Regno Unito – UE: La confusione attorno alla questione Brexit

Mancano quattro mesi all’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e nonostante ciò non abbiamo ancora capito il significato che questa avrà, né per la popolazione del Regno Unito né tantomeno per la comunità imprenditoriale. Che effetti avrà sulle frontiere e quindi sul commercio? Che conseguenze ci saranno sui nostri obblighi legali e fiscali? Quali contratti dovranno essere rinnovati per quelle imprese aventi sede negli altri Stati europei? La data effettiva è davvero marzo? Molte persone possono provare a rispondere alle prime tre domande, ma nessuno, compresi i poilitici britannici e europei, è in grado di rispondere all’ultima.

Una cosa è certa –  se e quando la Brexit diventerà effettiva, le ripercussioni sugli obblighi contrattuali di una organizzazione saranno enormi. Ancora piu’ importante, il costo operativo in termini di risorse sarà ancora piu’ elevato. Prendiamo come esempio una delle principali Investment Bank, la quale ha individuato ben 19.000 contratti da modificare, e per ciascun contratto un tempo medio di 4 giorni. Questo esempio solo per farsi un’idea del tempo necessario che si dovrebbe avere a disposizione per completare detto compito, e solo per una banca!

Moltiplicando tutto questo per il numero di organizzazioni che si occupano di contratti transfrontalieri e subito ci troviamo davanti ad un problema di dimensioni esorbitanti.

L’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea creerà, fra gli altri, anche il tipo di problema descritto sopra. Senza l’impiego di soluzioni basate sulla tecnologia, è pertanto impossibile che un’organizzazione con un numero significativo di contratti transfrontalieri possa risolvere il problema: semplicemente non ci sono abbastanza risorse per affrontarlo manualmente.

Di conseguenza, il rischio associato ai contratti interessati sara’ messo in gioco per un po’ a meno che non si riesca a trovare una soluzione.

Fortunatamente, esistono delle soluzioni relative alla gestione dei contratti che possono contribuire a rimediare in modo significativo al problema.

I progressi dell’informatica hanno fatto sì che i programmi volti all’estrazione dei dati possano identificare ed estrarre i contratti interessati (anche quelli in formato cartaceo) e inserirli in un registro sicuro. Una volta che i contratti vengono trasformati in dati strutturati, questi possono essere controllati, segnalati e infine modificati. Infatti, con sistemi di questo tipo diventa piu’ semplice creare ed approvare un emendamento che soddisfi la necessità di rinnovare i contratti per un’impresa europea e quindi attuare l’emendamento in blocco.

Saranno in questo modo sufficienti anche solo 5 minuti per contratto e in questo modo, riprendendo l’esempio della Investment Bank, i tempi saranno ridotti del 99,999%.

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