Dopo ripetuti rinvii, il governo britannico ha pubblicato le nuove disposizioni che regoleranno i controlli alle frontiere sulle importazioni di merci provenienti dall’UE. Gia’ dalla fine del periodo di transizione, il 31 dicembre 2020, ci si aspettava che il governo britannico introducesse controlli completi alle frontiere sulle importazioni dall’UE, in linea con l’approccio adottato per le merci provenienti dal resto del mondo. Tuttavia, questo processo è stato soggetto a ripetuti rinvii. La ragione principale dei ritardi è stata la preoccupazione che ulteriori controlli avrebbero inciso negativamente sul processo di approvvigionamento delle merci.
Il governo ha ora pubblicato una bozza di piano per allineare i controlli sulle importazioni dell’UE a quelli del resto del mondo. Le dichiarazioni di sicurezza e protezione saranno richieste a partire dal 31 ottobre 2024 e questo si applicherà a tutti i tipi di merci. Per le imprese che importano prodotti agroalimentari dall’UE, i controlli saranno introdotti gradualmente come segue:
31 ottobre 2023: certificati sanitari e/o fitosanitari da estendere a prodotti animali, piante, prodotti vegetali e alimenti e mangimi ad alto rischio di origine non animale a medio rischio.
31 gennaio 2024: controlli d’identità e fisici documentali e basati sul rischio da estendere alla stessa gamma di prodotti (NB: per i prodotti a medio rischio, i controlli fisici saranno effettuati solo nell’1-30% dei casi, rispetto al tasso di ispezione del 100% per i prodotti ad alto rischio).
Forse consapevole dell’impatto che i ripetuti rinvii hanno avuto sulla sua credibilità, la bozza del documento sottolinea che è “ferma intenzione” del Governo procedere con il traguardo del 31 ottobre 2023 per i prodotti agroalimentari sopra indicato e che le aziende dovrebbero iniziare a prepararsi ora. Il periodo di consultazione sulla bozza di piano termina il 19 maggio 2023.
Le importazioni dall’UE saranno soggette agli stessi controlli delle importazioni dal resto del mondo. Ciò comporta un aumento della burocrazia per le importazioni dall’UE, anche se varie semplificazioni e miglioramenti dei processi di controllo alle frontiere fanno sì che le importazioni dal resto del mondo possano beneficiare di una riduzione della burocrazia.
Per le imprese che dipendono dalle importazioni dall’UE, ci sono due conseguenze pratiche fondamentali da tenere presenti:
Problemi dovuti all’introduzione di nuovi controlli
Sebbene sia utile che i controlli vengano introdotti gradualmente, molte aziende potrebbero incontrare difficolta’ ad aseguarsi alle nuove regole, in particolare intorno al quarto trimestre del 2023, al primo trimestre del 2024 e al quarto trimestre del 2024.
L’impatto sul groupage per i prodotti agroalimentari
Il “groupage” è il trasporto di merci su cui si fa affidamento insieme a prodotti diversi, in un “carico misto” (che spesso è più efficiente e quindi più economico). Come il Governo chiarisce nella sua bozza di piano, i cambiamenti per i prodotti agroalimentari potrebbero significare che per tali merci il groupage non sia più praticabile (in quanto esporrebbe le altre merci del carico a potenziali ritardi dovuti a ispezioni fisiche, ecc.). Questo probabilmente comportera’ un aumento dei costi.
I fornitori dell’UE potrebbero non essere a conoscenza dei cambiamenti previsti. Il rischio è che se le merci arrivano al confine senza la corretta documentazione possano essere respinte, con conseguenti ritardi e costi aggiuntivi.