La FCA ha sottolineato l’importanza della tutela dei consumatori in presenza di promesse di rendimenti significativi derivanti da accordi pensionistici all’estero e da investimenti offshore detenuti all’interno di SIPP. La pubblicazione della FCA ricorda alle imprese britanniche i loro obblighi nei confronti dei consumatori quando accettano proposte di trasferimento di pensioni da parte di consulenti esteri.
Il “modello di consulenza all’estero”
Il “modello di consulenza all’estero” si applica agli iscritti a piani pensionistici a prestazione definita del Regno Unito che risiedono all’estero e nei casi in cui le società di consulenza estere si rivolgono agli iscritti per il trasferimento a piani alternativi.
Per i trasferimenti di pensioni con un valore di trasferimento equivalente in contanti superiore a 30.000 sterline, gli iscritti devono ricevere “un’adeguata consulenza indipendente” da parte di una società autorizzata dalla FCA prima che gli amministratori fiduciari possano trasferire i benefici a un regime a contribuzione definita.
Per soddisfare il requisito dell’ottenimento di una consulenza, gli iscritti ai piani pensionistici sono in genere introdotti da società estere a società di consulenza britanniche, mentre il trasferimento dei fondi e il successivo investimento di tali fondi sono organizzati dalla società estera.
I rischi per i consumatori e per le società di consulenza del Regno Unito
La pubblicazione sul sito web della FCA fornisce diversi scenari che presentano rischi per i consumatori e per le società di consulenza del Regno Unito. Le questioni principali di ogni scenario riguardano l’adeguatezza della due diligence sulle società estere, il contatto con l’iscritto, la qualità/il tipo di consulenza, la possibilità di addebiti eccessivi al consumatore in caso di accordi all’estero e l’insistenza dell’iscritto a procedere in contrasto con la consulenza fornita.
Nell’ambito dei loro obblighi di prevenzione e individuazione dei danni, le imprese devono assicurarsi di svolgere un’accurata due diligence sia sui consulenti esteri che sui prodotti di investimento offshore. Ciò implica la valutazione della reputazione, della posizione regolamentare e dei precedenti dei consulenti, nonché la valutazione della trasparenza e del quadro normativo dell’investimento offshore.
Le imprese devono inoltre valutare l’idoneità degli investimenti offshore per i singoli consumatori, tenendo conto della loro tolleranza al rischio, degli obiettivi finanziari e di altri fattori rilevanti. I rischi sorgeranno nel caso in cui la società di consulenza britannica abbia poche o nessuna interazione con l’associato e si affidi esclusivamente alle informazioni fornite dalla società estera. I consumatori dovrebbero essere informati in modo chiaro e trasparente, assicurandosi che comprendano i rischi e i benefici associati agli investimenti offshore. Una consulenza sintetica (non completa) non sarà sufficiente.
Le società di consulenza britanniche devono tenere conto degli oneri a carico dell’aderente nella loro consulenza sul trasferimento, in particolare quando gli oneri dei prodotti di investimento esteri possono essere complessi e, in alcuni casi, superiori alla crescita potenziale dell’investimento in base a una proiezione realistica.
Se la società di consulenza britannica raccomanda all’iscritto di rimanere nel proprio piano e l’iscritto successivamente insiste nel richiedere un trasferimento, ciò può essere un’indicazione di coaching o del fatto che l’iscritto agisce sotto l’influenza della società estera, e tali situazioni dovrebbero essere trattate dalle società con cautela.
Con l’introduzione del Consumer Duty che incombe, questa pubblicazione della FCA serve a ricordare che le imprese devono prestare particolare attenzione a questi doveri quando ricevono presentazioni da imprese estere.
In breve, la FCA si aspetterà che i consulenti britannici trattino con estrema cautela i riferenti provenienti dall’estero e le imprese dovranno documentare scrupolosamente tutte le attività di due diligence e di consulenza per evitare future critiche da parte della FCA.