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Messico: previsto budget libero da aumenti fiscali

Il capo del Ministero delle Finanze e del Credito Pubblico del Messico (SHCP – Ministry of Finance and Public Credit), Mr. Luis Videgaray, ha comunicato che il Governo manterra’ la promessa di non aumentare la pressione fiscale nel bilancio 2015.

Luis Videgaray ha spiegato infatti che il Governo si asterra’ dal proporre nuove tasse, aumentare le tasse esistenti, o eliminare le agevolazioni fiscali esistenti.

All’inizio di quest’anno, il Governo del Presidente Enrique Peña Nieto ha firmato un accordo avente ad oggetto la certezza in materia fiscale (Tax Certainty Agreement), che si impegna a mantenere invariato il sistema fiscale del Messico fino al 30 novembre del 2018. E’ stato comunicato che le tasse verranno modificate solamente come risposta ad “eventi di natura macroeconomica tali da rendere assolutamente necessari degli interventi”.

Il bilancio dev’essere redatto entro e non oltre l’8 Settembre 2014.

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L’Arabia Saudita aderisce alla Convenzione MAT

Il 25 agosto 2014, il principe Muqrin bin Abdulaziz, vice principe ereditario dell’Arabia Saudita, ha approvato l’adesione del Regno dell’Arabia Saudita all’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) e Convenzione Multilaterale sulla reciproca Assistenza in materia fiscale.

La Convenzione è uno strumento multilaterale globale per affrontare l’evasione fiscale e aumentare la trasparenza. La Convenzione MAT consentirà alle autorità fiscali dell’Arabia Saudita di richiedere informazioni ad altre autorità fiscali, ed assistenza per la raccolta dei debiti fiscali in sospeso, su base di reciprocità.

Nella sua riunione ministeriale del 2014, conclusasi il 7 maggio, l’OCSE ha invitato tutti i paesi a firmare e ratificare la convenzione senza ulteriori indugi.

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La Banca Centrale indiana studia la tassazione degli strumenti finanziari

La Reserve Bank of India (RBI) ha formato un gruppo di lavoro per studiare varie questioni relative alla tassazione degli strumenti finanziari in India e suggerire la razionalizzazione, al fine di promuovere il risparmio tra i privati.

Il gruppo esamina la struttura fiscale corrente applicabile ai diversi strumenti finanziari emessi nel sistema finanziario indiano ed individua possibili casi di “arbitraggio fiscale” tra gli strumenti finanziari sotto la struttura fiscale esistente.

Inoltre, suggerisce azioni di razionalizzazione del trattamento fiscale attraverso strumenti finanziari per promuovere risparmi finanziari e ridurre al minimo le distorsioni, tenendo conto delle raccomandazioni dei precedenti Comitati in questo senso e del progetto di Direct Taxes Code.

Balbir Kaur, consigliere presso il Dipartimento di Politica economica e di ricerca presso l’RBI, è stato nominato capo del gruppo.

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LDF: Meno studi contabili dopo le decisioni dell’HMRC

Secondo il parere dell’ LDF, La presa di posizione sempre piu’ rigida dell’HM Revenue and Customs in merito alla pianificazione fiscale si sta riflettendo sul settore contabile del Regno Unito.

C’è stato infatti un calo del 4% nel numero di aziende contabili registrate nel Regno Unito nel 2013: si e’ passati dalle 7239 dello scorso anno alle 6.962 attuali.

L’LDF ha sottolineato come la pianificazione fiscale sia stata molto redditizia per le imprese, soprattutto nell’attivita’ di assistenza svolta nei confronti dei clienti per aiutarli a ridurre le loro imposte. Tuttavia, l’HMRC sta restringendo sempre piu’ il numero di regimi fiscali consentiti.

Peter Alderson, Amministratore Delegato di LDF, ha cosi’ dichiarato: “La pianificazione fiscale comporta un numero sempre piu’ elevato di rischi per clienti e consulenti. Le imprese hanno pertanto sempre meno opportunita’ di aiutare i loro clienti.”

Alderson ha poi aggiunto che la sussistenza di requisiti piu’ flessibili in materia di revisione per le imprese sta cominciando a riflettersi nel settore contabile. “La revisione contabile costituisce il flusso principale di entrate per molte aziende contabili, cosicche’ la diminuzione di questo tipo di attivita’ avra’ un impatto significativo sulla loro redditività”.

Infine, il finanziamento resta un problema, soprattutto per le imprese più piccole, che lottano per ottenere dei prestiti dalle banche. Secondo Alderson, questo significa che le aziende sono “costrette a guardarsi intorno per reperire forme alternative di finanziamento che possano servire da amortizzatore per poter gestire i picchi e le depressioni del flusso di cassa, per pagare le principali imposte, le assicurazioni o investire per la crescita”.

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Spagna: perdite pari a 1 miliardo di Euro a causa del regime fiscale di Gibilterra

Alcuni eminenti politici spagnoli hanno sostenuto che il Governo spagnolo ogni anno perde all’incirca 1 miliardo di Euro (1.3 miliardi di dollari Usa) di entrate a causa del regime fiscale di Gibilterra.

Iñigo Méndez de Vigo, il Segretario di Stato spagnolo per l’Unione europea, ha evidenziato il fatto nel corso di un’intervista per il quotidiano nazionale ABC.

Questi, nel corso dell’intervista, ha infatti evidenziato che “secondo i calcoli del Ministero per le Finanze pubbliche, l’attuale regime fiscale di Gibilterra genera perdite per l’erario spagnolo per una cifra pari a quasi un miliardo di euro l’anno, sotto forma di rendimenti più bassi su diversi tipi di tassazione”.

E’ stato inoltre richiesto alla Commissione Europea di indagare le politiche fiscali dei territori britannici d’oltremare per eventuali aiuti di Stato illegali.

Le Autorità di Gibilterra hanno ribattuto alle accuse provenienti dalla Spagna descrivendole come “un volo finanziario di fantasia.”

Nella dichiarazione viene affermato che fra le 15.673 societa’ attive ci sono solamente 102 cittadini spagnoli con indirizzo spagnolo che detengono una o più azioni in un totale di 66 societa’. “Cio’ dimostrerebbe chiaramente che, come prevedibile, non sono molti i cittadini spagnoli che ricorrono al regime fiscale di Gibilterra”.

Il Gibraltar’s Income Tax Act del 2010, dopo modifiche minori da parte della attuale amministrazione, e’ stato approvato dal Code Group dell’Unione Europea, mentre la Spagna e’ stata la sola a non approvarlo. “Questo dimostra che la normativa di Gibilterra soddisfa tutti i criteri richiesti da Bruxelles a questo proposito, anche se ciononostante la Spagna sta continuando nel tentativo di dimostrare che la nostra legge viola tali requisiti. E’ attualmente in corso un’indagine in merito agli aiuti di Stato”.

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L’Amministrazione fiscale (SAT) della Cina indaga sul transfer pricing

L’ Administration of Taxation (SAT) ha recentemente pubblicato un’istruzione (Ufficio delle imposte generali Fa [2014] No 146), invitando gli uffici fiscale nazionali e locali ad indagare sulle pratiche di transfer pricing adottate dalle imprese cinesi.

Sotto esame da parte della SAT sono tutte le operazioni che comportano il pagamento irragionevole degli oneri per servizi e royalties alle parti correlate che si trovano in Paesi con una bassa od inestinte tassazione o a fiscalità privilegiata. La SAT si concentra sulle operazioni effettuate tra il 2003 e il 2013, che non hanno alcun scopo commerciale ragionevole o di sostanza economica.

Tra le altre cose, la SAT sta verificando: oneri per servizi agli azionisti (compresi i servizi prestati in relazione alla pianificazione, monitoraggio e gestione dell’impresa); corrispettivi su servizi che non si riferiscono ai servizi prestati; royalties corrisposte a parti situate in paradisi fiscali o all’estero che non assumono alcuna funzione.

La SAT ha chiesto agli uffici delle imposte di completare l’indagine e presentare una relazione entro il 15 settembre il 2014.

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Portogallo pianifica una nuova tassa sui dispositivi digitali

Il Consiglio dei Ministri portoghese ha approvato il 21 agosto 2014, un piano per imporre una tassa sulla vendita di dispositivi di memorizzazione digitale.

La tassa proposta, destinata a compensare i detentori di copyright per mancati guadagni causati dalla pirateria digitale, sarà applicata ad un’aliquota tra EUR 0.05 (USD0.07) ed EUR 0.25 per gigabyte di capacità di storage.

Le entrate derivanti dall’introduzione della tassa sono previste complessivamente in Euro 15-20 milioni, che sarebbero trasferite ad organizzazioni di diritto d’autore, che a sua volta le distribuirebbero ai detentori di copyright.

I dispositivi che potrebbero essere interessati dalla tassa includono telefoni, tablet e set-top box. I dispositivi che vengono utilizzati a titolo professionale dovrebbero essere esentati dalla tassa.

Dopo essere stato approvato dal Consiglio dei Ministri la proposta sarà ora discussa dal Parlamento. […]

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La Croazia annuncia tagli all’imposta sul reddito

Il Governo della Croazia ha confermato il suo progetto di aumentare la soglia di esenzione fiscale per l’imposta sul reddito delle persone fisiche.

I piani generali sono stati recentemente annunciati dal Ministro delle finanze della Croazia, Boris Lalovac, e i dettagli sono stati inviati ai media in via ufficiosa la scorsa settimana. La soglia a partire dalla quale i guadagni divengono imponibili salira’ da 2,200 Kune mensili (293 Euro) a 2,600 Kune, mentre il tasso piu’ alto pari al 40 per cento si applicherà ai redditi pari a 13,200 Kune mensili (1,760 Euro), dalle 8,800 Kune di adesso.

Le modifiche verranno inserite nel bilancio suppletivo di settembre e introdotte a partire da gennaio 2015.

Davor Majetic, a capo l’Associazione dei datori di lavoro croata, ha spiegato che la nuova mossa dovrebbe aumentare l’ottimismo e rilanciare i consumi.

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OCSE: Messico conforme agli standard fiscali internazionali

Il Messico è stato l’unico paese ad essere conforme agli standard internazionali di trasparenza fiscale su dieci giurisdizioni valutate dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), l’8 agosto 2014.

Il Global Forum dell’OCSE sulla trasparenza e lo scambio di informazioni ai fini fiscali revisiona le partiche di scambio di informazioni attraverso la relazione Fase 2 peer review nelle dieci giurisdizioni e classificazioni assegnate in conformità ai singoli elementi degli standard internazionali, nonché secondo una valutazione complessiva.

Cinque giurisdizioni, Andorra, Anquilla, Antiqua e Barbuda, Indonesia e Santa Lucia, hanno ricevuto una valutazione complessiva di “parziale conformità”. Altre quattro, Cile, ex Repubblica jugoslava di Macedonia, Montserrat e St. Kitts e Nevis, hanno ricevuto una valutazione complessiva di “in gran parte conforme”.

Il Global Forum ha rilevato nella relazione Fase 2 peer review per il Messico, che il paese ha firmato convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali (DTC) ed accordi di scambio di informazioni fiscali (TIEA) con 72 giurisdizioni. La grande maggioranza di questi sono attualmente in vigore e permettono al Messico lo scambio di informazioni secondo lo standard concordato a livello internazionale.

Il rapporto ha anche osservato che la Convenzione sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale ed il suo protocollo sono in vigore in Messico dal 1° settembre 2012, consentendo al paese di scambiare informazioni con un massimo di 79 giurisdizioni.

Inoltre, il Messico è in fase avanzata di negoziazione di DTC e TIEA con ulteriori giurisdizioni, per lo più membri del Global Forum.

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La Spagna introduce tagli alle imposte sul reddito a partire dal 2015

Il Ministro delle Finanze spagnolo, Mr. Cristóbal Montoro, ha confermato che a partire dal 1 ° gennaio 2015 verranno gradualmente introdotti i tagli alle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPF).

Questi ha aggiunto che verra’ redatto un programma di riduzioni su tali imposte, e tale programma assicurera’ che i tagli fiscali non vengano realizzati tutti nell’arco di un solo anno. Mr. Montoro ha precisato inoltre che la fascia di popolazione che percepisce redditi piu’ bassi beneficera’ di maggiori agevolazioni fiscali.

Recenti miglioramenti nell’esazione delle imposte daranno al Governo un maggiore margine di manovra per abbassare le tasse, ha poi specificato Montoro.

Infine, il Ministro delle Finanze ha anche detto che il Governo prenderà in considerazione modifiche alla ripartizione delle entrate fiscali agli enti locali, e rivedra’ l’autonomia fiscale delle province.

Il gruppo di esperti incaricato di redigere i capisaldi della riforma fiscale presenterà la sua relazione al Consiglio dei Ministri il 14 marzo 2014.

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