I profitti realizzati da una società a responsabilità limitata sono distribuiti ai soci mediante una dichiarazione dei dividendi approvata dall’amministratore unico o dal consiglio di amministrazione.
Molto spesso, specie nel caso di imprese di piccole e medie dimensioni, l’amministratore e il socio della società sono la stessa persona.
In tali aziende, gli amministratori generalmente ricevono dalla società uno stipendio minimo ed il resto della loro remunerazione è percepito sotto forma di dividendo.
Per qualche tempo, questo è stato un mezzo efficiente dal punto di vista fiscale: permetteva di ottimizzare la tassazione dei redditi personali del Director.
Tuttavia, prima che una società sia in grado di pagare un dividendo, devono essere soddisfatte le seguenti condizioni:
- Determinare gli utili effettivamente maturati
- Stabilire le riserve di utili distribuibili
- Determinare l’importo totale da ripartire
- Calcolare il dividendo per azione
- Preparare i documenti per la convocazione dell’Assemblea generale o straordinaria nel corso della quale verrà approvata la distribuzione del dividendo.
- Preparare e far approvare dai membri del consiglio, ove esistenti, una risoluzione che approva il dividendo finale.
- Effettuare il pagamento ai soci e preparare i Dividend Voucher.
Se le aziende non rispettano i requisiti di cui sopra, il dividendo sarà illegale.
A volte, i dividendi illegali vengono pagati agli azionisti quando i direttori calcolano male i profitti disponibili della società.
Ciò potrebbe essere dovuto ad una combinazione di cattiva tenuta dei registri contabili o calcoli inesatti.
I dividendi pagati da parte di una società insolvente o che è diventata tale a seguito di questa distribuzione verranno richiesti indietro da parte del curatore fallimentare o liquidatore.
Tale circostanza è considerata come un abuso di potere “Ultra vires” che significa letteralmente ‘al di là dei poteri’. Questo termine viene usato perché era “al di là dei poteri” degli amministratori dichiarare la distribuzione del dividendo.
Un dividendo può essere illegale dal momento in cui è stato dichiarato, o diventare illegale in seguito.
Ad esempio, se vengono distribuiti acconti sui dividendi in eccesso degli utili disponibili a causa di spese successive all’erogazione degli acconti stessi e gli amministratori sono a conoscenza delle future spese al momento della distribuzione del dividendo, allora, tale dividendo, è da considerarsi illegale sin dal momento della sua delibera.
In caso contrario, il dividendo è illegale ‘a posteriori’.
Questa distinzione è molto importante poiché il dividendo illegale a posteriori non deve essere rimborsato quando gli amministratori possono dimostrare che c’erano sufficienti riserve distribuibili in quel momento.
Il dividendo che è illegale sin dal momento della dichiarazione di distribuzione deve, invece, essere rimborsato.
Responsabilità dei soci
La Sezione 847 del Companies Act 2006 prevede che se un socio è a conoscenza, o ha ragionevoli motivi di ritenere, che un dividendo ricevuto è stato effettuato in violazione dei criteri di cui sopra, allora è obbligato a rimborsarlo.
Per un socio risulterà difficile giustificarsi, specie se è anche amministratore dell’azienda.
Inoltre, se il dividendo non viene rimborsato, vi è il rischio che l’HMRC ritenga che tale distribuzione costituisca uno “stipendio”, e, conseguentemente, possa richiedere il pagamento delle imposte sul reddito ed i contributi previdenziali su tali importi.
Responsabilità degli amministratori
Se un amministratore autorizza il pagamento di un dividendo quando la società non ha profitti disponibili a sufficienza, è probabile che abbia agito in violazione dei doveri statutari ai sensi del Companies Act 2006 (ad esempio, non riuscendo a promuovere il successo della società).
Possono anche essere ritenuti colpevoli di abuso di potere ai sensi della Sezione 212 Insolvency Act del 1986.
Pertanto, un amministratore è a rischio di richiesta di risarcimento danni e / o di rimborso o ripristino dei fondi pari alle perdite causate alla società, oltre agli interessi, a seguito del pagamento di tali dividendi illegali.
Un amministratore che agisce in violazione dei suoi doveri può anche trovarsi soggetto a procedure di squalifica da parte del Segretario di Stato.
È quindi importante che se un amministratore crede o ha ragionevoli motivi di ritenere che la propria azienda non abbia profitti disponibili sufficienti, non autorizzi la distribuzione di alcun dividendo.
Riclassificazione dei dividendi
Spesso le società, che hanno distribuito dividendi illegali ai propri azionisti, cercano, a fine anno fiscale, di riclassificarli come stipendio al fine di non incorrere in illeciti.
Tuttavia, il recente caso della Corte d’Appello di Global Corporate contro Hale [2018] EWCA Civ 2618 ha confermato che la società deve disporre di utili sufficienti per distribuire il dividendo nel momento in cui viene pagato e che la responsabilità di rimborsare il dividendo illecito non è assolta se successivamente il dividendo viene riclassificato come stipendio.
Be the first to comment