La Commissione europea chiede al Portogallo di porre fine alla tassazione discriminatoria delle imprese non residenti.
Le imprese aventi la loro sede legale o di direzione effettiva fuori dal Portogallo sono soggette all’imposta sulle società per il reddito ottenuto in Portogallo. Alla pari di altri contribuenti, tali imprese possono godere di una serie di benefici fiscali. Tali benefici tuttavia non vengono accordati nel caso in cui più del 25% del capitale delle suddette imprese non residenti sia di proprietà di cittadini portoghesi residenti.
La Commissione europea ritiene che l’applicazione di un trattamento fiscale differente alle imprese non residenti, basato sulla residenza dei partecipanti al capitale, rappresenti un ostacolo alla libera circolazione dei capitali. La richiesta della Commissione assume la forma di un parere motivato. In mancanza di una risposta soddisfacente entro due mesi, la Commissione potrà adire la Corte di giustizia dell’UE.
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