Cittadinanza europea

L’Unione europea è l’insieme di tutti quei Paesi europei democratici che collaborano per migliorare la vita dei loro cittadini e per creare un mondo migliore. Il Trattato di Lisbona, entrato in vigore il 1° dicembre 2009, sancisce che essa si fonda sui valori del rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza, dello Stato di diritto e del rispetto dei diritti umani, compresi i diritti delle persone appartenenti a minoranze.

Valori comuni agli Stati membri

per una società basata: sulla tolleranza, sulla giustizia e sulla solidarietà fra gli uomini.
L’Unione riconosce dei diritti e delle libertà a tutti i cittadini degli Stati membri, facendo riferimento ai principi sanciti dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea del 7 dicembre 2000, adottata a Strasburgo il 12 dicembre 2007, a cui il Trattato di Lisbona conferisce ora lo stesso valore giuridico dei Trattati.
Sulla base del Trattato di Lisbona l’Unione, decisa ad istituire una cittadinanza comune, prevede disposizioni riguardo quelli che sono i suoi Principi Democratici:

  • Essa rispetta in tutte le sue attività, il principio dell’uguaglianza dei cittadini, che beneficiano di uguale attenzione da parte delle istituzioni, organi e organismi.
  • E’ cittadino dell’Unione chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro.
  • La cittadinanza dell’Unione si aggiunge alla cittadinanza nazionale e non la sostituisce.

Essere cittadino dell’Unione significa avere:

  • il diritto alla libera circolazione e il diritto di soggiorno sul territorio degli Stati membri;
  • il diritto di voto attivo e passivo alle elezioni del Parlamento europeo e alle elezioni comunali nello stato membro di residenza con le stesse condizioni previste per i cittadini di questo Stato;
  • il diritto di beneficiare sul territorio di uno Stato terzo (non appartenente quindi all’UE) della protezione diplomatica o consolare di uno qualsiasi dei 27 Stati membri nel caso in cui lo Stato di origine non sia rappresentato nel paese;
  • il diritto di petizione al Parlamento europeo e il diritto di rivolgersi al Mediatore europeo oltre che il diritto di scrivere alle Istituzioni e agli organi dell’Unione europea in una qualsiasi delle lingue ufficiali degli Stati membri;
  • il diritto di accedere ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione.

Il funzionamento dell’Unione si fonda sulla democrazia rappresentativa attraverso il diritto di voto attivo e passivo del singolo cittadino dell’Unione alle elezioni del Parlamento europeo

  • Ogni cittadino ha il diritto di partecipare alla vita democratica dell’Unione. Le decisioni sono prese nella maniera più possibile aperta e vicina ai cittadini.
  • I cittadini sono direttamente rappresentati, a livello dell’Unione, nel Parlamento europeo.
  • Gli Stati membri sono rappresentati nel Consiglio europeo dai rispettivi Capi di Stato o di governo e, nel Consiglio, dai rispettivi governi, a loro volta democraticamente responsabili dinanzi ai loro parlamenti nazionali o dinanzi ai loro cittadini.

Sulla base di questi nuovi principi si introduce dunque il valore giuridico vincolante della Carta e l’importante riconoscimento dell’iniziativa popolare, che dinventa il passaggio basilare per il concretizzarsi del concetto di valori democratici universali da trasmettere alle generazioni future.

L’articolo 11, paragrafo 4, del Trattato recita infatti:
“Cittadini dell’Unione, in numero di almeno un milione, che abbiano la cittadinanza di un numero significativo di Stati membri, possono prendere l’iniziativa di invitare la Commissione europea, nell’ambito delle sue attribuzioni, a presentare una proposta appropriata su materie in merito alle quali tali cittadini ritengono necessario un atto giuridico dell’Unione ai fini dell’attuazione dei Trattati”.

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