Lussemburgo abbandona modello di ritenuta alla fonte “irrealistico”

Il Ministro delle Finanze del Lussemburgo, Luc Frieden, ha reso chiaro che il modello di ritenuta alla fonte “non ha alcun futuro”, come strumento per contrastare l’evasione ed assicurare la conformità fiscale nel contesto della Direttiva Fiscale sui Risparmi.

Pur ammettendo che il modello di ritenuta alla fonte è più efficace e, nel complesso, un “sistema migliore,” il Ministro delle Finanze Frieden ha insistito che questo non rappresenta più un’opzione o soluzione realistica. Frieden ha difeso il cambio di posizione del Principato, in modo particolare la decisione di applicare, a partire dal 2015, una direttiva per lo scambio automatico di informazioni in relazione ai pagamenti di interessi fatti a coloro che risiedono negli altri paesi dell’Unione Europea (UE). Frieden ha dichiarato che la decisione di cambiare posizione è stata presa alla luce delle negoziazioni in corso con gli Stati Uniti riguardo all’accordo sull’atto FATA e dell’incapacità del Parlamento tedesco di raggiungere una decisione sull’accordo di ritenuta alla fonte tra Germania e Svizzera.

Il Ministro ha spiegato che, ora che il modello di ritenuta alla fonte non ha alcun futuro, il Lussemburgo intende fare i passi necessari per garantire la certezza giuridica e determinare in modo attivo il futuro del Principato, prendendo parte agli sviluppi a livello internazionale. Frieden ha sottolineato l’importanza di assicurare che tutti i centri finanziari siano soggetti alle stesse regole; creando quindi condizioni di competizione alla pari. Il Ministro delle Finanze Frieden ha rimarcato il ruolo chiave ricoperto dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) al fine di riuscire a raggiungere questo obiettivo, facendo notare che non solo gli stati membri dell’UE, ma anche gli Stati Uniti e la Svizzera partecipano con l’OCSE. Frieden ha sottolineato l’importanza che Singapore e Hong Kong prendano parte alle negoziazioni, al fine di prevenire trasferimenti di capitali.

Concludendo, il Ministro del Lussemburgo ha sottolineato la sua convinzione che il meccanismo di scambio automatico di informazioni diventerà uno standard globale. Avvisando che la tutela della sfera privata rimane di importanza vitale, e che le informazioni devono quindi essere condivise solamente tra le amministrazioni fiscali degli stati con cui è stato concluso un accordo bilaterale, Frieden ha enfatizzato che l’obiettivo a lungo termine del Lussemburgo è quello di diventare un centro finanziario riconosciuto a livello globale e di essere in grado di attrarre i clienti internazionali, piuttosto che condurre negoziazioni isolate.

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