Jean Claude Juncker ha detto ai membri del Parlamento europeo (MEPs) che le norme vigenti in materia di tassazione delle società sono “inadatte allo scopo e ingiuste”.
Il Presidente della Commissione Europea ha fatto questa osservazione il 17 settembre nel corso di una riunione congiunta dei comitati per le decisioni fiscali e per gli affari economici e monetari. Juncker ha spiegato che, con le norme vigenti, alcune societa’ risultano penalizzate mentre altre “traggono dei vantaggi nascondendosi dietro ad una varietà di norme nazionali”. Juncker ha pertanto chiesto “di osservare con maggiore attenzione il comportamento delle imprese multinazionali e l’atteggiamento di queste ultime di fronte alle differenze tra i vari Paesi”. Juncker ha spiegato che cio’ permetterebbe alla Commissione di “creare un po’ di ordine”.
Secondo Juncker, “il mercato interno è incompleto nel settore della tassazione delle società”. Ha sottolineato la necessità di procedere verso un’armonizzazione fiscale, evidenziando che i sistemi armonizzati utilizzati per la riscossione dell’IVA e delle accise sono la dimostrazione che l’adozione di un approccio comune è cosa possibile. Egli ha poi aggiunto che l’Unione Europea dovrebbe andare avanti con i piani per la creazione di una base imponibile comune per l’imposta sulle societa’.
Il Presidente ha raccomandato al Consiglio Europeo di istituire un comitato in materia di tassazione, simile a quello per le questioni economiche e finanziarie.
Juncker è stato anche interrogato circa il suo precedente ruolo di Ministro delle Finanze del Lussemburgo.
Questi ha risposto che, durante la sua permanenza in carica, ha incontrato le imprese multinazionali, ma non ha mai affrontato con queste ultime le varie questioni fiscali.
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