La Svizzera concorda con l’Unione Europea una revisione del regime fiscale

I rappresentanti dell’Unione Europea e della Svizzera hanno raggiunto un’intesa  reciproca sulla tassazione delle imprese, portando a termine una disputa che ha generato tensioni nei rapporti reciproci per quasi un decennio.

Nel documento, il Consiglio Federale Svizzero ha ribadito la sua intenzione di proporre l’eliminazione di alcuni regimi fiscali, giudicati dall’Unione Europea come “dannosi”. In particolare andrebbero modificati quei regimi che prevedono un trattamento differenziato delle entrate nazionali rispetto a quelle estere. Le eventuali nuove misure fiscali saranno basate su standard internazionali.

In cambio, l’Unione Europea si è impegnata a rimuovere le contromisure corrispondenti non appena verrano aboliti i regimi corrispondenti.

Il mese scorso, il Consiglio Federale e il Consiglio Europeo dei Ministri dell’Economia e delle Finanze (ECOFIN) hanno annunciato di aver trovato un accordo sulla questione. L’accordo appena siglato corrisponde all’intesa raggiunta il 20 di giugno. Il Segretario di Stato svizzero Jacques de Watteville e il suo corrispondente Europeo Heinz Zourek, presidente della Direzione Generale della Fiscalità e dell’Unione Doganale (“European Commission’s Taxation and Customs Union Directorate-General”), hanno concordato la sua formulazione definitiva.

Il Consiglio Federale ha ora il compito di informare le competenti commissioni parlamentari e quelle dei Cantoni, e fissera’ una data per la firma dell’accordo. L’intesa ha già ricevuto l’approvazione da parte del Consiglio federale per gli Affari Economici e Finanziari dell’Unione Europea (“EU’s Federal and Economic and Financial Affairs Council”).

De Watteville si e’ rivolto ai giornalisti dicendo: “Abbiamo sotterrato l’ascia di guerra dopo nove anni di difficili negoziati con l’Unione Europea e abbiamo creato la certezza del diritto.”

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