Ghana: il bilancio 2015 prevede una tassa speciale sul petrolio

images6476EK24Il Bilancio 2015, presentato in Parlamento nei giorni scorsi dal ministro delle finanze del Ghana, Seth Terkper, mira a ridurre l’elevato deficit fiscale del Paese, anche attraverso l’imposizione di una tassa speciale sul petrolio.

Fino ad ora i proventi del petrolio sono aumentati, anche se tale aumento di entrate e’ il risultato di un aumento di attività nell’industria e di un aumento delle imposte sul reddito delle compagnie petrolifere. Altrimenti, i ricavi sarebbero diminuiti a causa di una riduzione dei prezzi del petrolio a livello mondiale e in seguito al rallentamento dell’economia.

Il gettito fiscale nazionale è stimato a 23.9 miliardi di Cedi (7.5 milardi di dollari Usa), inferiore del 3,6% rispetto alla previsione di bilancio di 24.8 miliardi di Cedi.

Nel bilancio del 2014 si era cercato di ridurre il deficit fiscale del Ghana dal 10,1% del prodotto interno lordo nel 2013 all’8,5% del PIL nel 2014. Tuttavia, il disavanzo è rimasto elevato e per quest’anno e’ previsto al 9,5% del PIL.

L’obiettivo a medio termine del Governo è quello di ridurre il deficit fiscale progressivamente al 3,5% del PIL entro il 2017. Tale riduzione dovrà essere accompagnata da miglioramenti nella politica fiscale e da riforme dell’amministrazione finanziaria.

Nel 2015, il Governo intende attuare una serie di misure fiscali in materia di IVA e, in particolare, l’introduzione dell’IVA al 17,5% sui servizi bancari e finanziari a pagamento, così come un’aliquota IVA del 5% sugli immobili, già approvata dal Parlamento.

Inoltre, il Governo ha proposto di imporre una tassa speciale del 17,5% sul carburante, sul diesel, sul gas di petrolio liquefatto, sul gas naturale e kerosene, come parte della riforma dell’IVA, a fianco ad un cambiamento nei prezzi dei prodotti petroliferi.

Inoltre, la “National Fiscal Stabilization Levy”, addebitata al 5% sugli utili di alcune specifiche aziende, e l’imposta speciale all’importazione verra’ prolungata fino al 2017. Infine, la ritenuta alla fonte sui compensi degli amministratori sarà aumentata dal 10 al 20%.

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