Il 20 marzo 2020 il governo ha annunciato un pacchetto di misure a sostegno dei datori di lavoro in difficoltà a seguito dell’epidemia di Covid-19. Tra i sussidi più richiesti rientra sicuramente lo schema del furlough la cui gestione è stata affidata ad HMRC.
HMRC incaricata, appunto, dell’amministrazione dei sussidi ha avviato una serie di indagini volte a contrastare l’abuso e l’uso improprio degli aiuti da parte di aziende e privati. In tale direzione si sta muovendo anche il governo, che entro la fine di luglio, potrebbe pubblicare il progetto di legge volto ad introdurre misure sanzionatorie per tutti coloro che utilizzano gli aiuti in maniera impropria.
HMRC ha già segnalato una frode per un valore di 495,000 sterline, rendendo chiaro il suo messaggio di intolleranza verso qualsiasi forma di illecito.
Prima del lockdown, HMRC aveva aggiornato i suoi sistemi IT munendosi, dunque, di tutti gli strumenti necessari per rilevare automaticamente irregolarità e abusi. Inoltre, numerose sono state le segnalazioni da parte di dipendenti che hanno denunciato l’operato dei propri datori di lavoro. Alla fine di maggio erano circa 2,000 i rapporti presentati, anche se non sono ancora stati resi pubblici. Denunciati, soprattutto, i datori di lavoro che hanno richiesto somme eccessive e gli utilizzi impropri dei fondi richiesti per il pagamento degli stipendi dei dipendenti.
In base a quanto riferito dal governo, sarebbe di circa 20 miliardi di sterline la somma messa a disposizione per i datori di lavoro. Non sorprende, dunque, l’atteggiamento investigativo di HMRC.
Previsioni simili saranno introdotte per i lavoratori autonomi che abbiamo richiesto aiuti del governo pur continuando a lavorare. Circa 7 miliardi di sterline sono state versate in applicazione dello schema a supporto dei lavoratori autonomi (SEISS).
Infatti, oggetto di indagine sono non solo le aziende ma anche i lavoratori autonomi, laddove HMRC abbia motivo di ritenere che vi siano delle incongruenze nelle dichiarazioni dei redditi degli anni passati. Qualsiasi indagine fiscale può riguardare, infatti, non solo la dichiarazione dei redditi dell’ultimo anno ma anche quella degli anni precedenti. Molti soggetti hanno comunicato a HMRC che le sovvenzioni ricevute fossero troppo basse, senza però tener conto che potrebbero aver dichiarato meno del dovuto negli anni precedenti.
Il progetto di legge prevede la concessione di un periodo di 30 giorni, per i datori di lavoro, entro cui poter rettificare eventuali errori o trasgressioni volontarie, rimborsando HMRC senza il rischio di incorrere in sanzioni. Tutti i datori di lavoro sono invitati a rivedere le proprie richieste così da poter identificare eventuali irregolarità e procedere alle comunicazioni con HMRC entro 30 giorni.
Date le numerose difficoltà di questo periodo è ipotizzabile che molte società non siano nelle condizioni di riprendere la propria attività. HMRC avrà la possibilità di perseguire i titolari di ufficio, quali amministratori, membri del consiglio di amministrazione o fiduciari, nel caso in cui la società diventi insolvente. Tali soggetti potranno essere personalmente responsabili e saranno chiamati non solo a rimborsare le somme in eccesso ma saranno anche destinatari di misure sanzionatorie.