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Isole Cayman: la proprietà delle società registrate – consultazione pubblica

Sono lieto di invitare l’industria, i clienti ed il pubblico in generale ad un contributo in materia di proprietà effettiva delle società registrate nelle Isole Cayman. Semplicemente, lo scopo di questa consultazione è quella di garantire un’adeguata trasparenza del nostro business – in altre parole, è quella di assicurare meccanismi adeguati per conservare efficacemente le informazioni su chi possiede e controlla le società registrate nelle isole Cayman, e che queste informazione siano prontamente disponibili per le autorità competenti.

La trasparenza è importante, su scala locale e globale, perché è un mezzo per combattere i reati finanziari e proteggere gli investitori, così come le entrate pubbliche. La trasparenza genera anche fiducia da parte dell’opinione pubblica sull’integrità dei nostri sistemi e aumenta la fiducia nella stabilità della nostra giurisdizione.
La consultazione riguarda i paragrafi 2, 3 e la sezione 6 del “Action Plan to Prevent the Misuse of Companies and Legal Arrangements” (Piano d’Azione diretto a prevenire l’uso improprio delle società e degli istituti giuridici) delle Isole Cayman che viene ulteriormente spiegato nell‘appendice di questo documento.

Non tutti gli aspetti del piano d’azione richiedono la consultazione pubblica in questo momento. Tuttavia, è essenziale che il Governo ascolti le vostre opinioni sulle sezioni di cui sopra, in quanto i risultati potrebbero influenzare i nostri fornitori di servizi finanziari ed ogni persona che ha una società – se residente o non, esente o straniera – registrata nelle Isole Cayman. Pertanto, incoraggio fortemente l’industria ed i proprietari delle imprese registrate nelle Cayman a dare un proprio feedback.

Per il pubblico in generale, faccio notare che, anche senza avere una società registrata nelle Cayman, si può tuttavia beneficiare dei servizi pubblici che vengono forniti grazie al gettito pubblico che queste imprese generano. Pertanto, anche la vostra voce è importante.

Per quanto riguarda il piano d’azione, emesso dal Governo il 18 giugno 2013, in risposta alle iniziative derivanti dal Vertice G8 presieduto dalla Gran Bretagna, lo stesso impegna le isole Cayman ad una revisione del sistema di servizi finanziari, al fine di garantire che l’attività svolta nelle nostre isole continui a soddisfare gli standard internazionali in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro, il finanziamento e la proliferazione del terrorismo.

Mentre la risposta energica delle Cayman a tali reati finanziari è stata riconosciuta da terze parti come il Financial Stability Board ed il Financial Action Task Force, continueremo a valutare ulteriori proposte di variazioni alla luce dei benefici previsti dalla legge e dalle autorità fiscali, dai costi di attuazione e dal potenziale impatto sulla nostra posizione competitiva.

Ancora una volta, ecco perché il vostro contributo è importante. Il nostro impegno di interpellare l’industria, i clienti ed il pubblico denota fortemente la posizione attuale dell’amministrazione di Governo per quanto riguarda il mantenimento e, ove possibile, il miglioramento del nostro business.

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Lo sgravio fiscale belga compensa i costi dello Status Unificato (“Unified Status”)

Il Consiglio dei Ministri belga ha adottato dei piani per concedere delle agevolazioni fiscali alle imprese, al fine di ridurre il costo sopportato dalle aziende per fornire parità di diritti di lavoro per gli operai e gli impiegati ai sensi del cosiddetto status giuridico unificato (le statut unico ouvriers-employés).

La legge belga del 26 dicembre 2013 ha introdotto lo status giuridico unificato fra operai e impiegati. La legge disciplina e unifica i termini di preavviso, così come il primo giorno di congedo per malattia non retribuito.

Sviluppato dal Ministro delle Finanze belga Koen Geens, il nuovo regolamento consente ai datori di lavoro di esentare dalla tassazione una parte dei loro profitti per ogni dipendente con una anzianità di più di cinque anni nello stato unificato. Tale somma corrisponde a tre settimane di salario per ogni anno lavorativo, e una settimana di stipendio dopo 20 anni di servizio nello stato unificato.

L’importo esonerato viene incluso negli utili dell’impresa nel momento in cui il dipendente lascia l’azienda. Dato che l’agevolazione fiscale si applica una volta maturati cinque anni di anzianità nello stato unificato, e dal momento che la legge che prevede lo stato unificato è entrata in vigore in Belgio il 1 gennaio 2014, la misura non avrà alcun impatto sul bilancio fino al termine del 2019.

Il Ministro delle Finanze belga Koen Geens ha sottolineato che, mentre lo stato unificato rappresenta un importante passo avanti per il Paese nel suo complesso, questo comporta un onere aggiuntivo per i datori di lavoro. Le disposizioni in merito all’esenzione fiscale sono pertanto destinate a far fronte alle preoccupazioni sollevate dagli imprenditori, contenendo i costi che ne derivano.

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I legislatori austriaci si indirizzano verso un aumento delle imposte

Nonostante le proteste dei partiti di opposizione, il Consiglio Nazionale austriaco ha adottato con lievi modifiche la legge del Governo recante la modifica delle imposte (Tax Amendment Act), prevedendo una serie di aumenti fiscali.

Il Tax Amendment Act aumenta l’imposta sul consumo normale presente nel Paese, la tassa sui veicoli a motore e l’imposta sul tabacco. Il pacchetto fiscale reintroduce inoltre anche una tassa sullo spumante. Tali misure sono progettate per generare ricavi aggiuntivi per il bilancio di circa 770 milioni di Euro (USD1.06bn) nel 2014, per poi apportare annualmente 1.2 miliardi di Euro a partire dal 2015.

Il Tax Amendment Act prevede anche delle disposizioni volte a limitare il regime fiscale di gruppo, ad estendere indefinitamente la tassa di solidarietà sui redditi più alti e a limitare l’agevolazione fiscale per le cosiddette “golden handshakes” (buonuscite). Infine, la normativa va a modificare l’imposta sulle banche del Paese e prevede delle modifiche nella regolamentazione del gioco d’azzardo.

Il Cancelliere austriaco, Mr. Werner Faymann, ha chiarito che l’Austria continuerà ad insistere per l’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie (FTT) a livello europeo, constatando come tutti i partiti politici in Austria sostengono tale imposta.

Una tassa europea sulle transazioni finanziarie deve essere omnicomprensiva – non deve avere la mera funzione di tassa sulle vendite nel mercato azionario, ha aggiunto Faymann.

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Il Tax Act austriaco garantisce una maggiore giustizia fiscale

Il Partito Socialdemocratico (SPO) del Cancelliere austriaco Werner Faymann (SPÖ) ha tentato di difendere il Tax Amendment Act (legge recante la modifica sulle imposte) del governo di coalizione, insistendo sul fatto che la normativa è volta a garantire l’equità fiscale e a combattere l’evasione fiscale in Austria.

Il Tax Amendment Act prevede di estendere ed aumentare la gia’ controversa tassa sulle banche del Paese, prevede di fissare un limite alla detraibilita’ delle perdite delle societa’ controllate estere per le società residenti in Austria, e l’abolizione delle agevolazioni fiscali previste per gli alti dirigenti in Austria. La modifica fiscale servira’ a impedire che le societa’ internazionali con sede in Austria riducano le loro imposte detraendo le perdite subite dalle controllate estere in Paesi a fiscalità privilegiata nel caso di assenza di assistenza reciproca o di convenzione sulla doppia imposizione in vigore con il territorio in questione.

Il partito Socialdemocratico (SPÖ) ha anche confermato le proposte di fissare al 32% l’aliquota standard sui consumi del Paese (Nova) per quanto riguarda la prima immatricolazione dei veicoli a motore in Austria. Inoltre, i veicoli che emettono emissioni di ossido di carbonio in percentuale superiore a 250 grammi per chilometro saranno soggetti ad una sovratassa di 20 Euro (USD27.5) per grammo.

Si prevede che l’ultimo “pacchetto fiscale” austriaco andra’ a generare ulteriori entrate per lo Stato per un valore di circa 770 milioni di Euro (USD1.06bn) nel 2014, che aumenteranno di circa 1.2 milioni di Euro ogni anno a partire dal 2015.

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Unione Europea, la Francia raggiunge un accordo sulla tassazione dei risparmi di Saint-Barthélemy

L’Unione europea (UE) e la Francia hanno siglato un accordo relativo all’applicazione della normativa sulla tassazione del risparmio alla collettività di Saint-Barthélemy.

L’isola di Saint-Barthélemy ha cessato di essere una regione ultra periferica dell’Unione Europea a partire dal 1 ° gennaio 2012; essa ha infatti acquisito lo status di Paese o territorio d’oltremare. A quel tempo, la Francia si era impegnata a concludere gli accordi necessari per assicurare che gli interessi dell’Unione Europea venissero salvaguardati al momento di detto cambiamento.

Il Presidente dell’ECOFIN, Mr. Yannis Stournaras, ha evidenziato che tale accordo è “una forte manifestazione della volontà della Francia e dell’Unione europea di garantire la continuità e la coerenza nella lotta contro la frode e l’evasione fiscale.”

Scrivendo al Ministro delle Finanze francese, Mr. Pierre Moscovici e al Commissario europeo per le imposte Algirdas Šemeta, Mr. Stournaras ha detto che l’accordo “contribuisce a evitare scorciatoie estendendo il campo di applicazione territoriale della vigente Direttiva sul risparmio e della Direttiva sulla cooperazione amministrativa.”

Egli ha inoltre sottolineato che “gli strumenti dell’Unione Europea possono funzionare efficacemente solamente se non lasciano scappatoie o carenze, le quali potrebbero essere utilizzate dai pianificatori fiscali al fine di evitare la tassazione.”

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Il Jersey sostiene il nuovo standard globale per lo scambio di informazioni della OECD

L’Amministratore Delegato alle Finanze di Jersey, Mr. Geoff Cook, ha espresso il suo sostegno per quanto riguarda il nuovo standard globale dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo) per lo scambio automatico di informazioni tra le autorità fiscali di tutto il mondo, che è stato presentato il 13 febbraio 2014.

“L’evasione fiscale è un problema globale e richiede una soluzione globale”, ha detto Geoff Cook. ” La creazione di un unico standard internazionale che cerca di affrontare le carenze dell’attuale sistema fiscale e di porre un freno all’attività nociva e abusiva è un qualcosa che in Jersey condividiamo pienamente”.

“Il Jersey ha sostenuto il G5 da quando è stato annunciato ed è stato uno degli oltre 30 paesi a impegnarsi per la rapida adozione della Common Reporting standard sin dalla pubblicazione. Abbiamo già concluso accordi automatici di scambio fiscale con gli Stati Uniti e con il Regno Unito, ci siamo impegnati ad aderire alla convenzione multilaterale dell’OCSE sulla reciproca assistenza amministrativa in materia fiscale e completato 34 TIEAs e 8 DTA. L’introduzione del Competent Authority Agreement e del CRS promuoverà ulteriormente la parità di condizioni in materia di scambi di informazioni sulle imposte e aumenterà i metodi attraverso i quali il Jersey potrà favorire la cooperazione con altre autorità fiscali. “

Queste riforme sono una piattaforma per trasferire il denaro in modo trasparente e consentire maggiori investimenti a livello mondiale.

La CRS cerca di stabilire uno scambio automatico di informazioni fiscali come nuovo standard globale per i governi, impone alle istituzioni finanziarie di rivedere e raccogliere informazioni in modo da identificare dove i titolari dei conti pagano le tasse e quindi di fornire queste informazioni all’autorità fiscale competente.

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La Banca Mondiale aiuta la Georgia a migliorare la trasparenza fiscale

Il Ministero delle Finanze della Georgia ha comunicato che “The Investment Climate Advisory Services” della Banca Mondiale ha aiutato il governo georgiano a snellire le procedure fiscali internazionali per migliorare la trasparenza, proteggere le entrate fiscali, e aumentare la fiducia degli investitori.

Il “Georgia Investment Climate Project” ha aiutato il Ministero delle Finanze della Georgia a sviluppare un quadro giuridico che consente di attuare nuove norme sui prezzi di trasferimento. Le nuove regole aiutano il governo a garantire una tassazione equa e promuovere un clima favorevole agli investimenti.

Nodar Khaduri, Ministro delle Finanze della Georgia, ha dichiarato: “Le nuove regole di tassazione internazionale, aiuteranno le aziende che rispettano la normativa sui prezzi di trasferimento, garantendo al contempo gli interessi pubblici. Questo è un passo in avanti nei nostri sforzi per sostenere lo sviluppo del settore privato”.

Le nuove regole consentono alle aziende di cercare accordi preliminari sui prezzi, dando al settore privato maggiore chiarezza in materia di prezzi di trasferimento. Le regole sono in linea con le migliori pratiche dell’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo e forniscono orientamenti su questioni di grande interesse per i paesi in via di sviluppo, fornendo un elevato livello di certezza per gli investitori per quanto riguarda i loro obblighi in Georgia.

“Le multinazionali devono spesso affrontare le sfide in materia di fiscalità transfrontaliera. Pertanto procedure snelle e chiare in questo settore servono come un buon stimolo per gli investitori stranieri “, ha detto Thomas Lubecca, IFC Regional Manager per il Caucaso meridionale. “Il nostro sostegno alla creazione di norme semplici, efficaci e business-friendly mira a ridurre il costo di fare business e attrarre maggiori investimenti stranieri in Georgia”.

I regolamenti saranno pubblicati in lingua inglese e lingua georgiana.

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Svizzera: da piu’ parti si chiede la riforma della Corporate Tax

imagesCA9B0A7ILa Conferenza svizzera dei direttori cantonali delle finanze (FDK) ha sottolineato l’importanza dei piani di riforma del sistema fiscale delle imprese, e ha presentato le sue raccomandazioni preliminari.

Delineando la sua posizione, il FDK ha ammesso che una riforma della legge sulle società della Confederazione è, alla luce degli sviluppi internazionali, di vitale importanza per la Svizzera, una piccola economia aperta.

Secondo il FDK, una serie di misure fiscali dovrebbe essere rapidamente attuata nel quadro della riforma, e le cosiddette “scatole dei brevetti” introdotte in via prioritaria. Inoltre, l’imposta sugli utili cantonale deve essere ridotta: si tratta tali tagli necessari.

Per garantire che i Cantoni siano in grado di far fronte alle enormi sfide fiscali, la FDK ha esortato il governo federale ad assumere almeno il 50 per cento dei costi della riforma.

Concludendo, il FDK ha chiarito che l’obiettivo della riforma dell’imposta sulle società non è quello di ridurre la tassazione, ma di rimodellare il sistema fiscale delle imprese. Rinunciare ad una riforma così importante equivarrebbe a mettere in pericolo posti di lavoro.

Facendo eco a questa visione, la Federazione delle imprese svizzere ha sottolineato che la riforma dell’imposta sulle società servirà a garantire buone condizioni quadro per le imprese della Confederazione attive a livello internazionale. Sostenendo che questo è di vitale importanza, soprattutto per motivi fiscali, Economiesuisse ha sottolineato che i ricavi derivanti dalla tassazione delle società internazionali sono aumentati notevolmente nel corso degli ultimi anni.

Nonostante la tassazione privilegiata di aziende internazionali, queste sono comunque una fonte primaria di reddito per lo Stato, dal 1990 il reddito delle imprese internazionali con sede in Svizzera è quadruplicato, mentre i proventi da imposta sul reddito delle persone fisiche è solo raddoppiato nel corso dello stesso periodo.

Il Consiglio federale dovrebbe adottare i capisaldi della riforma fiscale delle imprese in primavera, e presentare un disegno di legge consultazione in estate.

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Hong Kong cerca di migliorare i legami commerciali con la Svizzera

In una recente visita in Svizzera, il Segretario per il Commercio e lo Sviluppo Economico Gregory So ha promosso Hong Kong come luogo per le imprese svizzere per fare affari, utilizzando sia l’accordo di libero scambio (FTA – Free Trade Agreement) tra Hong Kong e gli Stati membri dell’Associazione Europea del libero scambio, che il Closer Economic Partnership Arrangement (CEPA) tra Hong Kong e la Cina.

Il 24 gennaio, ad un pranzo di lavoro organizzato congiuntamente tra i rappresentanti dell’Hong Kong Ecomomic and Trade Office a Berlino, il Trade Development Council di Hong Kong e la Swiss-Hong Kong Business Association, So ha parlato delle grandi opportunità per Hong Kong e la Svizzera di rafforzare la cooperazione tra i due stati, in quanto le imprese hi-tech della Svizzera potrebbero ottenere un punto d’appoggio nel mercato cinese, così come nei mercati di tutta l’Asia.

 “Nel 2012, la Cina continentale ha superato gli Stati Uniti per il più alto numero di registrazioni per la tutela dei diritti di proprietà intellettuale (IP), So ha detto: “Stiamo esplorando modi per rendere Hong Kong il fulcro di trading IP in Asia, e non solo per le imprese della Cina continentale, ma anche per le imprese innovative ad Hong Kong, in Svizzera e in tutto il mondo.” Ha anche sottolineato che le imprese svizzere possono usufruire del FTA firmato nel 2011 tra Hong Kong e gli Stati membri dell’Associazione europea del libero scambio, tra cui la Svizzera, e della CEPA con la Cina, che, ha osservato, comprende più di 400 misure di liberalizzazione del commercio e copre 48 settori di servizi.

L’importante per i nostri amici qui in Svizzera è che le regole della CEPA siano di nazionalità neutrale“, ha aggiunto: “Questo significa che le imprese estere aventi sede ad Hong Kong, incluse le imprese svizzere incorporate nelle imprese di Hong Kong, possano godere degli stessi benefici previsti dalla CEPA per le imprese locali nel raggiungere il mercato della Cina continentale.”

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L’Austria propone l’aumento della tassa sulle banche

Il Governo austriaco ha adottato una legge recante la modifica delle imposte (Abgabenänderungsgesetz), la quale prevede un insieme di provvedimenti fiscali volti a riequilibrare le finanze pubbliche, compresi in particolare dei piani finalizzati a modificare ed incrementare l’attuale contributo a carico delle banche del Paese.

Tale legge prevede l’eliminazione dello sgravio fiscale sugli utili derivanti da attività di investimento per gli strumenti finanziari, l’inasprimento delle disposizioni fiscali del Paese, l’abolizione dell’agevolazione fiscale concessa alle cosiddette “golden handshakes” (buonuscite); tale legge prevede, inoltre, l’aumento delle tasse sulle banche o tasse di stabilità (Stabilitätsabgabe).

Accogliendo come positiva l’adozione della nuova legge, il Cancelliere austriaco Werner Faymann ha chiarito che il contributo a carico delle banche costituisce una parte importante della legge. La misura è stata adottata per assicurare “un’equa contribuzione da parte delle banche” ai costi necessari per superare la crisi economica e finanziaria, ha cosi’ spiegato Faymann, rimanendo comunque  fermo sul fatto che i contribuenti non dovrebbero essere gli unici responsabili nel pareggiare i conti.

Evidenziando che in Austria le tasse di questo tipo sono fra le piu’ alte d’Europa, il Cancelliere Faymann ha ribadito che ciò accade proprio per assicurare che il settore finanziario si assuma la propria quota di spese necessarie al risanamento del settore bancario.

Il Cancelliere Faymann ha sottolineato come l’adozione della legge costituisce un passo fondamentale verso la stabilità finanziaria.

Il Cancelliere austriaco ha inoltre insistito sul fatto che l’obiettivo del Governo di raggiungere il pareggio in bilancio entro il 2016 può essere raggiunto solamente adottando, uno dopo l’altro, una serie di provvedimenti importanti.

Sottolineando con forza la sua opposizione contro il piano del Governo finalizzato all’aumento dei tributi alle banche, Franz Rudorfer, membro della Camera di Commercio austriaca (WKO), ha affermato che gli istituti di credito austriaci già sopportano una pressione fiscale particolarmente elevata rispetto ai loro concorrenti negli altri Stati membri dell’Unione Europea.

L’ aumento della tassa sulle banche significa che l’onere fiscale a carico delle banche nazionali raggiungerà livelli record, ha sottolineato Rudorfer, esprimendo tutto il suo criticismo sul fatto che il Governo non solo ha deciso di mantenere la tassa ma altresì di aumentarla, considerato che tutto ciò va visto nel contesto di molti altri cambiamenti, come ad esempio i requisiti patrimoniali decisamente piu’ severi per il settore creditizio, come anche la prospettiva di un fondo per la garanzia dei depositi e per la risoluzione della crisi.

Il Consiglio Ministeriale ha presentato al Parlamento la legge di modifica alle tasse affinchè questa venga esaminata. Il Cancelliere Faymann ha tuttavia ammesso che sono attese delle modifiche alle disposizioni.

La data prevista per l’entrata in vigore della nuova legge è il primo marzo.

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