Quali sono le aree più critiche della due diligence in un’operazione di M&A a rischio?
La portata della due diligence deve essere opportunamente limitata a causa dei vincoli di tempo e dell’accesso limitato ai documenti. Un’area chiave della due diligence è l’accertamento dei motivi per cui l’azienda è in difficoltà. Nel mercato attuale, l’acquirente dovrebbe valutare l’impatto della pandemia sull’azienda, comprese le questioni relative alla catena di approvvigionamento e all’occupazione.
Per l’acquisto di azioni, occorre esaminare le disposizioni relative al cambio di controllo, i patti restrittivi, gli accordi di finanziamento e le questioni fiscali. Per l’acquisto di beni, l’acquirente deve identificare i contratti chiave e i contratti di locazione, nonché le eventuali garanzie registrate sui beni. Le aree chiave della due diligence riguarderanno anche le assicurazioni, i dipendenti, l’infrastruttura informatica (compresa la sicurezza informatica e la protezione dei dati) e le acquisizioni storiche.
Quali ricerche di documenti pubblici dovrebbero essere condotte come parte di un esercizio di due diligence in operazioni di M&A in difficoltà?
Le ricerche sulla Companies House dovrebbero essere effettuate in base all’obiettivo. Le relazioni annuali e le dichiarazioni di conferma dovrebbero essere controllate per verificare la presenza di informazioni finanziarie, passività, informazioni su azionisti e creditori ed eventuali depositi tardivi. Una ricerca telefonica presso il Tribunale delle Imprese è essenziale per verificare che non siano state presentate istanze di liquidazione. È prudente condurre in questo contesto anche le ricerche pertinenti per le normali operazioni di fusione e acquisizione non in crisi, come la verifica dei registri IP e dei registri catastali.
Quali sono le tutele contrattuali e le altre strategie comunemente utilizzate per attenuare le lacune di due diligence nelle operazioni di M&A in crisi?
Le lacune nella due diligence che emergono nelle operazioni di M&A in difficoltà sono spesso accompagnate dall’assenza di garanzie, che lasciano l’acquirente, in una certa misura, senza protezione. Per mitigare questo rischio, si può pagare un prezzo più basso o trattenere o mettere in garanzia elementi della valutazione (anche se i venditori si opporranno).
Si possono ottenere garanzie e indennizzi, ma in genere non garanzie commerciali se è stato nominato un curatore fallimentare. In caso di difficoltà finanziarie dei venditori, è probabile che la responsabilità dei garanti sia limitata. È opportuno valutare la possibilità di stipulare un’assicurazione per la garanzia e l’indennizzo.