A Londra il 44 % delle imprese sono preoccupate per l’imminente rivalutazione delle aliquote fiscali nel Regno Unito, in base ad un nuovo sondaggio effettuato dalla Camera di Commercio e dell’Industria (LCCI).
Le aliquote fiscali delle aziende vengono in genere rivalutate ogni cinque anni, quando il Governo ridefinisce il valore delle aliquote delle imprese in conformità ai cambiamenti che avvengono all’interno del mercato immobiliare. Le nuove aliquote fiscali verranno comunicate nel mese di ottobre ed entreranno in vigore a partire da aprile 2017.
Inoltre, in base ai cambiamenti previsti nel Bilancio 2016, l’amministrazione delle aliquote aziendali sarà semplificata e dal 2020 il meccanismo di rivalutazione verrà sostituito dall’ indice dei prezzi di vendita al dettaglio con l’indice dei prezzi al consumo. La Greater London Authority passerà verso la piena conservazione delle proprie tariffe aziendali da aprile 2017.
La CCI ha detto che tra le aziende che impiegano 10 o più persone, il 55% delle persone intervistate erano preoccupate per le future modifiche. La metà degli intervistati ha dichiarato di non sapere se potrá beneficiare degli aumenti delle aliquote.
Inoltre, il 42% degli intervistati ha detto che non sono sicuri che devolvendo un maggiore controllo sulle aliquote fiscali delle imprese alle amministrazioni locali di Londra il tutto possa avere un impatto positivo sulla loro attività. Il 40 % non sa se le aliquote aziendali che pagano sono “giuste”.
Colin Stanbridge, l’amministratore delegato della LCCI, ha dichiarato: “I risultati indicano che non c’è abbastanza chiarezza in merito alla questione. Invece la LCCI in linea di principio accoglie con favore la devoluzione delle aliquote fiscali e riconosce il ruolo che le imprese possono svolgere per finanziare le infrastrutture che avvantaggiano le loro località, il Tesoro ha bisogno di indicare come le riforme funzioneranno a Londra dato che l’aumento delle aliquote è già in atto. ”
“Il governo deve garantire che l’attuazione avvenga in modo trasparente e in consultazione con le imprese locali della capitale altrimenti si corre il rischio che queste ultime chiudano i battenti e si trasferiscano fuori Londra.”
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