Il nuovo governo dell’Estonia è stato in grado di ottenere la maggioranza sulle riforme fiscali nonostante la forte opposizione.
Il primo ministro Taavi Roivas vuole spostare il carico fiscale dal lavoro, con l’obiettivo di creare nuovi posti di lavoro e favorire la crescita economica. A tal fine, una serie di nuove leggi prevedono diversi sgravi fiscali per i lavoratori, bilanciati da aumenti dell’IVA e delle accise.
L’aliquota di imposta sociale sarà ridotta dagli attuali 33 per cento al 32,5 per cento per il 2017, e il 32 per cento dal 2018. Ci sarà anche un aumento degli importi esentasse: l’esenzione di base, attualmente di EUR 154 (USD175) al mese, aumenterà ad EUR 205 al mese entro il 2019; l’esenzione per i redditi da pensione passerà da 200 euro al mese a 225; e l’esenzione per distacchi all’estero aumenterà da EUR 32 al giorno a 50.
Le modifiche saranno anche per le protezioni sulle deduzioni, con limiti per i singoli ridotti da EUR 1,920 a EUR 1,200. Quelli con reddito da locazione possono dedurre il 20 per cento dal reddito.
L’IVA sui servizi di alloggio salirà dal 9 al 14 per cento a partire dall’inizio del 2017.
Le accise sull’alcool aumenteranno del 15 per cento, con effetto dal 1 febbraio 2016, e le accise sui tabacchi, che hanno già visto un recente aumento del cinque per cento, aumenteranno di un ulteriore tre per cento nel corso 2016-2018. Entrambe le imposte su alcol e tabacco saranno soggette ad ulteriori aumenti durante il 2019 e il 2020. Ci saranno anche aumenti significativi delle accise sulla benzina, gasolio, olio e combustibili solidi durante il 2016-2018.
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