Il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha raccomandato alle autorità neozelandesi di procedere con una completa revisione del regime fiscale applicato ai risparmi, in modo da incoraggiare i contribuenti a risparmiare non solo investendo in immobili.
Secondo il FMI, la Nuova Zelanda è l’unico dei Paesi che fanno parte dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Econmico (OCSE) dove i contribuenti non possono accedere ad alcun veicolo di risparmio, oltre all’acquisto d’immobili. La Nuova Zelanda e l’Irlanda sono gli unici due Paesi OCSE che non hanno uno schema pensionistico di secondo livello – un conto di risparmio privato obbligatorio o una combinazione di sussidi statali e schemi di previdenza sociale, e il finanziamento mediante la riscossione di contributi. Altri rapporti stilati dal FMI mostrano come, rispetto ad altri paesi OCSE, le casse della Nuova Zelanda dipendano in modo significativo dalla riscossione di imposte dirette; ciò potrebbe causare una riduzione dei risparmi privati.
In questo ambito, presentando alla nazione le proprie raccomandazioni nel corso di una consultazione sull’Articolo IV, il FMI ha sottolineato l’importanza di dare seguito alle conclusioni raggiunte dal gruppo di lavoro sui risparmi, e ha accolto favorevolmente il cambiamento visto nella composizione delle entrate fiscali, da imposte sul reddito a quelle sui consumi.
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