Nel maggio 2023, la Central Bank of Ireland (CBI) ha pubblicato il rapporto che analizza le risposte ricevute dai assicuratori irlandesi a seguito di un’indagine condotta nel quarto trimestre del 2022 sull’impatto delle tecnologie emergenti e delle piattaforme di digitalizzazione nella catena del valore assicurativo.
Nel condurre l’indagine, l’obiettivo dichiarato del CBI è stato quello di raccogliere informazioni che gli consentissero di anticipare e adattarsi al mutevole panorama della digitalizzazione nel settore assicurativo irlandese. Il rapporto dell’indagine si basa sulle risposte al questionario ricevute da 44 imprese di assicurazione vita, non vita e riassicurazione del mercato irlandese.
Dal punto di vista della vigilanza assicurativa, la CBI ha chiarito che la digitalizzazione e la tecnologia sono tra le sue priorità principali per il 2023. In un recente discorso sulle priorità di vigilanza, Domhnall Cullinan, Direttore della Vigilanza Assicurativa del CBI, ha spiegato che l’analisi dei risultati dell’indagine informerà la strategia di vigilanza del CBI e sosterrà i suoi impegni rilevanti sui temi legati alla digitalizzazione. L’indagine è stata concepita per integrare il precedente lavoro intrapreso dalla CBI sull’etica dei dati.
Nel complesso, il Survey Report indica che il settore (ri)assicurativo irlandese si trova attualmente in una fase relativamente iniziale per quanto riguarda la digitalizzazione dei modelli di business e l’utilizzo di tecnologie innovative. Per la maggior parte, il rapporto indica anche che il ritmo del cambiamento nei prossimi tre anni sarà “costante” piuttosto che “trasformativo”, con l’obiettivo iniziale della digitalizzazione di migliorare l’efficienza all’interno degli assicuratori. Secondo il rapporto, le principali sfide alla digitalizzazione identificate dagli assicuratori includono la cybersecurity, i problemi di gestione dei dati e della privacy, le questioni operative e la carenza generale di competenze.
Alcune delle statistiche chiave emerse dal rapporto di indagine includono che:
- Il 75% degli intervistati ha una strategia digitale per gestire la digitalizzazione che include, o prevede di includere, un quadro di gestione del rischio.
- Solo uno degli intervistati ha dichiarato l’intenzione di essere completamente digitalizzato entro i prossimi tre anni.
- Due intervistati hanno dichiarato di non avere alcuna intenzione di aumentare la digitalizzazione nei prossimi tre anni.
- Il 33% degli intervistati ha dichiarato che i membri del consiglio di amministrazione e/o i senior manager non hanno ricevuto una formazione sui rischi della digitalizzazione negli ultimi due anni.
Il rapporto dell’indagine riconosce che il livello di digitalizzazione e il tipo di tecnologie innovative impiegate variano significativamente da impresa a impresa. Tuttavia, il CBI sottolinea che è di fondamentale importanza che tutte le imprese abbiano una strategia chiara e che esercitino una solida supervisione nel corso del loro percorso di digitalizzazione. La sostenibilità dei modelli di business nel lungo periodo è un’altra considerazione importante evidenziata nel rapporto dell’indagine. È interessante notare che il CBI suggerisce che “una solida discussione e sfida “a livello di consiglio di amministrazione e di senior management per considerare appieno le opportunità e i rischi legati alla digitalizzazione.
Il Survey Report evidenzia inoltre che l’utilizzo di tecnologie come il cloud computing e l’intelligenza artificiale è stato spesso facilitato da un rapporto con un gruppo o con terze parti. La CBI sottolinea che le aziende dovrebbero assicurarsi che questi rapporti siano gestiti in linea con le sue indicazioni intersettoriali sull’outsourcing e sulla resilienza operativa.
In futuro, il settore assicurativo irlandese può aspettarsi una crescente attenzione da parte della CBI per quanto riguarda l’evoluzione dei modelli di business e dei quadri di gestione del rischio a causa della digitalizzazione.