Giappone: prevista riduzione dell’imposta sulle societa’ per il 2015

imagesYoichi Miyazawa, che lo scorso mese è stato eletto Ministro dell’Economia, del Commercio e dell’Industria del Giappone, ha dichiarato che il suo obiettivo per il prossimo anno è quello di ridurre l’aliquota di imposta sul reddito delle società del Paese di almeno il 2,5%.

All’inizio di quest’anno si è deciso di introdurre una prima riduzione dell’imposta sulle societa’ nel bilancio del governo per il prossimo anno fiscale, che avra’ inizio il 1° aprile 2015. Tale novita’ rappresentera’ un primo passo verso la riduzione dell’aliquota di imposta sulle società, che attualmente e’ superiore al 35 per cento, al di sotto del 30 per cento nel corso dei prossimi anni, come parte delle strategie di crescita promesse del Primo Ministro Shinzo Abe.

Ad ogni modo, questa è la prima volta che viene fornita un’indicazione piu’ precisa circa l’entita’ della prima riduzione.

Il Governo ha già deciso che, anche se sono previsti degli aumenti per quanto riguarda le imposte sui consumi, i tagli dell’imposta sulle societa’ saranno realizzabili solamente con l’introduzione di altre misure che possano compensare la conseguente riduzione delle entrate.

Attualmente, solamente circa il 30% delle aziende giapponesi pagano l’imposta sulle società a causa di perdite precedenti, mentre le piccole e medie imprese pagano un’imposta ridotta o sono esenti da imposte. Miyazawa ha detto che, per garantire la riscossione delle imposte, la base imponibile per l’imposta sulle societa’ dovrebbe essere ampliata passando, almeno in parte, da un “profit-based system” (e cioe’ un sistema basato sugli utili) ad un “sazed-based system” (sistema basato sulle dimensioni), possibilmente basato sul numero dei dipendenti o sull’utilizzo del capitale.

Il Governo dovrebbe annunciare gli ultimi dettagli relativi alla riforma dell’imposta sulle societa’, prevista per il 2015, entro la fine di quest’anno: con molta probabilita’ tali dettagli verranno svelati nello stesso momento in cui il Governo rivelera’ la sua decisione circa l’aumento dell’imposta sui consumi. L’aumento è visto come una necessita’ per finanziare i piani di riduzione delle imposte sul reddito delle società.

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