Lussemburgo: disciplina applicabile alle licenze commerciali

La legge lussemburghese del 2 settembre 2011 che disciplina l’accesso alle professioni di artigiano, trader, costruttore ed alcune libere professioni, è stata modificata con effetto dal 30 luglio 2018, al fine di facilitare l’ingresso allo svolgimento di determinate attività professionali e semplificare il processo per ottenere la licenza con il Ministero dell’Economia.

Le principali modifiche riguardano i tre seguenti punti:

  1. E’ stata abolita la necessità per coloro che svolgono “attività commerciali non diversamente regolate” di giustificare le qualifiche professionali. Conseguentemente, non sarà più necessario fornire al Ministero dell’Economia prova delle qualifiche professionali per le attività svolte che non sono più distintamente elencate nella nuova legge al fine di richiedere le licenze commerciali. Da oggi in poi, sarà richiesta solo una prova di integrità professionale, insieme al soddisfacimento delle usuali condizioni riguardanti la società, come ad esempio locali appropriati, un consiglio di amministrazione effettivo e permanente, rapporto tra consiglio di amministrazione e società realizzato attraverso un contratto di lavoro o una partecipazione nel capitale azionario;
  2. Le categorie dei “consulenti economici” e dei “consulenti interni” sono state abolite e, da ora in poi, dovranno unicamente soddisfare i requisiti applicabili alle “attività commerciali non diversamente regolate”. Come risultato, ogni individuo che svolge attività di consulenza d’azienda non dovrà più fornire la prova di una qualifica professionale;
  3. Anche la disciplina relativa a specifiche licenze commerciali applicabili ai grandi negozi al dettaglio è stata abolita.
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