Il Lussemburgo nega gli Aiuti di Stato nel caso Engie

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Il Governo del Lussemburgo ha respinto l’accusa della Commissione Europea per aver riservato un trattamento fiscale favorevole alla società energetica francese Engie in violazione delle norme dell’Unione Europea sugli aiuti di Stato.

Il Ministero delle Finanze il 19 settembre ha rilasciato un comunicato in cui afferma: “Il Lussemburgo ritiene che nessun trattamento fiscale speciale o vantaggio selettivo è stato riservato a tutte le società del gruppo Engie in Lussemburgo.”

Nella Dichiarazione è stato ribadito che il Governo intende collaborare all’inchiesta, che si dice non sia legata ad altre indagini sui regimi di tassazione delle società del Lussemburgo.

Il Ministero ha assicurato: “Il Lussemburgo presenterà alla Commissione tutte le informazioni necessarie nel contesto di questa indagine”.

Inoltre, è stato sottolineato, nella Dichiarazione, che la decisione della Commissione rappresenta “una fase del procedimento” e che non influenzerà l’esito finale dell’indagine.

Il 19 settembre, la Commissione ha dichiarato che diverse decisioni in materia fiscale adottate dal Lussemburgo hanno attribuito alla società GDF Suez un ingiusto vantaggio rispetto alle altre imprese. La Commissione effettuerà delle indagini per capire se le autorità fiscali del Lussemburgo “abbiano derogato in modo selettivo” alle disposizioni del diritto fiscale nazionale con riferimento alle decisioni in materia fiscale adottate nei confronti della GDF Suez trattando in modo incoerente le stesse transazioni finanziarie, su azioni o su debiti, tra le filiali della stessa azienda.

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