Il Primo Ministro spagnolo, Pedro Sanchez, si è impegnato a riformare le norme fiscali dell’imposta sulle società in modo tale che le società paghino un tasso d’interesse effettivo non inferiore al 15%.
Presentando il piano economico biennale del nuovo Governo socialista di fronte al Parlamento il 17 luglio, Sanchez ha proposto che, limitando l’uso delle detrazioni, avrebbe cercato di garantire che le società pagassero le aliquote fiscali aziendali effettive più vicine al tasso primario del 25%.
Sanchez ha affermato, inoltre, che il Governo intende reprimere l’elusione e l’evasione fiscale legiferando al fine di impedire l’ulteriore utilizzo di condoni fiscali e redigendo un nuovo elenco di giurisdizioni considerate dal Governo come “paradisi fiscali”.
Sanchez è diventato Primo Ministro il 2 giugno a seguito di un voto di sfiducia nel suo predecessore Mariano Rajoy, sebbene il partito socialista detenga solo 84 seggi in un’assemblea da 350 posti in Spagna. Sanchez ha promesso di sciogliere il Parlamento ed indire nuove elezioni.
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