Non e’ raro che una coppia che e’ in fase di divorzio decida comunque di continuare a svolgere, congiutamente, la stessa attivita’ commerciale. Infatti, anche se la legge scozzese favorisce un approccio “clean break” alla divisione dei beni matrimoniali nel caso di divorzio, non vi sono particolari ostacoli a continuare una attivta’ commerciale condivisa anche in caso di separazione personale, sempre che entrambe le parti siano d’accordo.
In tali situazioni, il ricorso a metodi alternativi di risoluzione delle controversie, come la mediazione, può davvero essere di aiuto nella determinazione della strada piu’ opportuna da intraprendere, consentendo alle parti di mantenere il controllo delle decisioni ed evitando il ricorso al tribunale.
Nessuna attività è uguale all’altra, quindi ci sono molti fattori da considerare in una separazione. In particolare, se uno dei due intende avere un ruolo subordinato rispetto all’altro, in che modo la separazione personale puo’ avere influenza sulle azioni e gli azionisti, che ripercussioni ci saranno sugli altri soggetti della societa’, ad esempio dipendenti e proprietari.
Tuttavia, va precisato che lo scenario più comune è che le coppie che si stanno separando vogliano terminare la loro relazione commerciale contemporaneamente alla fine del loro matrimonio.
Se entrambe le parti si accordano su come dovrebbe avvenire ciò, i loro avvocati stileranno un Verbale d’Accordo (noto anche come ‘Accordo di Separazione’). Una o più clausole in quell’accordo dettaglieranno cosa succede agli interessi commerciali di ciascuna parte; ad esempio, uno dei coniugi vende le proprie azioni alla società tramite un ‘buyback’ delle azioni. Anche in questo caso, il Verbale d’Accordo – e qualsiasi documento associato – coinvolge avvocati matrimonialisti, nonché avvocati societari e/o del lavoro per garantire un cambio di consegne senza intoppi in cui sono valutate tutte le implicazioni del caso.
Nei casi in cui una coppia in separazione non trova un accordo, le decisioni possono essere prese da un arbitro (essendo l’arbitrato una forma di risoluzione delle controversie alternativa) o da uno sheriff (dove uno dei coniugi ha sollevato un’azione legale contro l’altro). Il rischio con questo approccio è che una – o nessuna – delle parti ottenga ciò che cerca. Questo è il motivo principale per cui negoziare una risoluzione è sempre preferibile rispetto a far decidere il risultato a una terza parte.
Indipendentemente da ciò che ciascuna persona cerca di ottenere dopo la separazione, la cosa più importante è che entrambe siano pienamente informate sulle opzioni disponibili e sulle ripercussioni legali e finanziarie di tali scelte per loro e per l’azienda. Ci sono molti fattori da considerare ma la buona notizia è che è possibile risolvere situazioni complesse in modo rapido e amichevole – e, facendolo, ottenere il miglior risultato possibile per tutti coloro coinvolti, compresa l’azienda.