Le leggi fiscali non definiscono il termine “residenza fiscale”, né forniscono le condizioni in base alle quali un’entità non costituita localmente (o un’impresa straniera) può essere residente in Vietnam. In base alle attuali disposizioni della legge dell’Enterprise Income Tax (EIT), si può interpretare che un’impresa è considerata fiscalmente residente in Vietnam se è stabilita in base alla legge vietnamita.
Una stabile organizzazione delle imprese straniere viene determinata in base alla Legge EIT, che definisce stabile organizzazione un’impresa che presenta i seguenti elementi:
- una filiale, un ufficio di gestione, una fabbrica, un’officina o un mezzo di trasporto;
- una miniera, un pozzo di petrolio o di gas o un luogo di estrazione di risorse naturali;
- un cantiere, un progetto di costruzione, assemblaggio o installazione;
- uno stabilimento che fornisce servizi, compresi i servizi di consulenza, tramite dipendenti o altro personale;
- un’agenzia della società offshore; e
- un rappresentante in Vietnam che abbia l’autorità di stipulare contratti a nome della società offshore, oppure che effettui regolarmente consegne di beni o prestazioni di servizi in Vietnam.
Se le imprese straniere sono residenti in un paese con il quale il Vietnam ha un trattato fiscale effettivo, la valutazione della stabile organizzazione sarà in accordo con il trattato fiscale. Le imprese straniere di questi paesi possono chiedere l’esenzione dall’IET sui redditi d’impresa in Vietnam in conformità alle disposizioni del trattato fiscale in materia, nel rispetto di determinate procedure, a condizione che le attività in questione non costituiscano una stabile organizzazione.
Attualmente, gli impegni assunti dal Vietnam nell’ambito dell’Organizzazione Mondiale del Commercio consentono alle imprese straniere in determinate aree di servizi di aprire filiali in Vietnam, mentre tale autorizzazione per altre aree di servizi potrebbe essere introdotta gradualmente in un secondo momento (ad esempio, assicurazioni non vita, titoli, computer e servizi correlati, servizi di consulenza manageriale, costruzioni e franchising). Tuttavia, nella pratica, il governo ha permesso solo agli studi legali e alle banche straniere di aprire filiali in Vietnam. Le filiali in Vietnam sono unità dipendenti di società straniere che operano sulla base di un certificato di stabilimento rilasciato dall’autorità competente per il rilascio delle licenze.
Gli appaltatori stranieri impegnati in lavori di costruzione in Vietnam possono ottenere permessi di appaltatore rilasciati dall’autorità competente per il rilascio delle licenze e quindi possono aprire uffici di gestione in Vietnam.
Le imprese straniere con sede in Vietnam, che adottano il sistema contabile vietnamita e hanno un codice fiscale (ad esempio, filiali, appaltatori stranieri con permessi di appaltatore) rilasciato dalle autorità fiscali, sono soggette all’EIT con un’aliquota del 20% del reddito effettivamente valutabile, che è la stessa aliquota prevista per le imprese costituite secondo la legge vietnamita.
In caso contrario, saranno imposte aliquote fiscali dell’1, 2 o 5 percento sui ricavi dell’impresa straniera derivanti dal Vietnam e sui ricavi derivanti al di fuori del Vietnam relativi alle attività della stabile organizzazione.