Luc Frieden, Ministro delle Finanze del Lussemburgo, ha confermato che il Lussemburgo e l’Austria sono incluse nel mandato che permette alla Commissione Europea di condurre negoziazioni relative allo scambio automatico di informazioni con cinque paesi terzi. Nel corso dell’ultimo incontro tenutosi a Bruxelles tra l’Unione Europea e il Consiglio ECOFIN, entrambi i paesi hanno revocato la loro opposizione alle discussioni tra la Commissione Europea e Svizzera, Liechtenstein, Andorra, Monaco e San Marino.
Stando a quanto dichiarato da Frieden, il Lussemburgo e l’Austria hanno anche approvato che la proposta di emendamento alla Direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio debba essere utilizzata come base di partenza per le negoziazioni, nonostante il fatto che il testo non sia ancora stato formalmente approvato. Frieden ha spiegato che, una volta concluse le negoziazioni, il Consiglio ECOFIN potrà allora formalmente adottare la Direttiva, al fine di assicurare che ci sia una parità di condizioni di mercato con i cinque stati in questione.
Il Ministro del Lussemburgo ha fatto riferimento allo schema pilota proposta da Spagna, Regno Unito, Germania, Francia e Italia per lo scambio multilaterale di informazioni fiscali tra i paesi che vi prenderanno parte; questo schema è basato sul modello dell’atto FACTA. In questo contesto, Frieden ha sottolineato che il Granducato del Lussemburgo condivide l’obiettivo politico di sviluppare un “sistema coerente di scambio automatico”, applicato su una scala geografica più estesa possibile.
Concludendo, il Ministro delle Finanze Frieden ha annunciato i piani di sottoscrivere, a Parigi alla fine di Maggio, un accordo OCSE sulla mutua assistenza amministrativa per questioni di natura fiscale.
Rivolgendosi al Consiglio ECOFIN, Frieden ha insistito che il Lussemburgo ha sempre dato grande importanza alla lotta all’evasione ed elusione fiscale. Pur rendendo chiaro che, nella sua opinione, il sistema di ritenuta alla fonte rimane il metodo più efficace di raggiungere questo obiettivo, Frieden ha sottolineato la decisione del Lussemburgo di tenere in considerazione i recenti sviluppi internazionali, indicando che lo scambio automatico di informazioni è ora lo standard internazionale per contrastare la frode fiscale.
Frieden ha avvertito che, affinché questo standard sia applicato efficacemente, è di importanza vitale assicurare un’applicazione a larga scala geografica, in modo di salvaguardare la competitività dell’economia europea. Frieden ha sottolineato che è essenziale garantire che ci siano condizioni di parità tra i centri finanziari sia europei che internazionali, da qui l’importanza di questo riferimento nel recente comunicato del G20. Il Segretariato di Stato svizzero per le questioni finanziarie (SIF) ha già confermato la presa di conoscenza di Berna del mandato di negoziazione. Il SIF ha annunciato che il Consiglio Federale prevede di rispondere una volta esaminata una richiesta concreta per l’estensione da parte della Svizzera della Direttiva sulla tassazione dei redditi da risparmio.
L’Associazione dei Banchieri Svizzeri (ABS) ha sottolineato che accoglierebbe favorevolmente un accordo, che nel medio termine migliorerebbe l’accesso degli istituti finanziari svizzeri al mercato europeo. L’ABS ha tuttavia fatto notare che la Svizzera sarà in grado di accettare solo misure che sono equivalenti alle normative interne europee.
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