Dopo sei anni di trattative, gli Stati membri dell’Unione Europea hanno formalmente adottato una revisione della Direttiva sulla tassazione del risparmio, con una mossa descritta dal Commissario responsabile per le questioni fiscali Algirdas Šemeta come un importante passo avanti nella lotta contro l’evasione fiscale.
L’accordo politico e’ stato raggiunto durante un meeting del Consiglio Europeo tenutosi il 21 marzo, seguito poi dall’adozione formale dell’accordo il successivo 24 marzo.
La direttiva mira a combattere l’evasione fiscale transfrontaliera attraverso la creazione di un sistema di scambio automatico di informazioni fra le Autorità fiscali, sistema utile per l’identificazione delle persone che ricevono redditi da risparmio in uno Stato membro diverso dal proprio. La Commissione sta premendo per la riforma della direttiva dal 2008, con l’obiettivo di colmare numerose lacune estendendo il campo di applicazione di questa ai fondi di investimento, alle pensioni ed agli strumenti finanziari piu’ innovativi. La direttiva entrera’ a far parte della struttura legislativa predisposta dall’Unione Europea per l’attuazione di un nuovo standard globale sullo scambio automatico di informazioni.
Il Commissario Šemeta ha detto: “Dopo anni di stallo e’ stato raggiunto un importante obiettivo per la lotta contro l’evasione fiscale. Questo e’ un chiaro indizio che il periodo di segreto bancario e di poca trasparenza fiscale e’ giunto al termine”.
“L’evasione fiscale danneggia gravemente la sostenibilità fiscale, la tassazione equa e la libera concorrenza. La perdita di miliardi in tasse non pagate pesa sulle tasche dei contribuenti onesti. Ecco perché la lotta contro l’evasione è balzata in cima all’agenda politica di tutti nel corso degli ultimi due anni.”
Concludendo, Algirdas Šemeta ha richiesto uno sforzo finale, al fine di garantire che la lunga serie di proposte anti- evasione presentate dalla Commissione negli ultimi anni venga attuata correttamente.
Šemeta ha detto di aspettarsi di “raggiungere un rapido accordo sulla Direttiva per la Cooperazione Amministrativa, al fine di rafforzare il più possibile lo scambio automatico tra gli Stati membri”; lo stesso Šemeta ha poi aggiunto che: “e’ necessario continuare a lavorare a pieno ritmo per garantire che le imprese paghino la loro giusta quota di tasse – comprese quelle multinazionali e digitali.”
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