Il Chartered Institute of Taxation (CIOT) ha consigliato al Regno Unito di adottare un approccio “ibrido” sulla devoluzione scozzese che consente il pieno decentramento di alcune imposte, e l’eventuale assegnazione di una quota di entrate da imposte riscosse in Scozia.
Nell’adesione alla Smith Commission on devolution, il CIOT mette in guardia contro una politica del “tutto ciò che può essere decentrato, dovrebbe essere decentrato”.
Moira Kelly, Chair of the CIOT’s Scottish Technical Sub-Committee, ha sostenuto che: “se i costi di riscossione e la complessità dell’amministrazione militano contro la logica fiscale di devolvere alcune imposte, allora ha molto più senso aspettare che l’ago della bilancia punti in direzione opposta. Infatti, non avrebbe del tutto senso, se i benefici acquisiti dal decentramento siano di poco superiori ai costi di riscossione, sfidando uno dei principi chiave della tassazione”.
Kelly ha aggiunto che i candidati ovvi ai fini del decentramento saranno le imposte il cui evento determinante ai fini della tassazione sia avvenuto in Scozia. A tal fine, la tassazione sulle transazioni su terreni ed edifici e quella sulle discariche sono già state devolute. Il decentramento della tassazione sui redditi delle persone giuridiche, inclusa l’imposta sulle società, presenta un gran problema perché tale attività potrebbe verificarsi solo in parte in Scozia.
Il CIOT ha inoltre suggerito che l’assegnazione del gettito fiscale sarebbe meglio considerata, e in seguito realizzata, una volta che siano definite chiaramente le entrate attribuibili alla Scozia. Cio’ non e’ ritenuto possibile sull’imposta sul valore aggiunto (IVA) o sull’imposta sulle società.
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