziamenti comunitari

I membri del Parlamento Europeo hanno appoggiato le proposte per ridurre la quota di gettito derivante dall’imposta sul valore aggiunto (IVA) che viene utilizzata dagli Stati membri per finanziare le operazioni e i progetti dell’Unione Europea.

Le proposte adottate dai legislatori il 16 aprile 2014, ridurrebbero l’ammontare dei ricavi destinati all’Unione Europea che viene calcolato come percentuale sul reddito nazionale lordo degli Stati membri con una percentuale dal 64 % al 40 %.

Il gettito derivante dal valore aggiunto attualmente fornisce circa l’11 % del bilancio dell’Unione Europea. I membri del Parlamento Europeo hanno convenuto che questo meccanismo di finanziamento ha bisogno di una riforma “drastica”.

Il Parlamento ha ripetutamente invitato l’UE affinché’ il bilancio debba essere integralmente finanziato da risorse proprie dell’Unione Europea. Ha convenuto che l’attuale sistema è “non trasparente, ingiusto, non soggetto a controllo parlamentare, molto complesso e totalmente incomprensibile per i cittadini europei.”

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Regno Unito

Attivita’ di consulenza per la societa’ cliente

Un consulente fiscale deve avere familiarità con un certo numero di aspetti legali rilevanti con riferimento alla specifica societa’ cliente quali:

–         Gli Articles of Association (Statuto sociale) e le risoluzioni

–         Gli accordi tra azionisti

–         La documentazione bancaria

Lo Statuto contiene delle norme dettagliate relative al funzionamento della società; il consulente fiscale deve dunque avere familiarità con lo Statuto della società per cui svolge attivita’ di consulenza.

Alcuni degli Articles più comuni delle societa’ private disciplinano:

–         I diritti connessi a ciascuna classe di azioni

–         Il potere degli amministratori di assegnare azioni

–         Le procedure di trasferimento delle azioni

–         Le disposizioni per la nomina e la revoca degli amministratori

–         Le norme che disciplinano i lavori nelle assemblee degli amministratori

Gli Articles della società, le sue risoluzioni speciali e alcune altre risoluzioni che fanno parte dello Statuto sono documenti pubblici disponibili per la consultazione presso la Companies House. E’ cosa comune, soprattutto per le societa’ private con pochi azionisti, redigere un patto tra azionisti aggiuntivo che raramente viene registrato. Un accordo tra azionisti può essere un contratto concluso unicamente tra gli azionisti, ma spesso anche la societa’ ne e’ parte. Quando viene stipulato un accordo tra azionisti, le parti si accordano sulle modalita’ con cui gli affari della società dovranno essere gestiti.

Esempio di condizioni contrattuali in un patto tra azionisti

Un patto tra azionisti può stabilire che la società debba gestire solamente una determinata attivita’, e che certe azioni possano venir intraprese solo con il consenso di tutti gli azionisti.

La maggior parte delle societa’ private prendono in prestito denaro da una banca alle condizioni stabilite da una “facility letter” (accordo di prestito) e dallo “standard debenture” (obbligazione standard) della banca. Lo “standard debenture” difficilmente contiene delle condizioni che possono intralciare il funzionamento dell’attivita’, cosa che invece puo’ accadere con la “facility letter” o con gli altri accordi. Le grandi societa’ che negoziano finanziamenti di elevato valore possono accordarsi con la banca per gestire le proprie attivita’ in modo particolare, ponendo dei vincoli specifici detti “negative covenants”. Con tali vincoli, la societa’ si impegna ad astenersi da determinate azioni, come ad esempio diminuire l’ammontare dei propri beni o prendere in prestito più denaro prima di ripagare il debito iniziale, con modalita’ analoghe a un tipico accordo tra azionisti.

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Regno Unito

La societa’ – persona giuridica distinta

La società è significativamente diversa rispetto, sia ad un commerciante in proprio sia ad un’associazione, anche se ha molto in comune con una LLP (legge partenariato). Per la costituzione di una società è necessario seguire diverse formalità, ma il principale vantaggio di operare attraverso una società è che i soci (gli azionisti) non sono generalmente responsabili per i debiti sociali: essi hanno una responsabilità limitata.

La maggior parte della normativa che regola le società nel Regno Unito è contenuta nel Companies Act 2006.

L’effetto più importante della costituzione societaria è che la società è una persona giuridica distinta dai suoi azionisti (che sono conosciuti come i suoi soci). Questo principio viene definito come “il velo di incorporazione” ed è stato sviluppato come base per comprendere una serie di caratteristiche della società. Le più importanti sono:

  • Responsabilità dei soci: in teoria i soci non sono responsabili per i debiti della società, perché la società è un’entità distinta dai suoi soci. In pratica, tuttavia, il grado di responsabilità di un socio dipende dal tipo di società. La società stessa come persona giuridica è responsabile illimitatamente per i propri debiti.
  • Successione perpetua: nonostante i cambiamenti nella composizione della società, la stessa continua ad esistere come entità separata fino a quando non viene terminata secondo le norme di legge (per esempio attraverso la procedura di liquidazione o radiazione).
  • La proprietà sui beni immobili: la società è proprietaria di se’ stessa, per cui un’azionista non può appropriarsi di beni di proprietà della società per uso personale, aspetto questo, spesso non apprezzato dai soci – amministratori che controllano le proprie società.
  • Contenzioso: una società può stare in giudizio in nome proprio (sia come soggetto attivo che come soggetto passivo). Se un illecito viene commesso nei confronti della società, è la società che deve intraprendere un’azione legale.
  • Amministrazione: in quanto la società è una persona giuridica essa deve agire attraverso i suoi soci (individui). A differenza di una partnership, in cui ogni socio ha il potere apparente di prendere decisioni per l’impresa, un’azionista di una società non ha, in quanto tale, alcun potere di vincolare/obbligare la società. La gestione è demandata al Consiglio di Amministrazione che, come un unico corpo, ha la responsabilità del funzionamento della società giorno per giorno. I singoli amministratori hanno tale potere come rappresentanti della società in cui operano ed un amministratore delegato o un direttore generale spesso hanno piena autorità per intraprendere una qualsiasi transazione commerciale per conto della società. Le società private devono avere almeno un amministratore e le società pubbliche almeno due. Almeno un amministratore deve essere una persona fisica, ma per il resto non ci sono restrizioni se una società ha come amministratore un’altra società.
  • Capacità contrattuale: come entità legale separata, la società (tramite gli amministratori che agiscono come rappresentati della stessa) può stipulare contratti vincolanti.
  • Conservazione del capitale: il capitale sociale, costituito quando i membri sottoscrivono le loro azioni, è un fondo che la società deve conservare per i creditori in cambio dei vantaggi della responsabilità limitata e della incorporazione. Regole speciali quindi limitano, per esempio, il pagamento dei dividendi al di fuori dei fondi della società, tranne che sui profitti disponibili.
  • Fiscalità: una società è tassata separatamente dai suoi soci. Tutte le società sono soggette all’imposta sulle società (non sul reddito). Ai fini fiscali per società s’intende “qualsiasi persona giuridica o associazione senza personalità giuridica” (s832 ICTA 1988) escluse le partnership.

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Regno Unito

Soci di una societa’

Per socio di una societa’ si intende una persona che ha accettato di diventare socio e il cui nome e’ stato iscritto nel Libro dei soci.

I soci di una societa’ di capitali sono detti azionisti.

Sia le societa’ private che quelle pubbliche devono avere almeno un socio. Non e’ stabilito un numero massimo. Quando la societa’ ha un socio unico, si applicano le seguenti regole:

1) Il Libro dei soci deve contenere la dichiarazione che vi è un solo socio e l’indirizzo di quest’ultimo.

2) alle riunioni si applica il quorum di uno.

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Regno Unito

Le società estere

Una società estera è una società costituita fuori dal Regno Unito.

Non vi è una definizione esatta di filiale. Le norme in materia di società estere sono state introdotte per conformarsi alla direttiva Europea sulla pubblicita’ delle succursali create in un altro Stato membro (EU Disclosure Directive 89/666/CEE), la quale non dà una definizione di filiale, mentre nel Companies Act del 2006 una filiale di un istituto creditizio o finanziario viene definita come “una sede di attività, sprovvista di personalità giuridica, che costituisce parte dell’istituzione e conduce direttamente, in tutto o in parte, le operazioni inerenti la sua attività”.

Una società estera può aprire una filiale nel Regno Unito svolgendo attività attraverso dipendenti o agenti, o svolgendo attività presso le sedi presenti nel Regno Unito. Quando viene aperta una filiale, la società estera deve registrare il suo nome presso il Registro delle imprese (per nome si intende la sua denominazione sociale o un nome alternativo con cui intende esercitare l’attività), e determinate altre informazioni. Le società estere sono soggette alle stesse norme relative ai bilanci, alle relazioni e alla revisione cui sono soggette le società britanniche.

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