Una importante novita’ per i residenti stranieri e i loro consulenti

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Venerdi’ il governo britannico ha rilasciato un dcumento consultivo che fornisce maggiori dettagli sui cambiamenti che intende attuare relativamente alla tassazione dei soggetti domiciliati in Gran Bretagna, ma non residenti (Non-dom).

Tale documento ribadisce l’ intenzione del governo di la normativa fiscale UK ed uniformare la normativa dei non-dom a quella dei contribuenti residenti.

La Consulta ha fornito delle indicazioni su come il governo intenda tassare le societa’offshore ed i trust, fornendo importanti dettagli, che non erano stati trattati dalla precedente consulta di settembre 2015.

In generale, e’ chiaro che il governo implementare la normativa fiscale per i “giudicati residenti” su tutte le tasse per i non-dom che sono stati residenti ai fini fiscali in Uk per almeno 15 dei precedenti 20 anni fiscali. La consuta conferma che ogni “anno mancante” verra’ stornato al computo dei necessari 15 anni.

Questo significa che i non-dom saranno in grado di beneficiare di uno scudo fiscale sui loro redditi e dividendi prodotti al di fuori del Regno Unito per quei 15 anni fiscali.

Una volta che un soggetto e’ considerato residente tutti i suoi redditi personali saranno tassati nel Regno Unito, indipendentemente dal fatto che saranno prodotti nel Regno Unito o all’estero.

Tuttavia, la consulta approfondisce ed apporta maggiori dettagli su due punti importanti che erano gia’stati introdotti nella Finanziaria 2016 (Budget 2016), ma che all’epoca erano incmpleti. La consuta conferma la possibilita’ dei contribuenti non residenti di ricalcolare il loro attivita’ estere (non prodotte in Gran Bretagna) entro aprile 2017, cio’ significa che ogni accrescimento del valore di queste attivita’ potranno essere realizzati nel futuro senza l’imposizione fiscale britannica.

Indipendentemente da queste conferme, si pone l’attenzione sul fatto che non e’ ancora chiaro come verranno applicate queste regole nel caso in cui tali beni (assets) siano stati inizialmente acquistati non tassati. In altre parole, sebbene l’accrescimento del valore edi tali asset non sara’ soggetto all’imposta sul capital gain qualora i proventi legati alla vendita di tali beni verranno utilizzati nel Regno Unito.

Ulteriori informazioni sulla futura tassazione dei trust offshore sono gia’ state diffuse. I contribuenti Non-dom (non residenti) saranno sollevati dal sapere che la tassa sulle “distribuzioni del trust” , che prevedeva la tassazine di tali distribuzioni indipendentemente dalla loro provenienza, e’ stata eliminata.

Inoltre, il governo intende modificare le normative fiscali sulla tassazionr dei redditi dei trust, in modo da allienarle a quelle previste per i redditi dei non-dom.

La buona notizia per i Non-dom e’ che sara’ ancora possibile realizzare trust offshore i cui capitali di provenienza lecita ed i dividendi da partecipazione finanziarie sconteranno una minore imposizione fiscale; tuttavia, una possibile conseguenza di questo cambiamento di approccio sara’ l’introduzione di una legislazione anti elusione ancora piu’ complessa .

Ci sono altre buone notizie per i non-dom, il governo propone di distribuire concessioni consentendo ai fondi d’investimento misti di essere separati per usi futuri. L’intenzione sara’ di consentire ai non-dom di separare i loro redditi e i guadagni leciti detenuti nello stesso conto bancario; in questo modo i non-dom potranno spostare tali importi nei nuovi conti e tenerli separati in futuro.

Questa sara’ una buona notizia per i trustee, i banchieri e anche per i clienti, ma a questo punto raccomandiamo cautela , poiche’ sono necessarie ulteriori informazioni prima di intraprendere qualunque azione.

E’ bene notare, infine, che le proposte riguardo alla “ residenza boomerang” andra’ avanti, ma il governo concedera’ un periodo di grazia di due anni fiscaliper tornare ad essere residenti. Detto questo, il governo non intende concedere ritorni di residenza al fine di utilizzare la rimessione di principi durante questo periodo di grazia, in effetti questo periodo di grazia mira a colpire solo la posizione fiscale di alcune strutture offshorenelle quali hanno interessi economici.

In generale noi riteniamo che la proposta contenuta nella consulta fornira’ ai non dom qualche consiglio su come potranno essere tassati dopo l’aprile 2017; tuttavia vogliamo porre l’attenzione sul fatto che, mentre alcune chiarificazioni sonogia’ esplicate, le porposte rimangono semplici consultazioni e che siamo ancora senza una bozza di legislazione.

Tuttavia non e’ ancora tempo di agire. Ora che sappiamo che la riforma andra’ avanti e che sara’ importante per i non-dom rivedere urgentemente le tasse sui loro affari. I cambiamenti sulla tassazione dei trust e la possibilita’ di spostare il loro asset significa che per alcune attivita’ il possesso personale e’ la strada migliore e per altri lo e’ il trust. Riformare e’ una necessita’. Quale strada e’ preferibile dipendera’ dal numero di fattori coinvolti, il costo degli asset, se gli asset sono stati acquisiti con capitali leciti, il valore di mercato che avranno il 5 aprile 2017, le aspettative di valore futuri, se i principi di rimessione della tassa sono stati pagati, la data in cui il non-dom diventera’ un “residente riconosciuto” a come i non- dom pagano per il loro stile di vita britannico e non britannico. Questo essere necessario molto tempo per raccogliere ed elaborare queste informazioni.

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