I legislatori dell’Unione Europea hanno dichiarato che sarà richiesto a tutti gli stati membri di approvare le misure volte a contrastare l’utilizzo dei cosiddetti “paradisi fiscali” e di misure di pianificazione fiscale aggressiva, così come quelle per bloccare le scorciatoie fiscali.
Adottando una risoluzione in materia di evasione fiscale, i deputati del Parlamento Europeo hanno rimarcato la necessità di colmare il “buco fiscale” creato dalla perdita di entrate causata non solo dalla frode e dall’evasione fiscale, ma anche dall’elusione legittima e da attività di pianificazione fiscale “aggressiva”. È stato stimato che a causa di queste attività ogni anno vengono perse entrate pari a 1 miliardo di euro; la risoluzione adottata dal Parlamento europeo prevede che i governi si pongano l’obiettivo di dimezzare questa figura entro il 2020.
Un’altra risoluzione adottata in relazione al report annuale del Parlamento in materia di tassazione presenta le modalità in cui i governi potrebbero coordinare più efficacemente i propri sistemi fiscali. Secondo Ildiko Gáll-Pelcz, Parlamentare europeo e responsabile per questa risoluzione, l’Europa necessita di “una piattaforma comune per lo scambio di informazioni fiscali negli anni a venire e di sistemi fiscali che promuovano la crescita. Non abbiamo bisogno di più tasse, ma di più persone ed imprese che le paghino.”
Entrambe le risoluzioni richiedono agli stati membri di accordarsi su una chiara definizione, valida a livello europeo, dei “paradisi fiscali”, e di stilare una blacklist comune delle giurisdizioni che si qualificano come tali. In modo similare, dovrebbero essere attuate e rafforzate misure per prevenire che le imprese trasferiscano redditi verso queste giurisdizioni; i governi dovrebbero inoltre fare uso di tutte le fonti di informazioni a loro disposizione.
I Parlamentari hanno anche consigliato di non concedere alcun finanziamento, sia europeo che statale, alle imprese che non rispettano gli standard fiscali dell’UE, mentre le imprese che prendono parte in competizioni per l’assegnazione di appalti pubblici dovrebbe essere obbligate a fornire i dettagli relativi a qualunque sanzione o condanne legate a questioni di natura fiscale. Nei casi in cui i fornitori violino i propri obblighi fiscali, le autorità pubbliche dovrebbero avere il diritto di terminare il contratto stipulato.
Concludendo, i deputati del Parlamento Europeo vogliono che l’UE assuma un ruolo di guida nel migliorare la trasparenza fiscale ed i meccanismi per lo scambio di informazioni, raccomandando un sistema per facilitare la coordinazione in quest’area.
Le risoluzioni sono state votate in vista della riunione del Consiglio Europeo previsto per oggi. Nel corso di un intervento durante una sessione plenaria del Parlamento, il Presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso ha spiegato che i ministri discuteranno le iniziative anti-frode e anti-evasione, con l’obiettivo di ristabilire “il senso di equità che cittadini e imprese non riconoscono più in seguito alla crisi finanziaria.”
Barroso ha chiarito la sua intenzione di insistere affinché vi sia un impegno politico sullo scambio automatico di informazioni per tutte le tipologie di reddito, fissando il 1° gennaio 2015 come data termine per l’implementazione di tali meccanismi. Lavoro, pensioni e assicurazioni sono i campi già inclusi in questo progetto; Barroso vuole però estendere la nuova proposta anche ad altre tipologie di reddito, come quello da dividendi o plusvalenze capitali.
Nonostante ciò, Barroso ha avvisato che l’UE dovrà far fronte a un “divario di implementazione” di tali iniziative. Ha spiegato che le attività svolte a livello nazionale, europeo ed internazionale devono essere velocizzate e coordinate in modo più efficace. Gli stati membri dovrebbero affrettarsi ad adottare il Piano d’Azione della Commissione su evasione ed elusione, così come le Raccomandazioni relative ai paradisi fiscali ed alla pianificazione fiscale aggressiva.
Nel corso dei prossimi giorni la Commissione presenterà delle raccomandazioni per la riforma del controllo e dell’amministrazione fiscale specifiche per ogni paese.
Al termine del suo discorso, Barroso ha sottolineato l’importanza dell’incontro: “Ora è il momento di andare avanti, non con altre parole ed analisi, ma approvando ed implementando proposte ed azioni concrete.”