Alla vigilia della data di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, si stanno intensificando i preparativi per garantire che il sistema online del Settlement Scheme sia pronto per la data del “go live” in marzo 2019.
Finora sono state condotte varie fasi di test con categorie limitate di candidati ammissibili. Tuttavia, la fase sperimentale più ampia ora in funzione permette ai cittadini dell’UE e membri della famiglia in possesso della carta di residenza biometrica di presentare la domanda utilizzando il nuovo sistema.
Durante la fase di test corrente, è necessario utilizzare l’app Home Office ID verification. Ciò rappresenta ancora un problema per un numero di potenziali candidati, in quanto l’app rimane incompatibile con i dispositivi Apple ed è quindi disponibile solo sulla piattaforma Androide.
Quando il Settlement Scheme sarà pienamente operativo nel marzo 2019, si prevede che i candidati saranno in grado di presentare documenti cartacei – a differenza delle copie scansionate tramite l’app – qualora desiderino farlo.
In una recente dichiarazione al Parlamento, Theresa May ha confermato che la quota di iscrizione di £ 65 prevista nell’ambito dello Scheme sarà annullata. Questo sarà anche un vantaggio per il numero significativo di datori di lavoro che si erano già impegnati pubblicamente a sostenere questo costo per conto dei propri dipendenti.
Siccome il Regno Unito è membro dell’Unione Europea, esistono essenzialmente due tipi di immigrazione basata sul lavoro che operano in parallelo nel Regno Unito.
Da un lato, abbiamo il sistema che si applica ai cittadini dell’UE, dello Spazio Economico Europeo e svizzeri, in cui la nazionalità è il principale criterio di ammissibilità e le capacità di una persona sono irrilevanti per il loro status di immigrazione.
D’altro lato, abbiamo il sistema che si applica ai cittadini extra UE /SEE e Svizzera, in cui devono essere soddisfatti determinati criteri come sponsorizzazione, livello di abilità, salario e possibilità di mantenimento, prima che a tali individui sia dato il permesso di lavorare nel Regno Unito.
In base alle proposte recentemente emesse dal governo nel White Paper, un nuovo sistema di immigrazione post Brexit dovrebbe essere implementato a partire da gennaio 2021 in poi, ponendo effettivamente fine alla libera circolazione.
In tal modo, tutti i cittadini UE, SEE, svizzeri e extra comunitari saranno inclusi nello stesso quadro normativo.
Altri elementi chiave delle proposte includono:
- Il livello minimo di competenze per un ruolo sponsorizzato da ridurre dal grado RQF6 (Regulated Qualifications Framework) al grado RQF3 (=livello A);
- L’abolizione dei requisiti pubblicitari obbligatori nell’ambito del Resident Labour Market Test;
- Consultazione per quanto riguarda il livello attuale del salario minimo annuale per la sponsorizzazione di £ 30.000;
- Riforma del processo di sponsorizzazione per renderlo più user friendly, più semplice e conveniente per gli utenti; e
- creare una categoria transitoria di lavoratori poco qualificati per aiutare i datori di lavoro alle future carenze di manodopera poco qualificata proveniente dell’UE. Non e’ richiesta la sponsorizzazione per i lavoratori di questa categoria da parte di un datore di lavoro, ma questi avrebbero un permesso di lavorare nel Regno Unito valido per 12 mesi a cui dovrebbe seguire un periodo di “riflessione” di 12 mesi al di fuori del Regno Unito prima di poter presentare una nuova domanda in questa categoria.
Il governo ha promesso un anno di consultazioni prima di pubblicare le proposte che definiscono i dettagli del futuro sistema, l’Immigration Rules.
Nel frattempo, un controllo del personale UE / SEE / svizzero rimane comunque prudente.
Le proposte suggeriscono che sarà necessaria una licenza di sponsor da parte dell’Home Office per assumere i cittadini UE / SEE / svizzeri che non detengono lo status Settled o Pre-settled dal 2021 in poi.
Una tale licenza potrebbe essere vantaggiosa per il futuro delle aziende che pensano di assumere cittadini europei o svizzeri nel prossimo futuro.
La Law Commission ha avviato un processo di consultazione pubblica in relazione all’immigrazione nel Regno Unito. Gli elementi chiave delle proposte includono:
• Consolidamento delle regole esistenti, per renderle più facili da seguire per i candidati;
• Ridurre le aree di sovrapposizione al fine di avere più chiarezza; e
• Limitare il numero di volte all’anno in cui è possibile modificare le regole.
Nelle circostanze attuali, le norme in materia di immigrazione vengono spesso modificate più volte all’anno con un preavviso minimo.
Una ricerca condotta dal quotidiano The Guardian suggerisce che sono stati fatte circa 5.700 modifiche a tali normne dal 2010 ad oggi.
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