I piani sulle riforme fiscali in Spagna sono stati approvati dal legislatore del paese, e saranno pubblicati a breve nella Gazzetta Ufficiale.
In un dibattito final del 20 novembre 2014, il Congresso ha approvato i vari cambiamenti dopo le modifiche del Senato. La normativa, che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2015, ridurrà l’aliquota d’imposta sul reddito delle società dal 30 al 28 % a partire dal prossimo anno. Sarà ulteriormente ridotta al 25 % nel 2016. Un’aliquota ridotta del 15 % si applicherà alle società costituite nel 2013 o 2014, per due anni.
Il pacchetto riformerà anche il regime fiscale sul reddito personale riducendolo a cinque fasce, dalle sette attuali, limitando la pressione fiscale sui contribuenti a basso reddito di circa un quinto.
L’aliquota minima sul reddito personale scenderà al 24.75 % nel 2015 e al 19 % nel 2016. L’aliquota fiscale marginale superiore, che sarà del 47 % l’anno prossimo, scenderà al 45 % nel 2016 e sarà prelevata dal reddito in eccesso ad EUR 60,000 (USD74,500), sceso notevolmente dagli EUR 300,000 attuali. La soglia di esenzione fiscale salirà ad EUR 12,000.
Le imposte sui redditi da risparmio fino ad EUR 6,000 scenderà dal 21 al 20 % nel 2015 ed al 19 % nel 2016. I risparmi sul reddito fino ad EUR 50,000 saranno tassati ad un’aliquota del 22 % nel 2015 e del 21 % nel 2016. Al di sopra di questa soglia, l’aliquota applicabile scenderà dal 24% l’anno prossimo al 23 % nel 2016. Tali aliquote si applicano ora anche alle plusvalenze, eliminando le aliquote più alte di oltre il doppio sui guadagni provenienti da attività a breve termine.
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