L’Ungheria ha sospeso il progetto di imporre una nuova imposta ai fornitori di servizi Internet, dopo che la recente proposta di fissare un importo massimo da pagare non era servita a placare le proteste.
Parlando a Radio Kossuth, il primo ministro Victor Orbán ha evidenziato come il dibattito avesse preso una piega sbagliata e come non vi fosse piu’ una base comune per proseguire con la proposta.
Il Primo Ministro ha ancora una volta sottolineato che l’intenzione era quella di estendere l’imposta sulle telecomunicazioni pagata dai fornitori, piuttosto che imporre una nuova tassa sugli utenti.
Il progetto iniziale prevedeva di tassare l’utilizzo dei servizi internet ad un tasso di 150 fiorini ungheresi (valore corrispondente a 0.61 dollari Usa) ogni gigabyte. In seguito all’aumento delle proteste, il Governo aveva detto che l’imposta non avrebbe superato i 700 fiorini ungheresi al mese per l’utilizzo di internet da parte delle persone fisiche e i 5,000 fiorini al mese per l’utilizzo da parte delle imprese.
Orbán ha aggiunto che a gennaio si terra’ una consultazione nazionale sul tema.
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