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La Nuova Zelanda da’ il benvenuto alle modifiche previste per l’ASEAN-Australia-New Zealand FTA

Il Ministro del commercio della Nuova Zelanda, Tim Groser, ha accolto con favore la firma di un protocollo di modifica dell’accordo che istituisce la zona di libero scambio tra l’ASEAN, l’Australia e la Nuova Zelanda (AANZFTA).

“Le modifiche contenute nel protocollo renderanno l’AANZFTA più business-friendly, trasparente e flessibile”, ha detto Groser.

Mr Groser e altri ministri dell’economia dell’AANZFTA hanno firmato il protocollo il 27 agosto 2014, in un incontro a Nay Pyi Taw, Myanmar.

Mr Groser ha specificato che “tali cambiamenti e modifiche riguardano soprattutto specifiche regole sull’origine del prodotto e i certificati sui requisiti di origine”.

Il protocollo sarà ora sottoposto al processo di esame dei trattati.

Si prevede che il protocollo entrerà in vigore all’inizio del 2015, non appena conclusi i negoziati in materia di requisiti di implementazione.

L’AANZFTA è stato firmato nel 2009 ed e’ entrato in vigore per la Nuova Zelanda nel 2010.

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Grecia: il Primo Ministro prevede tagli fiscali

Il primo ministro greco, Antonis Samaras, ha affermato che i dettagli di una “road map” per la riduzione delle imposte saranno svelati nei prossimi mesi, durante un discorso in cui ha annunciato alcuni tagli fiscali iniziali definendoli “un primo passo”.

Parlando ad una fiera a Salonicco, Samaras ha dichiarato che l’economia della Grecia sta migliorando per la prima volta in sei anni. Tuttavia, ha promesso che la Grecia non sarebbe tornata a deficit incontrollati, e che quindi eventuali riduzioni di imposte dovranno essere graduali.

Ha annunciato che la tassazione sul gasolio da riscaldamento del paese sarà ridotta del 30%, come anche quella di solidarietà sui redditi personali verrà ridotta. Ha rivelato che la “road map” includerà piani per la riduzione dell’aliquota superiore d’imposta sul reddito delle persone fisiche dal 42 al 32 %; una riduzione del 10% sull’imposta sulle società, fino al 15 %; oltre a tagli sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) e sulla tassazione sulla proprietà.

A seguito del discorso del Primo Ministro sono intercorsi recenti colloqui tra la Troika dei creditori internazionali ed i funzionari greci a Parigi. Sebbene la Grecia avesse sperato di ottenere il permesso per i tagli, la Troika deve ancora approvare le proposte. La troika ha chiesto un regime semplificato d’IVA alla Grecia, in particolare ad un’aliquota del 19% circa, in calo dal 23 % al momento, ed un minor numero di aliquote ridotte ed esenzioni.

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Italia: Renzi promette tagli fiscali nel prossimo bilancio

In un’intervista televisiva, il primo ministro italiano Matteo Renzi ha dichiarato che la legge finanziaria italiana del 2015 (Legge di Stabilità) comprenderà alcuni tagli fiscali, che devono essere finanziati da riduzioni della spesa pubblica.

Attraverso una diminuzione della spesa pari a 20 miliardi di Euro (25.8 miliardi di dollari Usa) il governo sarà in grado di garantire alcuni tagli alle “imposte in materia di occupazione”, ha detto Renzi, ma i fondi saranno necessari anche per aumentare la spesa in settori specifici, in particolare nel settore dell’istruzione.

Renzi ha sottolineato che il Governo “ha le mani legate” soprattutto a causa delle cupe previsioni che riguardano l’economia italiana, con una crescita stagnante prevista per il 2014.

La detrazione di 80 Euro mensili dall’imposta sul reddito, novita’ introdotta nel maggio di quest’anno, rimarrà nel prossimo futuro per i dieci milioni di persone che gia’ ne stanno beneficiando, ma e’ stato specificato che e’ al momento impossibile offrire incentivi ad un maggior numero di contribuenti.

Matteo Renzi ha inoltre confermato che il bilancio 2015 vedrà una ulteriore riduzione dei contributi. A suo dire, ci sarebbero due opzioni: o diminuire i contributi previdenziali o tagliare ulteriormente il tasso di imposta regionale sulle attività produttive (IRAP), sulla base di una riduzione del 10 per cento introdotta all’inizio di quest’anno.

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UK: rinuncia al rappresentante fiscale per le società di Gibilterra e le imprese di gioco dell’Isola di Man

HM Revenue and Customs (HMRC) ha confermato di aver raggiunto accordi con Gibilterra e l’Isola di Man al fine di consentire alle imprese di quei territori di non nominare un rappresentante fiscale nel Regno Unito. L’accordo si riferisce alle imprese colpite dalle imminenti modifiche alla tassazione sul gioco Remote Gaming Duty (RGD), pool betting duty (nel campo delle scommesse) (PBD), o general betting duty (gioco d’azzardo) (PBD), dal 1 dicembre 2014, nel Regno Unito.

Dal 1° dicembre 2014, il Regno Unito inizierà a tassare i profitti dei bookmakers sulla base del “luogo di consumo”, come parte delle riforme poste dal governo per garantire i ricavi derivanti dalle attività del settore del gioco offshore nel mercato del Regno Unito.

In una comunicazione dell’8 settembre 2014, HMRC ha affermato che qualsiasi attività commerciale non esercitata all’interno di un gruppo e con sede al di fuori dell’Unione europea deve nominare un rappresentante fiscale, se soggetto a tassazione di cui sopra, dopo il cambiamento del 1 dicembre, con qualche eccezione.

HMRC ha inoltre spiegato che: “Le autorità di Gibilterra hanno accettato di far rispettare eventuali debiti di gioco in UK sostenuti dagli operatori con sede in Gibilterra. Come tale, gli operatori con sede in Gibilterra non sono tenuti a nominare un rappresentante nel Regno Unito. Il Regno Unito ha raggiunto un accordo simile con l’Isola di Man. Infatti, gli operatori con sede nell’Isola di Man non sono tenuti a nominare un rappresentante fiscale in questo momento.” “Il Regno Unito è attualmente impegnato in un confronto con gli Stati di Guernsey e Alderney al fine di fare un accordo simile. Finora, le discussioni sono ad una fase iniziale“, ha detto.

HMRC ha pubblicato nuovi Annunci sulla somministrazione di ciascuna delle imposte dopo il 1 Dicembre 2014: GBD nella comunicazione 451A, PBD nella comunicazione 147A, e RGD nella comunicazione 455A.

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UE: L’Ucraina si prepara a ratificare l’accordo di associazione

L’Unione Europea e l’Ucraina hanno confermato l’intenzione di ratificare simultaneamente il loro accordo bilaterale di associazione (Association Agreement) durante la seduta del Parlamento Europeo dal 15 al 18 settembre.

Il Ministero degli Affari Esteri dell’Ucraina ha rilasciato una dichiarazione il 30 agosto 2014 per confermare l’accordo. Entrambe le parti sono desiderose di concludere l’accordo prima della scadenza del regolamento UE n. 374/2014 del 16 aprile 2014, che prevede la riduzione o l’eliminazione dei dazi doganali sulle merci originarie dell’Ucraina per un periodo temporaneo, al massimo fino al primo novembre 2014.

Secondo i termini dell’Association Agreement, le due parti dovranno stabilire progressivamente una zona di libero scambio nel corso di un periodo transitorio della durata massima di dieci anni, a partire dalla data di entrata in vigore dell’accordo. Ad entrambe le parti sarà impedito introdurre nuovi dazi doganali ed altre imposte, alcune tariffe saranno immediatamente abrogate, ed altre verranno gradualmente eliminate.

La ratifica dell’accordo è stata concordata nel corso di un incontro a Bruxelles tra il Presidente dell’Ucraina, Petro Poroshenko, e il Presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz. Il Ministero degli Affari Esteri, Martin Schulz, si recherà in visita in Ucraina il 12 settembre in segno di solidarietà nei confronti dell’Ucraina.

Il 30 agosto 2014 l’Unione Europea ha inoltre pubblicato nella Gazzetta ufficiale la decisione del Consiglio del 16 giugno 2014 di applicare provvisoriamente accordi di associazione aggiuntivi con la Moldova e la Georgia.

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Angola: l’FMI raccomanda l’IVA

L’Angola dovrebbe introdurre l’imposta sul valore aggiunto (IVA) per completare la riforma fiscale non-oil recentemente adottata, afferma il Fondo Monetario Internazionale (FMI).

La riforma fiscale non-oil, da tempo attesa, è stata approvata dall’Assemblea Nazionale il 4 luglio 2014. Il FMI ha accolto con favore il pacchetto come “un passo cruciale verso la riduzione della dipendenza dalle entrate derivanti dal petrolio.”

Dopo aver ottenuto un surplus negli ultimi quattro anni, le autorità prevedono un disavanzo di bilancio complessivo di circa il quattro per cento del PIL nel 2014, riflettendo un calo del dieci per cento dei proventi da petrolio nel corso del primo trimestre del 2014. “Mentre è improbabile un fenomeno permanente, sono stati compiuti passi significativi nella riforma fiscale non-oil secondo la legislazione fiscale recentemente approvata, volta a diversificare le fonti dei proventi non-oil “, dichiara il FMI.

La riforma ha previsto l’adozione di tre leggi: il codice fiscale generale, il codice di procedura fiscale, ed il codice di riscossione delle imposte. Inoltre, sono state introdotte modifiche alle imposte sui redditi personali e delle società per rilanciare i consumi e gli investimenti.

L’aliquota d’imposta sulle società è stata ridotta da 35 a 30%, mentre la soglia d’imposta sul reddito delle persone fisiche è stata aumentata da 25.000 a 34.450 Kwanza (USD353) reddito mensile. Allo stesso tempo, la base fiscale è stata ampliata eliminando le scappatoie. Inoltre, un condono fiscale parziale per alcuni debiti fiscali precedenti a dicembre 2012 è stato approvato.

Il personale accoglie con favore la recente approvazione dei decreti fondamentali che compongono la riforma fiscale non-oil. L’approvazione di questa legislazione deve essere seguita da miglioramenti nell’amministrazione e legislazione tributaria e doganale per realizzare pienamente la riscossione di entrate non petrolifere. Potrebbe essere introdotta l’IVA, a tempo debito e, se attuata con diligenza, fornirebbe entrate più stabili per il bilancio, riducendo così la dipendenza dalle entrate petrolifere e proteggere il bilancio dalla volatilità dei proventi dapetrolio“, il FMI ha concluso.

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Indonesia: necessita’ di modificare le tasse sull’energia

La Banca Mondiale ha raccomandato alle autorità indonesiane di riorganizzare le politiche fiscali per incoraggiare l’uso sostenibile delle risorse naturali della nazione.

Il rapporto afferma che le politiche riguardanti il gettito fiscale e non fiscale del Paese e le formule di bilanciamento fiscale sembrano favorire l’esaurimento delle risorse, in quanto premiano i governi distrettuali sulle entrate da risorsa e non la prestazione o la gestione. E’ stato inoltre evidenziato come il governo sotto-tassi il settore della selvicoltura e della pesca.

Secondo il report, l’agricoltura, la selvicoltura e il settore minerario contribuiscono ad apportare all’incirca il 25 per cento del prodotto interno lordo dell’Indonesia (PIL) e circa il 30 per cento delle entrate complessive di bilancio del governo. Nel 2005, le imposte sugli utili da petrolio e gas hanno rappresentato il 7% delle entrate, mentre le entrate non fiscali sui ricavi delle risorse naturali hanno rappresentato il 22% delle entrate dello Stato.

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UK: agevolazioni fiscali per le compagnie teatrali di produzione

Circa 250 compagnie teatrali di produzione del Regno Unito possono ora vantare una detrazione sulle società o un credito d’imposta dopo l’introduzione di un nuovo regime di sgravio fiscale dal 1° settembre.

L’agevolazione fiscale è stata annunciata nell’Autumn Statement 2013 dal Cancelliere George Osborne, vale fino al 25% delle spese ammissibili per le produzioni itineranti ed il 20% per tutte le altre produzioni.

Solo i costi direttamente sostenuti nell’allestire una produzione sono ammissibili. Coloro che forniscono prestazioni devono essere in grado di dimostrare che sono del tutto, o prevalentemente, per la riproduzione di un ruolo dal vivo, e che la presentazione di spettacoli dal vivo è l’oggetto principale, o uno degli oggetti principali, delle attività della società di produzione. Una produzione può qualificarsi come touring se vi è l’intenzione ad esibirsi in sei o più locali o se la compagnia presenta 14 spettacoli in due o più locali.

Osborne ha commentato: “Voglio assicurarmi che i nostri teatri continuino a prosperare e che gli sgravi fiscali introdotti rafforzino il sostegno del governo per questo importante settore. Abbiamo introdotto con successo sgravi fiscali per sostenere i settori creativi, come i film, high-end TV, animazione e videogiochi.

“Questo dimostra come un sostegno mirato è in grado di fare la differenza nella promozione della cultura britannica e nel modo in cui il Regno Unito è considerato a livello internazionale.”

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Liechtenstein: HMRC limita l’accesso ai servizi di divulgazione

HM Revenue and Customs (HMRC) e il governo del Liechtenstein hanno apportato delle modifiche al Liechtenstein Disclosure Facility (LDF) per limitarne la sua disponibilità.

La LDF offre condizioni di pagamento favorevoli ai contribuenti britannici che dichiarano volontariamente passività fiscali relative a beni situati in Liechtenstein. Tuttavia, il LDF è stato utilizzato da persone che cercano di regolarizzare altre attività, comprese quelle originariamente detenute in altre giurisdizioni.

HMRC ha detto che alcuni datori di lavoro che hanno usufruito dell’Employee Benefit Trusts (EBTs), per evitare la tassazione, hanno cercato di utilizzare il LDF per ridurre il carico fiscale. I cambiamenti annunciati il 14 agosto 2014, stanno ad indicare che gli utilizzatori dell’EBT e di altri accordi di elusione secondo il Disclosure of Tax Avoidance Schemes (DOTAS) non possono usufruire di tutti gli aspetti del servizio.

Questi utenti saranno ancora in grado di accedere al servizio, ma su base limitata. Questo permetterà l’immunità dai procedimenti giudiziari ed un servizio su misura con HMRC, ma gli utenti non guadagneranno alcun vantaggio finanziario secondo l’LDF.

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