Regno Unito: approvate le modifiche della SRA sulla regolamentazione dei servizi legali

Le nuove regole della Solicitors Regulation Authority (SRA) danno la possibilita’ ai team che offrono servizi in ambito legale in-house e a chiunque volesse svolgere la professione, l’opportunita’ di sviluppare nuovi modelli di business.

Nonostante l’opposizione della Law Society inglese e di altri organismi, il piano messo a punto dalla Solicitors Regulation Authority per dare una scossa al settore dei servizi legali e’ stato finalmente approvato dalla Legal Services Board (Consiglio di sorveglianza sulle professioni legali) il 6 novembre del 2018.

Una parte di questi piani comprende un nuovo codice di condotta per i solicitors e una nuova disciplina indirizzata alla regolamentazione delle law firms.

La parte piu’ rivoluzionaria ha ad oggetto le cosiddette “unregulated firms”. Fino ad oggi, un solicitor poteva esercitare unicamente in-house o come libero professionista unicamente per uno studio legale regolamentato. L’SRA ha deciso di eliminare tale restrizione. Una volta che le nuove regole saranno entrate in vigore il prossimo anno, un solicitor inglese in possesso di un practising certificate (ovvero un certificato che attesta il diritto del professionista ad esercitare la professione legale) potrà fornire servizi in ambito legale (escluse le cosiddette reserved legal activities tra cui litigation e conveyancing) al pubblico senza la necessita’ che il suo datore di lavoro sia uno studio regolamentato, e senza la necessita’ quindi di sottoscrivere costosissime assicurazioni di responsabilita’ professionale.

Molto probabilmente, i soggetti che maggiormente godranno dei benefici apportati dalla nuova normativa saranno gli avvocati in-house, le associazioni e i gruppi affiliati.

I team di professionisti legali in-house sono attualmente soggetti a notevoli restrizioni nella possibilita’ di fornire servizi legali a soggetti diversi dal loro datore di lavoro. Una volta che le nuove norme entreranno in vigore, un team legale in-house potra’ offrire i propri servizi professionali a un gruppo piu’ ampio di societa’ e imprese non concorrenti.

Inoltre, anche i gruppi di professionisti e le associazioni di professionisti potranno trarre notevoli vantaggi dalla nuova normativa. Potranno infatti creare la propria attività non regolamentata al fine di fornire servizi in ambito legale ai propri membri senza accollarsi tutti gli oneri necessari per essere regolamentati dalla SRA.

E’ anche probabile che, a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa, un cospicuo numero di avvocati decida di non svolgere piu’ attività per studi legali regolamentati al fine di creare studi legali piu’ piccoli per offrire consulenza legale al pubblico, comprese le grandi società. Tali strutture di business “alternative” godranno di costi piu’ bassi e meno obblighi di regolamentazione, che contribuiranno ad abbassare anche il premio dell’assicurazione professionale.

Ovviamente ci sono anche degli svantaggi: gli studi legali non regolamentati non potranno, ad esempio, fornire una vasta categoria di servizi tra cui conveyancing e litigation davanti ai tribunali (le cosiddette reserved legal activities). Inoltre, i clienti dovranno essere avvertiti del fatto che le protezioni offerte da uno studio non regolamentato sono inferiori a quelle previste dalle regulated law firms (ad esempio nessun fondo di compensazione, nessuna copertura assicurativa minima, ecc..) e non e’ ancora del tutto chiaro quale sara’ la disciplina generale applicabile a queste entita’.

 

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