La High Court si e’ pronunciata in favore dell’Autorità indipendente di controllo per gli accordi sui diritti dei cittadini (IMA) nella judicial review promossa contro il governo, in cui IMA sosteneva che il Regno Unito stava illegittimamente attuando i suoi obblighi nell’ambito dell’Accordo di Recesso.
Nell’ambito dell’EU Settlement Scheme, i cittadini europei e i loro familiari che hanno ottenuto un permesso di soggiorno limitato della durata di 5 anni (Pre-Settled Status) devono presentare un’ulteriore domanda per ottenere un permesso di soggiorno a tempo indeterminato (Settled Status) prima che il loro permesso scada.
In alternativa, sono tenuti a prolungare il loro permesso a tempo determinato, se non soddisfano tutte le condizioni necessarie per richiedere il Settled Status, nell’ambito dell’Appendix UE o tramite diverso percorso.
La mancata presentazione di una domanda in tempo utile comporta che tali soggetti siano considerati da Home Office come overstayer, perdendo quindi il diritto di rimanere legalmente nel Regno Unito.
Il giudice ha ritenuto che questo approccio fosse illegittimo in quanto l’Accordo di recesso non consentiva a Home Office di imporre una simile condizione ai diritti dei cittadini interessati. Ciò in considerazione dell’articolo 13 dell’Accordo di recesso, che riguarda i diritti di soggiorno. In particolare, è stato invocato l’articolo 13, paragrafo 4, che stabilisce che lo Stato ospitante non può imporre ai soggetti di cui ai paragrafi 1, 2 e 3 limitazioni o condizioni per l’ottenimento, il mantenimento o la perdita del diritto di soggiorno diverse da quelle previste dall’articolo. Non è prevista alcuna discrezionalità nell’applicare le limitazioni e le condizioni previste da tale articolo, se non a favore della persona interessata.
Il giudice ha ritenuto che il significato dell’articolo 13 dell’Accordo di recesso vieti l’imposizione di limitazioni o condizioni per ottenere, mantenere o perdere il diritto di soggiorno diverse da quelle espressamente stabilite nell’Accordo. La mancata presentazione di un’ulteriore domanda non costituisce una limitazione o una condizione per il mantenimento dei diritti di soggiorno previsti dall’Accordo di recesso.
Ciò significa che dopo aver ottenuto il Pre-Settled Status, tale status e il diritto di soggiorno non possono essere persi se non si presenta in tempo una nuova domanda.
In altre parole, sebbene l’Accordo di recesso fornisca indicazioni per il riconoscimento iniziale del diritto di soggiorno, non prevede un’ulteriore verifica per il mantenimento di tale diritto.
L’analisi del tribunale e’ poi proseguita con riferimento all’interpretazione dell’articolo 18 dell’Accordo di recesso. Tale articolo prevede che le persone debbano presentare domanda per ottenere un nuovo permesso di soggiorno a tempo indeterminato. Il giudice ha ritenuto che non vi fosse alcuna base per interpretare l’Accordo di recesso come un obbligo di presentare una seconda domanda per ottenere un nuovo permesso di soggiorno.
Il giudice ha poi affermato che una persona a cui è stato concesso il Pre-Settled Status nel Regno Unito dovrebbe ottenere automaticamente il diritto di risiedere in modo permanente nel Regno Unito, a condizione che ivi abbia vissuto legalmente per un periodo continuativo di 5 anni.
La decisione della High Court ha l’effetto di proteggere i diritti di numerosi cittadini europei che hanno accesso all’EUSS. La mancata presentazione di una domanda di passaggio al Settled Status li esporrebbe altrimenti al rischio di perdere il diritto di lavorare, di affittare, di ottenere sussidi, di viaggiare fuori dal Regno Unito e di accedere all’assistenza sanitaria.
Inoltre, espone una falla fondamentale nell’intero meccanismo dell’EU Settlement Scheme.
Home Office ha ora comunicato all’IMA che non presenterà ricorso contro la decisione della High Court.
Non è ancora chiaro come verrà applicata la sentenza. In particolare, non è chiaro quale posizione assumerà Home Office nei confronti di coloro che hanno ottenuto il Pre-Settled Status ma non soddisfano i criteri per il Settled Status. Questo potrebbe essere il caso di chi ha interrotto la propria residenza continuativa a causa di una lunga assenza. In base a questa sentenza, tali persone non possono perdere il loro Pre-Settled Status, ma non saranno nemmeno idonei a richiedere il Settled Status.
Inoltre, non è chiaro come saranno tutelati coloro che, pur avendo i requisiti per ottenere il Settled Status, non hanno presentato la domanda entro i termini.
Per il momento, e’ opportuno che i richiedenti continuino a fare domanda per il Settled Status o per percorsi alternativi prima che il loro Pre-Settled Status scada per evitare qualsiasi conseguenza negativa.