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UK: rinuncia al rappresentante fiscale per le società di Gibilterra e le imprese di gioco dell’Isola di Man

HM Revenue and Customs (HMRC) ha confermato di aver raggiunto accordi con Gibilterra e l’Isola di Man al fine di consentire alle imprese di quei territori di non nominare un rappresentante fiscale nel Regno Unito. L’accordo si riferisce alle imprese colpite dalle imminenti modifiche alla tassazione sul gioco Remote Gaming Duty (RGD), pool betting duty (nel campo delle scommesse) (PBD), o general betting duty (gioco d’azzardo) (PBD), dal 1 dicembre 2014, nel Regno Unito.

Dal 1° dicembre 2014, il Regno Unito inizierà a tassare i profitti dei bookmakers sulla base del “luogo di consumo”, come parte delle riforme poste dal governo per garantire i ricavi derivanti dalle attività del settore del gioco offshore nel mercato del Regno Unito.

In una comunicazione dell’8 settembre 2014, HMRC ha affermato che qualsiasi attività commerciale non esercitata all’interno di un gruppo e con sede al di fuori dell’Unione europea deve nominare un rappresentante fiscale, se soggetto a tassazione di cui sopra, dopo il cambiamento del 1 dicembre, con qualche eccezione.

HMRC ha inoltre spiegato che: “Le autorità di Gibilterra hanno accettato di far rispettare eventuali debiti di gioco in UK sostenuti dagli operatori con sede in Gibilterra. Come tale, gli operatori con sede in Gibilterra non sono tenuti a nominare un rappresentante nel Regno Unito. Il Regno Unito ha raggiunto un accordo simile con l’Isola di Man. Infatti, gli operatori con sede nell’Isola di Man non sono tenuti a nominare un rappresentante fiscale in questo momento.” “Il Regno Unito è attualmente impegnato in un confronto con gli Stati di Guernsey e Alderney al fine di fare un accordo simile. Finora, le discussioni sono ad una fase iniziale“, ha detto.

HMRC ha pubblicato nuovi Annunci sulla somministrazione di ciascuna delle imposte dopo il 1 Dicembre 2014: GBD nella comunicazione 451A, PBD nella comunicazione 147A, e RGD nella comunicazione 455A.

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Italia: Renzi promette tagli fiscali nel prossimo bilancio

In un’intervista televisiva, il primo ministro italiano Matteo Renzi ha dichiarato che la legge finanziaria italiana del 2015 (Legge di Stabilità) comprenderà alcuni tagli fiscali, che devono essere finanziati da riduzioni della spesa pubblica.

Attraverso una diminuzione della spesa pari a 20 miliardi di Euro (25.8 miliardi di dollari Usa) il governo sarà in grado di garantire alcuni tagli alle “imposte in materia di occupazione”, ha detto Renzi, ma i fondi saranno necessari anche per aumentare la spesa in settori specifici, in particolare nel settore dell’istruzione.

Renzi ha sottolineato che il Governo “ha le mani legate” soprattutto a causa delle cupe previsioni che riguardano l’economia italiana, con una crescita stagnante prevista per il 2014.

La detrazione di 80 Euro mensili dall’imposta sul reddito, novita’ introdotta nel maggio di quest’anno, rimarrà nel prossimo futuro per i dieci milioni di persone che gia’ ne stanno beneficiando, ma e’ stato specificato che e’ al momento impossibile offrire incentivi ad un maggior numero di contribuenti.

Matteo Renzi ha inoltre confermato che il bilancio 2015 vedrà una ulteriore riduzione dei contributi. A suo dire, ci sarebbero due opzioni: o diminuire i contributi previdenziali o tagliare ulteriormente il tasso di imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), sulla base di una riduzione del 10 per cento introdotta all’inizio di quest’anno.

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Angola: l’FMI raccomanda l’IVA

L’Angola dovrebbe introdurre l’imposta sul valore aggiunto (IVA) per completare la riforma fiscale non-oil recentemente adottata, afferma il Fondo Monetario Internazionale (FMI).

La riforma fiscale non-oil, da tempo attesa, è stata approvata dall’Assemblea Nazionale il 4 luglio 2014. Il FMI ha accolto con favore il pacchetto come “un passo cruciale verso la riduzione della dipendenza dalle entrate derivanti dal petrolio.”

Dopo aver ottenuto un surplus negli ultimi quattro anni, le autorità prevedono un disavanzo di bilancio complessivo di circa il quattro per cento del PIL nel 2014, riflettendo un calo del dieci per cento dei proventi da petrolio nel corso del primo trimestre del 2014. “Mentre è improbabile un fenomeno permanente, sono stati compiuti passi significativi nella riforma fiscale non-oil secondo la legislazione fiscale recentemente approvata, volta a diversificare le fonti dei proventi non-oil “, dichiara il FMI.

La riforma ha previsto l’adozione di tre leggi: il codice fiscale generale, il codice di procedura fiscale, ed il codice di riscossione delle imposte. Inoltre, sono state introdotte modifiche alle imposte sui redditi personali e delle società per rilanciare i consumi e gli investimenti.

L’aliquota d’imposta sulle società è stata ridotta da 35 a 30%, mentre la soglia d’imposta sul reddito delle persone fisiche è stata aumentata da 25.000 a 34.450 Kwanza (USD353) reddito mensile. Allo stesso tempo, la base fiscale è stata ampliata eliminando le scappatoie. Inoltre, un condono fiscale parziale per alcuni debiti fiscali precedenti a dicembre 2012 è stato approvato.

Il personale accoglie con favore la recente approvazione dei decreti fondamentali che compongono la riforma fiscale non-oil. L’approvazione di questa legislazione deve essere seguita da miglioramenti nell’amministrazione e legislazione tributaria e doganale per realizzare pienamente la riscossione di entrate non petrolifere. Potrebbe essere introdotta l’IVA, a tempo debito e, se attuata con diligenza, fornirebbe entrate più stabili per il bilancio, riducendo così la dipendenza dalle entrate petrolifere e proteggere il bilancio dalla volatilità dei proventi dapetrolio“, il FMI ha concluso.

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UE: L’Ucraina si prepara a ratificare l’accordo di associazione

L’Unione Europea e l’Ucraina hanno confermato l’intenzione di ratificare simultaneamente il loro accordo bilaterale di associazione (Association Agreement) durante la seduta del Parlamento Europeo dal 15 al 18 settembre.

Il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina ha rilasciato una dichiarazione il 30 agosto 2014 per confermare l’accordo. Entrambe le parti sono desiderose di concludere l’accordo prima della scadenza del regolamento UE n. 374/2014 del 16 aprile 2014, che prevede la riduzione o l’eliminazione dei dazi doganali sulle merci originarie dell’Ucraina per un periodo temporaneo, al massimo fino al primo novembre 2014.

Secondo i termini dell’Association Agreement, le due parti dovranno stabilire progressivamente una zona di libero scambio nel corso di un periodo transitorio della durata massima di dieci anni, a partire dalla data di entrata in vigore dell’accordo. Ad entrambe le parti sarà impedito introdurre nuovi dazi doganali ed altre imposte, alcune tariffe saranno immediatamente abrogate, ed altre verranno gradualmente eliminate.

La ratifica dell’accordo è stata concordata nel corso di un incontro a Bruxelles tra il Presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, e il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz. Il Ministero degli Affari Esteri, Martin Schulz, si recherà in visita in Ucraina il 12 settembre in segno di solidarietà nei confronti dell’Ucraina.

Il 30 agosto 2014 l’Unione Europea ha inoltre pubblicato nella Gazzetta ufficiale la decisione del Consiglio del 16 giugno 2014 di applicare provvisoriamente accordi di associazione aggiuntivi con la Moldova e la Georgia.

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UK: agevolazioni fiscali per le compagnie teatrali di produzione

Circa 250 compagnie teatrali di produzione del Regno Unito possono ora vantare una detrazione sulle società o un credito d’imposta dopo l’introduzione di un nuovo regime di sgravio fiscale dal 1° settembre.

L’agevolazione fiscale è stata annunciata nell’Autumn Statement 2013 dal Cancelliere George Osborne, vale fino al 25% delle spese ammissibili per le produzioni itineranti ed il 20% per tutte le altre produzioni.

Solo i costi direttamente sostenuti nell’allestire una produzione sono ammissibili. Coloro che forniscono prestazioni devono essere in grado di dimostrare che sono del tutto, o prevalentemente, per la riproduzione di un ruolo dal vivo, e che la presentazione di spettacoli dal vivo è l’oggetto principale, o uno degli oggetti principali, delle attività della società di produzione. Una produzione può qualificarsi come touring se vi è l’intenzione ad esibirsi in sei o più locali o se la compagnia presenta 14 spettacoli in due o più locali.

Osborne ha commentato: “Voglio assicurarmi che i nostri teatri continuino a prosperare e che gli sgravi fiscali introdotti rafforzino il sostegno del governo per questo importante settore. Abbiamo introdotto con successo sgravi fiscali per sostenere i settori creativi, come i film, high-end TV, animazione e videogiochi.

“Questo dimostra come un sostegno mirato è in grado di fare la differenza nella promozione della cultura britannica e nel modo in cui il Regno Unito è considerato a livello internazionale.”

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Indonesia: necessita’ di modificare le tasse sull’energia

La Banca Mondiale ha raccomandato alle autorità indonesiane di riorganizzare le politiche fiscali per incoraggiare l’uso sostenibile delle risorse naturali della nazione.

Il rapporto afferma che le politiche riguardanti il gettito fiscale e non fiscale del Paese e le formule di bilanciamento fiscale sembrano favorire l’esaurimento delle risorse, in quanto premiano i governi distrettuali sulle entrate da risorsa e non la prestazione o la gestione. E’ stato inoltre evidenziato come il governo sotto-tassi il settore della selvicoltura e della pesca.

Secondo il report, l’agricoltura, la selvicoltura e il settore minerario contribuiscono ad apportare all’incirca il 25 per cento del prodotto interno lordo dell’Indonesia (PIL) e circa il 30 per cento delle entrate complessive di bilancio del governo. Nel 2005, le imposte sugli utili da petrolio e gas hanno rappresentato il 7% delle entrate, mentre le entrate non fiscali sui ricavi delle risorse naturali hanno rappresentato il 22% delle entrate dello Stato.

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Seychelles: lo Stato si impegna a condividere informazioni fiscali con il G5

Le Seychelles sono l’ultimo Paese ad essersi impegnato ad aderire allo scambio automatico di informazioni fiscali all’interno del programma guidato dal Gruppo delle Cinque nazioni (G5).

Il progetto del G5 è volto a scoraggiare e a reprimere l’evasione fiscale. I cinque Paesi – Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Italia – sperano che il loro programma, avente ad oggetto lo scambio automatico di informazioni, possa venire utilizzato come modello per la conclusione di un piu’ ampio accordo multilaterale.

46 paesi e giurisdizioni hanno deciso di implementare un nuovo standard globale sullo scambio di informazioni. Il primo scambio è previsto per il 2017, con riferimento ai dati raccolti a partire dal 31 dicembre 2015.

I ministri delle finanze dei Paesi del G5 hanno cosi’ dichiarato: “Accogliamo calorosamente la decisione delle Seychelles di aderire all’iniziativa per la rapida adozione del nuovo standard globale per lo scambio automatico di informazioni. Esortiamo gli altri centri finanziari ad assumere l’impegno intrapreso dalle Seychelles e da 45 altri Paesi e giurisdizioni, in modo da poter rapidamente stroncare l’evasione fiscale a livello globale”.

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Liechtenstein: HMRC limita l’accesso ai servizi di divulgazione

HM Revenue and Customs (HMRC) e il governo del Liechtenstein hanno apportato delle modifiche al Liechtenstein Disclosure Facility (LDF) per limitarne la sua disponibilità.

La LDF offre condizioni di pagamento favorevoli ai contribuenti britannici che dichiarano volontariamente passività fiscali relative a beni situati in Liechtenstein. Tuttavia, il LDF è stato utilizzato da persone che cercano di regolarizzare altre attività, comprese quelle originariamente detenute in altre giurisdizioni.

HMRC ha detto che alcuni datori di lavoro che hanno usufruito dell’Employee Benefit Trusts (EBTs), per evitare la tassazione, hanno cercato di utilizzare il LDF per ridurre il carico fiscale. I cambiamenti annunciati il 14 agosto 2014, stanno ad indicare che gli utilizzatori dell’EBT e di altri accordi di elusione secondo il Disclosure of Tax Avoidance Schemes (DOTAS) non possono usufruire di tutti gli aspetti del servizio.

Questi utenti saranno ancora in grado di accedere al servizio, ma su base limitata. Questo permetterà l’immunità dai procedimenti giudiziari ed un servizio su misura con HMRC, ma gli utenti non guadagneranno alcun vantaggio finanziario secondo l’LDF.

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Previsioni economiche dell’UE – Si consolida la ripresa

Si rafforzano le prospettive economiche dell’UE. I principali indicatori segnalano un’accelerazione della crescita del PIL e migliorano le condizioni per una ripresa sostenuta nel medio termine.

Tutti i principali indicatori confermano la ripresa in corso  

Rispetto alle previsioni della Commissione dello scorso inverno, le prospettive per l’UE e l’area dell’euro confermano una ripresa moderata ma costante. Dopo una crescita del PIL reale dell’1,6% nell’UE e dell’1,2% nell’area dell’euro nel 2014, l’attività economica dovrebbe accelerare nel 2015, raggiungendo rispettivamente quota 2% e 1,7%. Sebbene le differenze nei tassi di crescita siano destinate a persistere, si ridurrà il divario tra i paesi più virtuosi e quelli ancora in difficoltà. Nel 2015 tutte le economie dell’UE saranno tornate a crescere.

Siim Kallas, vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: “Ora la ripresa si sta consolidando: assistiamo a una riduzione dei disavanzi, al rilancio degli investimenti e, soprattutto, al miglioramento della situazione occupazionale. Le riforme attuate dagli Stati membri e dalla stessa UE stanno dando i loro frutti. Il cambiamento strutturale in atto mi ricorda il processo di profonda correzione intrapreso dalle economie dell’Europa centrale e orientale a partire dagli anni ’90, in vista della loro adesione all’UE, avvenuta esattamente 10 anni fa. La loro esperienza dimostra quanto sia importante adottare riforme strutturali in fase precoce e mantenere la rotta, indipendentemente dalle sfide che si possono incontrare durante il percorso. In quest’ottica, non dobbiamo ridurre l’impegno a creare più posti di lavoro per i cittadini europei e a rafforzare le potenzialità di crescita.”

Disoccupazione 

Le condizioni del mercato del lavoro hanno iniziato a migliorare nel 2013. Tuttavia, considerando i modesti tassi di crescita economica e il tipico sfasamento temporale tra ripresa e aumento dell’occupazione, si prevede che nel breve termine la creazione netta di posti di lavoro continuerà a rimanere esigua.

Quest’anno si prevede un leggero calo del tasso di disoccupazione nell’area dell’euro e nell’UE. Nel 2015 dovrebbe attestarsi intorno al 10,1% nell’UE e all’11,4 % nell’area dell’euro. Nel periodo di riferimento permangono differenze significative tra i paesi dell’UE (4,8% in Austria e 26% in Grecia quest’anno).

Inflazione

L’inflazione dovrebbe rimanere a livelli contenuti per un certo periodo di tempo a causa dei seguenti fattori: diminuzione dei prezzi delle materie prime, costante apprezzamento dell’euro, persistente debolezza della domanda e aumento della competitività nei paesi vulnerabili dell’UE.

Il tasso d’inflazione passerà dall’attuale 0,8% nell’area dell’euro e 1% nell’UE rispettivamente a una media dell’1,2% e 1,5%.

Finanze pubbliche 

Tra il 2011 e il 2013, molti paesi dell’UE hanno ridotto drasticamente la spesa pubblica. Grazie a questi sforzi e al miglioramento delle condizioni, la politica di bilancio è diventata più neutrale.

Nel 2014 i deficit di bilancio nell’UE e nell’area dell’euro dovrebbero corrispondere al 2,5% del PIL. Nell’UE il rapporto debito pubblico/PIL dovrebbe raggiungere un picco pari a circa il 90% (96% nell’area dell’euro) quest’anno per poi iniziare a diminuire a partire dal 2015.

Commissione Europea

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Il Kirghizistan si prepara a partecipare all’Unione doganale

Il Kirghizistan sta elaborando delle modifiche al proprio codice delle imposte, come parte dei preparativi del Paese in vista dell’adesione alla Russian-led Customs Union e all’Unione Economica Eurasiatica (UEE) a partire dal prossimo anno.

La mossa segue un incontro tra il presidente del Kirghizistan, Almazbek Atambayev, e il presidente russo Vladimir Putin a Sochi la settimana scorsa. Putin ha detto che la Russia ha “grandi piani di investimento”, in particolare per quanto riguarda il settore energetico, mentre Atambayev ha descritto la Russia come un “partner strategico”.

Atambayev ha inoltre promesso “ogni sforzo” nei piani, e ha detto a Putin che tutto dovrebbe andare a buon fine “con l’aiuto di Dio”.

Nel mese di giugno il primo ministro kirghiso, Djoomart Otorbaev, ha detto che il Paese si sta impegnano a creare “un’economia aperta,” e che era necessario a tal fine eliminare gli ostacoli con i partner economici stranieri.

Putin ha recentemente firmato un trattato con i presidenti di Kazakistan e Bielorussia in Astana per facilitare la creazione dell’Unione Economica Eurasiatica a partire dal gennaio 2015.

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