L’OCSE invita il Portogallo a tenere a freno le agevolazioni IVA

L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha affermato che il Portogallo potrebbe migliorare l’efficienza dell’imposta sul valore aggiunto (IVA) e dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, riducendo ulteriormente le esenzioni.

L’ultima indagine dell’OCSE sul Portogallo ha accolto con favore gli sforzi del paese compiuti negli ultimi due anni per frenare la già diffusa applicazione di aliquote IVA ridotte e delle relative esenzioni. Tuttavia, ha osservato che l’efficienza del sistema IVA è ancora al di sotto della media OCSE e che sono necessari ulteriori sforzi per estendere il campo di applicazione dell’aliquota IVA del 23%. Il rapporto raccomandava l’abolizione della corrente aliquota IVA intermedia del 13% e riduzione del campo di applicazione dell’aliquota IVA ridotta del 6%.

L’OCSE, inoltre, ha accolto con favore le modifiche alla tassazione dei redditi in natura, che comprendeva una tassazione ridotta sui veicoli aziendali di piccola cilindrata, ma ha affermato che questo trattamento speciale dovrebbe essere del tutto abolito.

Inoltre, il rapporto ha evidenziato l’obiettivo di rafforzare la tassazione sull’ambiente, per esempio attraverso il pareggio della pressione fiscale sul gasolio e sulla benzina, e tenendo a freno le aliquote di carburante per l’agricoltura e la pesca.

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