Israele- il Bilancio include controversi piani IVA

Il Primo Ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ed il Ministro delle Finanze, Yair Lapid, si sono rifiutati di muoversi di un centimetro nella finalizzazione del Bilancio 2015 il 28 settembre, dopo settimane dal termine della discussione.

Nella parte del Bilancio, Natanyahu ha cercato di garantire l’accordo emerso che include ILS7-8bn (USD 1.9 – 2.17bn) della spesa per la difesa di quest’anno, ed un ulteriore ILS 6bn il prossimo anno. Nel frattempo, Lapid assicura che le tasse non aumenteranno, e procedera’ col piano di applicare un’aliquota IVA zero sul primo acquisto di alloggi da parte di determinate categorie di contribuenti, nonostante gli avvertimenti da parte della Banca centrale contro la linea politica.

Come risultato del bilancio, definito da Lapid “di speranza e promessa,” il disavanzo di quest’anno ammonta a circa il 3,4 % del prodotto interno lordo (PIL).

La proposta d’imposta sul valore aggiunto comporterà l’offerta di un’aliquota zero sull’acquisto di proprietà da parte di primi acquirenti fino ad un valore di ILS1.6m (USD460,000), invece che dell’aliquota del 18 % attuale sulle vendite.

La concessione si applica alle coppie con almeno un figlio, o alle persone di età superiore ai 35 anni, per i quali la proprietà è il loro primo acquisto. Tuttavia, altre condizioni collegate agli sgravi fiscali hanno attirato critiche. Le agevolazioni fiscali saranno applicate solo alle persone che hanno prestato servizio nell’esercito o che hanno assolto il servizio di leva nazionale.

La proposta è stata precedentemente approvata dal Parlamento israeliano, la Knesset, con 31 legislatori a favore e 18 contrari. Tuttavia, in vista del voto della Knesset, il consulente legale della Knesset, Eyal Yinon, ha avvertito che il trattamento discriminatorio verso talune categorie di contribuenti sarebbe, se contestato, ritenuto illegale.

Intanto il Governatore della Banca di Israele, Karnit Flug, ha avvertito che la misura sarebbe dannosa e contribuirebbe all’aumento dei prezzi delle case, invece che rendere gli alloggi più accessibili. Ha sottolineato che il problema è la mancanza di offerta, che sarà aggravata dal temporaneo aumento della domanda generata dal provvedimento.

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